Archive for marzo 2023

ZATARRA, RUGGERO RICCI, LOMI, JESTO, FRANCESCO LETTIERI, SUPERBIA: SINGOLI

IL SINGOLO DELLA SETTIMANA

Jesto

Non mi vergogno

Un accompagnamento sonoro essenziale a rime scandite, per una riflessione su sé stessi, la crescita, lo stare al mondo.

Soprattutto, sul mostrare le proprie fragilità: a 40 anni, del resto, non ci di deve mostrare ‘duri’ a tutti i costi…

Il rapper romano, vent’anni di carriera alle spalle, mostra tutta la sua esperienza in un brano in cui tutto o quasi è lasciato al peso delle parole.

Peccato solo il filtro elettronico che – opinione – priva il pezzo di immediatezza emotiva.

Zatarra

(If It Moves) Kiss It

PaKo Music Records / Believe Digital

Un disco lungo già all’attivo, Marco Florio in arte Zatarra, torna con un singolo ispirato, dalla grafica che lo accompagna alle parole, ad “Arancia Meccanica”.

Il ‘drugo’ è cresciuto, ma continua con la propria vita delinquenziale assieme ai suoi sodali (per quanto film e libro facessero prevedere uno sviluppo ben diverso).

Un’attitudine ironica verso la società attuale si accompagna a suoni riconducibili a un  pop  leggero dalle tinte ‘british’, che non hanno granché a che fare con le inquietudini dell’originale.

Ruggero Ricci

Firework

Orangle Records / Universal Music Italia

Cantato un po’ in inglese un po’ in italiano, il nuovo singolo di Ruggero Ricci è un invito a volersi bene e a non essere troppo duri con sé stessi; tra le righe, una riflessione su quello che oggi viene chiamato ‘overthinking’.

Tutto troppo in fretta: metafore, senso svelato, probabilmente una punta di autobiografia, affastellati in due minuti e mezzo, e tutto resta troppo abbozzato.

Lomi

Chianti

TRB rec

Lorenzo Minella

Chianti – pianti – rimpianti: affoga proverbialmente – le proprie pene nel vino, il giovane Lomi.

L’essenziale accompagnamento del piano, per quanto intenso, non basta a sorreggere un pezzo che nei suoi due minuti di durata, mostra un’urgenza espressiva che diventa fretta di concludere, interpretando col solito pseudo rap le poche rime che compongono il testo.

Continua a sfuggirmi il motivo per cui ‘sti ragazzi, che di cose da dire ne hanno e ne avrebbero, debbano sempre andare così di corsa.

Francesco Lettieri

Diventare

Emmekappa/Musa Factory

Una riflessione sulla crescita, partendo dal ricordo di ciò che si è stati

La propone il cantautore napoletano Francesco Lettieri, con un’attitudine pop che può ricordare, anche per una vaga somiglianza vocale, i modi di Tiziano Ferro.

Superbia

Non è cosa mia

Gotham Dischi

Un passato (decisamente lontano) metal, poi la virata verso l’elettronica prima e il synth pop poi, il passaggio a X-Factor.

I Superbia, nomen – omen’, non nascondono l’ambizione e sfornano un singolo all’insegna della voglia di uscire da una realtà provinciale che sentono ormai stretta.

Il trio casertano dà vita a un pezzo tutto basato sul ‘tiro’ di un’elettronica impastata di house, anche gradevole all’ascolto, seppur non granché originale.

Accenni di pseudorap nell’esecuzione di un testo ‘consueto’.

Tutto si esaurisce nei poco più di due minuti ricorrenti per certe proposte.

SARA JONES NOVA KING, IL RE TARANTOLA, SARA J JONES: SINGOLI

IL SINGOLO DELLA SETTIMANA

Sara Jones

Riopan

Spaghetti Unplugged

No, vabbè: non ci ho creduto nemmeno io, quando mi sono arrivate due segnalazioni su due artiste praticamente omonime…

Comunque, questa, di Sara Jones, è romana e ancora agli inizi; qui la vediamo alle prese con un noto farmaco che più che per lo stomaco si vorrebbe usare per un cuore ‘col riflusso’, salvo concludere che il cuore tutto sommato è meglio tenerselo così com’è.

Un cantautorato pop abbastanza consueto, ma sostenuto comunque da un’interpretazione discreta.

Nova King

Romantico

PaKo Music Records / Believe DigitaL

Milanesi di origine kosovara, i due fratelli che danno vita ai Nova King offrono il classico ritratto del ragazzo di strada indurito da una vita non facile e poco incline ai sentimenti con la propria compagna.

Il campionario a cavallo tra trap e rap è più  o meno ompleto, a cominciare dall’autotune, catene e orologi inclusi, ostentati in copertina.

Unica variazione sul tema, l’introduzione di un violino sul finale, forse a conservare un legame con le proprie origini.

Il Re Tarantola feat. Dutch Nazari

Colesterolo

Il Piccio Records / La stalla Domestica

Stavolta Il Re Tarantola si sofferma sull’aver passato ampiamente la trentina, continuando a vivere con poche certezze e molto cazzeggio, mentre intorno c’è chi è già ‘arrivato’.

Il ‘Colesterolo’ del titolo c’entra poco (nominato di sfuggita), in questo brano in cui l’attitudine punk del nostro è filtrata attraverso tastiere vintage con effetti molto pop anni ’80.

Sara J Jones

Scusa

Orangle Records / ADA Music Italy

Come il titolo suggerisce, una lettera di scuse, probabilmente a un ‘lui’ (o ‘lei’) immaginario, o forse un po’ a sé stessa, probabilmente per non saper gestire i momenti complicati di ogni relazione.

Il nuovo singolo di Sara J Jones non riesce a spiccare il volo più di tanto: un’interpretazione con qualche tratto rap comunque efficace, un contorno synth pop anche troppo ‘canonico’.

AMNESIA, BORI, COLETTE, SPINAZ: SINGOLI

IL SINGOLO DELLA SETTIMANA

Amnesia

Andare (Perdonami)

Believe Digital

Un messaggio per una storia giunta al capolinea, la necessità di voltare definitivamente pagina.

Un’elettronica speziata di etnico con vocalità che profumano della sponda sud del Mediterraneo, nella nuova proposta di questa cantautrice e produttrice napoletana, trapiantata a Roma.

Suggestivo, a tratti suadente.

Bori

Liceo

WD Music Italy

Dedica sentimentale sull’onda del passato prossimo per il giovane Enea Ribolini alias Bori.

Confezione sonora tutto sommato gradevole per un testo ‘consueto’.

L’autotune è ormai uno strumento di espressione per molti giovani, quindi accettiamolo così com’è…

Colette

Dove pericolo non corre

Pugliese di Monopoli, Lory Coletti omaggia col proprio alias l’omonima scrittrice che, nella prima metà del ‘900, sfidò consuetudini e modi di pensare, in un’epoca in cui l’affermazione femminile era ancora una rarità.

Un invito, dai toni vagamente ironici, ad uscire dai propri ‘recinti’, a ‘guardare oltre’, a come sta andando il mondo, per un brano nato contro la xenofobia, ma il cui senso di è poi ampliato fino a riguardare l’intero atteggiamento nei confronti della vita.

Un cantato dai contorni jazz, accompagnato da sonorità pop – chitarra, un pizzico di elettronica – che certo rendono il tutto più accattivante, che finiscono per annacquare un po’ l’impronta vocale.

Spinaz

Fondotinta

Un inno alla semplicità della bellezza femminile, un incoraggiamento a valutare sé stesse, un pezzo contro il bodyshaming.

Mauro Spinazzola, tarantino di nascita, padovano d’adozione, un EP e vari singoli all’attivo sforna un brano che mescola pop e hip hop, con un contorno sonoro che può ricordare il Ligabue più commerciale.

Il singolo contribuirà a finanziare l’Associazione di Volontariato “Il Bucaneve”.

L’intento è lodevole, ma l’esito resta un po’ lì, senza convincere più di tanto.

ALBA, MR PAPEL, VALY: SINGOLI

Alba

‘Odiarti anch’io’

Delma Jag Records

Secondo singolo per la giovane (classe 2000) Alba Giaquinto; napoletana di nascita, romana di adozione, si divide tra il suono e l’immagine, canzoni e recitazione.

Qui si affrontano le conseguenze della fine di una storia e di un abbandono, tra recriminazioni e voglia di ricominciare pensando a sé stesse.

La produzione di Aureliano Trotta conferisce al brano una veste di synth pop con sapori vagamente anni ’80

Per quanto sostenuto dalla delicatezza dell’interpretazione, il pezzo si perde un po’ nell’anonimato.

Mr Papel

Ricordi che non ho

PaKo Music Records/Believe Digital

Romano di nascita, giramondo per vocazione, Marco Melania vanta un passato di tutto rispetto nei Papel, coi quali ha suonato anche in apertura a gruppi di grosso calibro, c’è Cure o Sigur Ros.

Ora l’esordio da solista, con un progetto quasi omonimo del precedente, a sottolinearne la continuità.

La dedica alla solita ex, protagonista di una storia finita forse troppo in fretta, tanto da lasciare la nostalgia per ricordi che nemmeno ci sono.

Un pop rock incisivo, che nella ricchezza dell’ arrangiamento rievoca – molto alla lontana -band come Arcade Fire.

L’esperienza ovviamente si sente, ma forse si strizza un po’ troppo l’occhio al ‘facile ascolto’.

Valy

Arcobaleni

Zante Label / NEEDA / Altafonte Italia

Valentina Rizzi, o meglio, stavolta, Valy.

Già corista di Mondomarcio, che l’ha affiancata nel precedente singolo ‘Nella mia tempesta’, torna con un singolo dedicato alla rinascita (scritto quando ancora erano in essere le restrizioni alle attività quotidiane) e alla realizzazione personale.

Variopinto e acceso come suggerisce il titolo: la vocalist si divide tra inclinazioni soul e tentativi rap, mentre sul finale entra in scena una chitarra elettrica dalla grana rock.

Forse un po’ troppa grana al fuoco, ma l’umore solare riesce a coinvolgere.