Un disco lungo già all’attivo, Marco Florio in arte Zatarra, torna con un singolo ispirato, dalla grafica che lo accompagna alle parole, ad “Arancia Meccanica”.
Il ‘drugo’ è cresciuto, ma continua con la propria vita delinquenziale assieme ai suoi sodali (per quanto film e libro facessero prevedere uno sviluppo ben diverso).
Un’attitudine ironica verso la società attuale si accompagna a suoni riconducibili a un pop leggero dalle tinte ‘british’, che non hanno granché a che fare con le inquietudini dell’originale.
Cantato un po’ in inglese un po’ in italiano, il nuovo singolo di Ruggero Ricci è un invito a volersi bene e a non essere troppo duri con sé stessi; tra le righe, una riflessione su quello che oggi viene chiamato ‘overthinking’.
Tutto troppo in fretta: metafore, senso svelato, probabilmente una punta di autobiografia, affastellati in due minuti e mezzo, e tutto resta troppo abbozzato.
Chianti – pianti – rimpianti: affoga proverbialmente – le proprie pene nel vino, il giovane Lomi.
L’essenziale accompagnamento del piano, per quanto intenso, non basta a sorreggere un pezzo che nei suoi due minuti di durata, mostra un’urgenza espressiva che diventa fretta di concludere, interpretando col solito pseudo rap le poche rime che compongono il testo.
Continua a sfuggirmi il motivo per cui ‘sti ragazzi, che di cose da dire ne hanno e ne avrebbero, debbano sempre andare così di corsa.
Una riflessione sulla crescita, partendo dal ricordo di ciò che si è stati
La propone il cantautore napoletano Francesco Lettieri, con un’attitudine pop che può ricordare, anche per una vaga somiglianza vocale, i modi di Tiziano Ferro.
Un passato (decisamente lontano) metal, poi la virata verso l’elettronica prima e il synth pop poi, il passaggio a X-Factor.
I Superbia, nomen – omen’, non nascondono l’ambizione e sfornano un singolo all’insegna della voglia di uscire da una realtà provinciale che sentono ormai stretta.
Il trio casertano dà vita a un pezzo tutto basato sul ‘tiro’ di un’elettronica impastata di house, anche gradevole all’ascolto, seppur non granché originale.
Accenni di pseudorap nell’esecuzione di un testo ‘consueto’.
Tutto si esaurisce nei poco più di due minuti ricorrenti per certe proposte.
No, vabbè: non ci ho creduto nemmeno io, quando mi sono arrivate due segnalazioni su due artiste praticamente omonime…
Comunque, questa, di Sara Jones, è romana e ancora agli inizi; qui la vediamo alle prese con un noto farmaco che più che per lo stomaco si vorrebbe usare per un cuore ‘col riflusso’, salvo concludere che il cuore tutto sommato è meglio tenerselo così com’è.
Un cantautorato pop abbastanza consueto, ma sostenuto comunque da un’interpretazione discreta.
Milanesi di origine kosovara, i due fratelli che danno vita ai Nova King offrono il classico ritratto del ragazzo di strada indurito da una vita non facile e poco incline ai sentimenti con la propria compagna.
Il campionario a cavallo tra trap e rap è più o meno ompleto, a cominciare dall’autotune, catene e orologi inclusi, ostentati in copertina.
Unica variazione sul tema, l’introduzione di un violino sul finale, forse a conservare un legame con le proprie origini.
Stavolta Il Re Tarantola si sofferma sull’aver passato ampiamente la trentina, continuando a vivere con poche certezze e molto cazzeggio, mentre intorno c’è chi è già ‘arrivato’.
Il ‘Colesterolo’ del titolo c’entra poco (nominato di sfuggita), in questo brano in cui l’attitudine punk del nostro è filtrata attraverso tastiere vintage con effetti molto pop anni ’80.
Come il titolo suggerisce, una lettera di scuse, probabilmente a un ‘lui’ (o ‘lei’) immaginario, o forse un po’ a sé stessa, probabilmente per non saper gestire i momenti complicati di ogni relazione.
Il nuovo singolo di Sara J Jones non riesce a spiccare il volo più di tanto: un’interpretazione con qualche tratto rap comunque efficace, un contorno synth pop anche troppo ‘canonico’.
Secondo singolo per la giovane (classe 2000) Alba Giaquinto; napoletana di nascita, romana di adozione, si divide tra il suono e l’immagine, canzoni e recitazione.
Qui si affrontano le conseguenze della fine di una storia e di un abbandono, tra recriminazioni e voglia di ricominciare pensando a sé stesse.
La produzione di Aureliano Trotta conferisce al brano una veste di synth pop con sapori vagamente anni ’80
Per quanto sostenuto dalla delicatezza dell’interpretazione, il pezzo si perde un po’ nell’anonimato.
Mr Papel
Ricordi che non ho
PaKo Music Records/Believe Digital
Romano di nascita, giramondo per vocazione, Marco Melania vanta un passato di tutto rispetto nei Papel, coi quali ha suonato anche in apertura a gruppi di grosso calibro, c’è Cure o Sigur Ros.
Ora l’esordio da solista, con un progetto quasi omonimo del precedente, a sottolinearne la continuità.
La dedica alla solita ex, protagonista di una storia finita forse troppo in fretta, tanto da lasciare la nostalgia per ricordi che nemmeno ci sono.
Un pop rock incisivo, che nella ricchezza dell’ arrangiamento rievoca – molto alla lontana -band come Arcade Fire.
L’esperienza ovviamente si sente, ma forse si strizza un po’ troppo l’occhio al ‘facile ascolto’.
Valy
Arcobaleni
Zante Label / NEEDA / Altafonte Italia
Valentina Rizzi, o meglio, stavolta, Valy.
Già corista di Mondomarcio, che l’ha affiancata nel precedente singolo ‘Nella mia tempesta’, torna con un singolo dedicato alla rinascita (scritto quando ancora erano in essere le restrizioni alle attività quotidiane) e alla realizzazione personale.
Variopinto e acceso come suggerisce il titolo: la vocalist si divide tra inclinazioni soul e tentativi rap, mentre sul finale entra in scena una chitarra elettrica dalla grana rock.
Forse un po’ troppa grana al fuoco, ma l’umore solare riesce a coinvolgere.
Frank Past (Francesco Pastore) con la partecipazione di Listanera (Daniele Bomboi) propone un omaggio alla Capitale all’insegna di un pop con aspirazioni cantautorali; un po’ Marco Comodi per la voce roca, un po’ gli Stadio per certe soluzioni sonore.
Sì conclude qui un percorso in cinque tappe, raccolte sotto il nome di ‘Ciclo degli Incubi’, cominciato nel 2021; Pietro Ceppi, in arte Pecci, suggerisce l’idea di abbracciare ogni tanto i propri incubi, perché a volte posso nascondere sorprese inaspettate e nuovo modo di guardare a sé stessi e al futuro.
A cavallo tra ‘urban’ e trap, con un autotune che come spesso accade, sembra privare di personalità la voce, Pecci offre un pezzo che si fa almeno gradire per il ritmo compassato e le sonorità ‘sospese’.
Eliseo
Mille Litigi
Volturno
L’umore è assai scazzato, e l’impressione è che veramente il casertano Eliseo abbia buttato giù il suo nuovo brano dopo aver litigato con la ‘lei’ di turno, con tanto di frasi circostanza sull’essersi ‘rotto’ e il non essere capito.
Un tappeto sintetico ai limiti dell’evanescenza, appare un brano che vive sulla scorta di un momento, nel quale alla comprensibile immediatezza di un’emozione non è seguito quel tanto di riflessione necessaria a dargli corpo, prova ne sia la durata di appena due minuti.
La giovane Ninfea, alias Asia Strangis da Lamezia Terme, torna con un delicato pezzo dedicato alle paure e le incertezze che caratterizzano un momento difficile: si aspetta la ‘Fine dell’Inverno’, sperando che le cose migliorino e di trovare dentro di sé la forza di andare avanti.
Quasi un pezzo ‘a capella’, la voce, con qualche tratto fanciullesco, flebilmente sostenuta da un tappeto elettronico.
Il sentimento c’è, e in buona parte raggiunge l’ascoltatore.
Come il titolo suggerisce, la presa d’atto dell’impossibilità di una relazione, con recriminazioni, ma anche con l’atteggiamento liberatorio di chi si è tolto un peso.
Nicolas Neri da Ravenna, alias PlatoNico, propone i concetti con un synth pop dall’inclinazione dance dalla facile presa.
Un arrangiamento volto al rock più commerciale, con ‘chitarroni’ a iosa, fa da contorno a una classica dedica sentimentale, che il marchigiano Aziz Gazzella, in arte Jamie, indirizza alla ‘lei’ che ha sempre in testa e non vorrebbe che ne uscisse.
Un pop diretto per nelle parole e ammiccante quanto basta nei suoni, peccato solo l’insistito uso dell’autotune.
Claudio Rigo
Luce
Piano e voce per descrivere una relazione e i suoi effetti sul quotidiano, campionario di ciò che si ha e che altrimenti sarebbe mancato.
Nuovo episodio del cammino di Claudio Rigo, imprenditore che non ha rinunciato alle proprie aspirazioni artistiche.
Francesca Sandroni Essere Amati LeIndie Music / Artist First Un efficace elettropop con ritmi dance, con ascendenze anni ’80 riattualizzate. Il nuovo singolo di Francesca Sardoni, toscana attiva da anni nel settore delle sperimentazioni elettroniche, è una riflessione sull’amore dalla quale farsi trascinare.
GLI ALTRI
Al Vox XPertuTurbazione PaKo Music Records/Visory Records/Believe Digital Un flusso di coscienza che porta con sé parole, pensieri, riflessioni sul mondo attuale e la libertà traina il nuovo pezzo di Alberto Lupia da Genova, in arte Al Vox, tre dischi e svariati singoli all’attivo. ‘In arte’, appunto, perché l’attitudine che domina è quella di un art rock dalle sonorità new wave: c’è il non detto, o meglio: si dice ma senza esplicitare troppo, affidandosi alla parola: ricorre ad esempio ‘scatenati’ nel suo significato comune, cui si affianca quello più etimologico di s-catenati, e forse anche l’imperativo. Viene così lasciato, al di là del significato immediato, all’ascoltatore di metterci del suo, rendendo così il brano qualcosa di più di un semplice ascolto.
Sara Blanca Torna la Magia – è già Natale YPK Entertainment Beh, insomma: in effetti quasi ci siamo, e allora se amate i buoni sentimenti, fatevi trasportare dal quinto singolo di Sara Marchetti dalla provincia di Frosinone, attualmente a Oviedo dell’Erasmus. Il campionario – tra riunioni famigliari, neve, albero, amicizia, bambini e quant’altro è quello tipico, svolto con un’attitudine vagamente soul da una voce che ha una sua consistenza. Astenersi cinici e cuori di pietra.
Mariano Casulli Sospesi, in bilico Forse alle spalle c’è la consueta storia finita, o forse no; fatto sta che a volte ci si trova in bilico e nonostante la condizione non sia la migliore, forse è meglio che prendere decisioni, o chiudere capitoli che non si vorrebbe lasciare alle spalle definitivamente. Tutto questo si avverte tra le righe del nuovo – quinti – singolo del pugliese Mariano Casulli; per certi versi ermetico, affidato alle sensazioni del momento, senza spiegare troppo, nella veste gradevolmente synth pop frutto anche della produzione di Molla.
EleJola Volevi solo una Barbie Cosmophonix Artist Development/Altafonte italia Il secondo singolo della giovane veneta Elena Parpajola, in arte EleJola, scritto e composto a quattro mani con Miriam Ayaba (esponente della scena urban italiana), come suggerisce il titolo è l’atto d’accusa nei confronti di un ‘lui’ superficiale e poco attento. Una storia d’amore durata un anno, dietro a dichiarazioni d’amore, vacanze e quant’altro il vuoto creato da un interesse epidemico, che si ferma alla ragazza bella e bionda senza alcuna attenzione alla sua personalità. Un elettropop decisamente accattivante, fa da cornice a un’interpretazione grintosa.
Wasabi Cenere Una ballata dal mood malinconico, per i momenti in cui si vede tutto nero: è il secondo singolo del trio romano tutto al femminile delle Wasabi, nella forma di un rock / pop condito di elettronica con un finale che si accende in crescendo.
K-Ant Pulsar Trulletto Records L’incapacità di chiudere una storia e il lasciare sempre una porta aperta al ritorno della ‘lei’ di turno è il tema del nuovo singolo di K-Ant, artista pugliese con varie esperienze già all’attivo. Qui lo troviamo assieme a un gruppo di cinque musicisti che costituiscono un brano dalle gradevoli atmosfere funk, con una leggera pennellata jazz dato dai fiati. Tonalità accese per un brano che può coinvolgere.
Carducci Forrest Gump LeIndie Music / Artist First Come il personaggio dell’omonimo film, Daniele Carducci (dalla provincia di Taranto) corre fino a perdere ogni energia, più che per fuggire alla propria esistenza per chiarirsi le idee… Cantautorato pop con qualche venatura di folk, per un pezzo che resta un po’ lì, con una sua efficacia, ma senza spiccare il volo .
Trunchell, Etc. Camera N. 9 PaKoMusic Records / Visory Records / Believe Digital Torna Trunchell, Etc., alias Francesco Maria Truncellito, con un pezzo che risale al lockdown, un invito a entrare nella propria stanza e per estensione nel proprio modo di essere, non troppo ‘conciliante’ nei confronti del ‘mondo che gira intorno’… Le sonorità oscure alle quali l’autore materano ci ha abituato, prendono qui quasi la stessa di una ballata nu-metal.
Barriera NotificheSextingSEO Il Piccio records Nuovo singolo – il terzo – per Valerio Casanova, alias Barriera, in attesa della prossima uscita di “Olodramma”, primo ‘lavoro lungo’. Il casertano trapiantato a Roma torna, come in un precedente episodio, a riflettere sul rapporto tra le persone e la tecnologia, al centro del pezzo un tale Veronica, destinataria delle sue considerazioni, che sembra vivere in un mondo a parte, fatto esclusivamente di rapporti online, come suggerisce il titolo del pezzo. Brano che scivola nella in incubi paranoici a base di uomini neri che ci osservano al di là degli schermi spenti, e che non giunge a una vera conclusione, come se in fondo fosse già impossibile uscire da un mondo fatto di relazioni virtuali. L’elettronica minima, dai toni rilassati e concilianti, accresce l’atmosfera inquietante del pezzo.
Grid Nac Nac Rusty Records ‘Fare Nac Nac’ nel gergo degli appassionati delle due ruote equivale a ‘impennare’. Scelta non casuale, dato che i motori, come la musica, fanno parte da sempre della vita della giovane padovana Fabiana Mattuzzi, alias Grid. Nuovo singolo di una serie cominciata da qualche anno, ‘Nac Nac’ vive tutto sulla metafora motoristica, in cui l’impennata assume il senso di un gesto di libertà, con quel tanto di incoscienza necessaria a volte per riprendere in mano la propria vita. Un pop canonico che si prende qualche licenza ‘elettrica’, l’interpretazione sicura di chi sta accumulando esperienza.
Maikeyo Vieni con me DistroKid Una dichiarata passione per il pop anni ’80 e l’intenzione di riproporre quei suoni in chiave moderna, Michele Spano, sardo di origine nigeriana, propone un assaggio della sua proposta. Una vocalità interessante, in cui coesistono – alla lontana – Mango e Mark Hollis, e suoni le cui ascendenze vintage si fanno evidenti. Peccato che molto si perda in una confezione troppo ‘piaciona’ e in un testo abbastanza anonimo.
WakeUpCall Doveva essere una canzone d’amore DistroKid Dopo un disco d’esordio che cercava di mescolare classica e rock, i romani WakeUpCall devono aver deciso che forse era meglio farla più semplice, cominciando a pubblicare in italiano. L’esito in questo caso è un pop rock in cui si cerca di giocare l’arma dell’ironia parlando di relazioni sentimentali, ma tutto alla fine risulta estremamente scontato.
Federico Fabi Le cose che non ti ho detto ADA Music Italy Sulla strada del suo secondo lavoro sulla lunga distanza, Federico Fabi intreccia una delicata dedica alla propria sorella, cercando di immedesimarsi in sé stessa e nel suo affetto per lui. Il giovane cantautore romano insomma vede sé stesso con gli occhi della sorella e in questo modo ci racconta del suo affetto per lui. Brano all’insegna della delicatezza e dei modi gentili ai quali cantautore ci ha abituato, con un tappeto sonoro, affidato alla sola chitarra e a qualche effetto che, pur mantenendo una certa essenzialità, riesce ad essere al contempo discretamente articolato.
Kallísto Ti auguro l’amore PaKoMusic Records / Visory Records / Believe Digital Arriva prima o poi il momento in cui si guarda a una relazione finita e si augura l’amore anche a chi è stato a lungo oggetto di recriminazioni, rabbia, e forse pure odio. Ci si arriva perché a volte forse augurando l’amore all’altro si è essi stessi pronti a ricominciare ad amare. La cantautrice romana Kallisto ce lo racconta nel suo esordio, dopo aver trovato il coraggio di condividere la propria arte, tenuta forse troppo a lungo per sé (questo brano risale al 2018). Accompagnata da un video che, in modo tutto sommato singolare, accompagna un pezzo di marca sentimentale a uno scenario horror, di ambientazione cimiteriale, in cui la stessa cantautrice veste i panni di uno zombie, Kallisto mescola modi vicini all’hip hop con un cantato più classico che forse appiattisce un po’ il pezzo, pur con un’interpretazione senz’altro ‘sentita’.
Fernando Alba Il Sole e la Luna Maqueta Records / Artist First Una dedica alla nostra stella e al nostro satellite, che scandiscono la vita di noi mortali con i nostri alti e bassi, restando da sempre i destinatari di sogni, speranze e preghiere. Fernando Alba, siciliano trapiantato a Roma, stavolta ha registrato il brano a Sofia, con la parte dell’Orchestra Sinfonia della Radio Nazionale Bulgara. L’esito è un brano nel solco del più classico cantautorato italiano, nel segno di quel binomio piano (qui suonato da Seby Burgio) e voce che da Conte e Fossati è arrivato fino a Cammariere; con qualche vaga aggiunta – una sezione ritmica dai modi discreto, chitarre acustiche ed elettriche ugualmente a fare da decorazione, Alba offre un nuovo esempio di come la formula non abbia esaurito la propria validità, continuando ad essere strumento efficace per trasmettere emozioni.
Giamba Iqos È giovanissimo, Gian Bautista Cano, nato in Argentina ma a Roma dall’età di un anno, che esordisce con la collaborazione d’esperienza di Massimiliano Acri. Un ballata sentimentale dei tempi attuali, pene d’amore interpretate con un piglio cantautorale, il solito filtro vocale usato come stampella. Apprezzabile comunque la scelta espressiva di non ricorrere alle classiche rime sparate a mitraglietta, ma di affidarsi a un’atmosfera più dilatata.
Wasabi Verde Artist First Chiara Sella, Alessandra Garofalo, Simona Mellone, ovvero le Wasabi, da Roma. Un’interpretazione dalle parti dell’r’n’b con suoni elettropop che guardano territori più ‘aggrssivi’ tenendosene comunque a distanza. L’attitudine c’è.
Sara J Jones & Johnny Joint Iceberg Orangle Records / Universal Music Italia A poche settimane dal precedente ‘Caramelle’, torna Sara J Jones, avvalendosi della collaborazione del rapper di Bergamo Johnny Joint. Pezzo dedicato alla dualità conscio/inconscio, il pezzo offre la conferma di una voce tra le più interessanti del pop italico, che assieme a sonorità inclini alla dance offre un insieme decisamente ammiccante. Il pezzo in sé resta però un abbozzo abbastanza incompiuto, rispetto a un tema che avrebbe richiesto più di qualche parola in più.
Giorgia Canton Com’era avere vent’anni È una ‘ragazza che ha studiato’, Giorgia Canton, e si sente. Varie uscite già all’attivo, tra cui spicca un disco dedicato a Charles Mingus, la cantautrice e pianista veronese di nascita e poi trapiantata a Belluno, offre la riflessione di una donna che sia avvia alla maturità e che guarda ai propri vent’anni con tenerezza e un filo di malinconia, cercando forse di capire se la lei di adesso abbia corrisposto ai sogni e ai desideri della lei di allora. Voce, piano e poco altro, nel segno di una forma pressoché ineccepibile e che sembra un po’ freddina, nonostante a tratti si lasci più andare, specie nel finale.
Kevin Lov3 Cosa vuoi?! Dasein A breve giro di posta dall’uscita del suo primo EP, “Ice Cream Lov3”, il rapper e tatuatore luganese KevinLov3 torna con un singolo che, nelle intenzioni e negli esiti, si vuole allontanare da alcuni luoghi comuni del genere. Meno apparenze ed esibizioni e una maggiore riflessività, in un pezzo in cui l’autore si ferma a pensare a sé stesso, ma anche, come suggerisce il titolo, al rapporto con chi lo segue.
PlatoNico Sharks Land PaKo Music Records / Visory Records / Believe Digital I ritmi ossessivi e i toni oscuri di un’elettronica che sfocia nella EBM per raccontare la propria ossessione, la paura di non farcela che porta a isolarsi da un mondo che non si percepisce altro che come ostile. Stavolta sceglie l’inglese, il ravennate Nicolas Neri, qualche singolo già pubblicato e, accompagnato dal video curato da CREG Production, offre uno spaccato su quel malessere che in troppi portano dentro in questi tempi difficili.
GLI ALTRI
Barriera Cinema Carmen Il Piccio Records / Artist First Disagio e solitudine urbana in quel di Milano, anche se Valerio Casanova è un casertano trapiantato a Roma, che con l’alias di Barriere propone un’elettronica che, guardando a certe sonorità degli anni ’80, sul filo dell’inquietudine.
The Slight feat. Nico Kyni Effetti Collaterali ADA Music Italy Gli ‘effetti collaterali’ di una vicenda sentimentale al centro del nuovo singolo del progetto corrente di Giacomo Parenti, qui affiancato da Nico Kyni (Nicola Cardace). Un pop – dance con influenze anni ’80: ascolto gradevole, ma senza scosse.
Kefàli I don’t care Cosmophonix Artist Development/Altafonte Italia ‘Meglio sola che male accompagnata’, è un po’ il succo del secondo singolo di Giorgia Testa, bergamasca di nascita, un lunga parentesi di studi artistici a New York prima di rientrare e avviare il proprio percorso musicale. Non importa che una storia finisca, se il risultato è stare bene con sé stesse e affermare la propria soggettività: il messaggio a favore dell’autoaffermazione è forte, tradotto in un pop elettronico abbastanza essenziale. Appena due minuti però: l’argomento avrebbe meritato più tempo.
Erasmo Mai Mai Last Floor Studio Terzo singolo per questo rapper pugliese, all’insegna di complicazioni sentimentali, attorno a una ‘lei’ che non si sa quanto sincera riguardo la relazione. Ritmo incalzante e ritornello che rimane in testa.
Il Maestrale La cosa più naturale Artist First Prende una strada in parte diversa da quella dei due precedenti episodi il collettivo Il Maestrale, in occasione di questa terza uscita. Un brano dedicato all’amore e alla sua forza primigenia che si avvale di sonorità che abbandonano il Mediterraneo per immergersi nell’afrobeat prima di virare verso la samba. Condiviso coi precedenti è invece l’esito, all’insegna di colori sgargianti, ritmi sui quali è difficile restare a fermi, una vitalità dinamica che coinvolge.
GLI ‘ALTRI’
3nema Psychedelic PaKo Music Records / Visory Records / Believe Digital Un disco sulla lunga distanza all’attivo, quedto trio (come suggerisce il nome) proveniente dalla zona del Lago di Garda lancia il suo nuovo singolo. Psichedelia poca, in questo pop rock che cerca di mescolare sonorità anni ’70 (con una cospicua dose di funk) ed elettronica, in un pezzo dedicato a sogni di fuga ostacolati da una realtà limitante. Si resta sul ‘canonico’, con elementi sonori che appaiono giustapposti – inizio retrò, finale volto all’elettronica – in un brano in cui si ha l’impressione che si cerchi troppo la ‘bella forma’.
Michele De Martiis Ogni volta è così PaKo Music Records Un inno alla vita, capace di offrire momenti bui dopo i quali ci si rialza, con l’amore naturalmente a rivestire un ruolo centrale. Michele De Martiis da Ancona, un pugno di singoli già all’attivo, offre un esempio di cantautorato pop – rock che finisce per essere abbastanza ‘calligrafico’ sia nei suoni, attenti a non ‘eccedere’, sia nelle parole, che finiscono per sembrare un invito all’ottimismo un po’ fine a sé stesso.
Sara J. Jones Caramelle È un inno all’autostima dopo una storia finita, il nuovo singolo di Sara Libranti, alia Sarà J. Jones. “Da quando non ci sei sorrido” è il sunto, in un testo che allude a una relazione ‘possessiva’ dominata dalla gelosia di lui. Sorride la protagonista, sorride il brano, all’insegna di un gradevolissimo pop con qualche ascendenza anni ’80, fresco come una brezza di fine estate.
Caravelle Luci di Città The Bluestone Records / Talento Liquido / Believe Digital Incertezze e insicurezza sul futuro di una relazione coi suoi alti e bassi, sullo sfondo di una serata passata insieme nel nuovo singolo del capitolino Andrea Abrizzetti, in arte Caravelle. Pop soffuso, qualche vago se sentire indie. Il pezzo scorre; magari cercare di correggere un filo l’accento romano, fin troppo spiccato.