Due dischi e svariate esperienze dal vivo alle spalle, il progetto DOS, portato avanti dal 2015 Annalisa De Feo, torna con questo brano in francese, scritto da Jean Philippe Descoins.
Piano, voce ed elettronica, nel segno di una stratificazione che sfiora il minimalismo, getta occhiate verso l’Oriente (vicino e lontano), attinge – prevedibilmente, data la lingua – a certe impressioni del pop sofisticato transalpino.
Qui accompagnata da Nick Valente (anche alla batteria), Annalisa De Feo si fa affiancare sul palco da Livia De Romanis, come lei vocalist e polistrumentista.
La chiamano ‘vaporwave’, ma ‘synth pop’ non è così sbagliato, specie se attinge, almeno in parte, ai Depeche Mode, ‘padrino del genere’, in questo caso quelli degli anni ’00.
Andrea Campanino, alias Neon Dust, di strada come deejay e produttore ne ha fatta parecchia, e si sente: con la collaborazione delle mani esperte di oZZo in produzione e la voce di Breg Zermann (uno che passa agevolmente dal pop al metal estremo), assembla un brano che nel suo genere appare privo di sbavature, ammiccante ma non troppo, facendo della storia d’amore tra un umano e un robot una metafora della mancanza di confini dei sentimenti.
In vista della prossima uscita del suo primo EP, Ginevra Abrignani, o meglio: solo Ginevra, da Verona, presenta il suo terzo singolo.
Un cantautorato acustico in inglese che ricorda – in positivo – tante voci d’oltreoceano, per un brano dalla ‘confezione’ che mette in luce una voce con una personalità.
A poche settimane dal precedente ‘Liceo’ e con il primo EP di prossima uscita, Bori torna con delle riflessioni su un rapporto sentimentale che forse è solo un passatempo, o magari no, unaei sfuggente, il non conoscersi che rende tutto incerto.
Accompagnato da Ethos, altro esponente della scena trap / urban, Bori conferma di avere da dire cose non banali.
La confezione è quella di un prodotto per ‘under 30’, può piacere o meno, ma oltre all’autotune c’è di più.
Avevamo lasciato il progetto Monalisa e il suo leader Simone C. con la divertente Fruit Joy, all’insegna degli ’80.
Lo ritroviamo oggi con un brano pop – rock abbastanza generico a dire il vero, dedicato (credo) a un’amicizia finita male.
Qualcosa di vagamente anni ’80, ma tutto si perde con un cantato rauco (viene vagamente in mente Conidi) che si scontra con suoni fin troppo morbidi, in cui ogni spigolosità risulta smussata.
No, vabbè: non ci ho creduto nemmeno io, quando mi sono arrivate due segnalazioni su due artiste praticamente omonime…
Comunque, questa, di Sara Jones, è romana e ancora agli inizi; qui la vediamo alle prese con un noto farmaco che più che per lo stomaco si vorrebbe usare per un cuore ‘col riflusso’, salvo concludere che il cuore tutto sommato è meglio tenerselo così com’è.
Un cantautorato pop abbastanza consueto, ma sostenuto comunque da un’interpretazione discreta.
Milanesi di origine kosovara, i due fratelli che danno vita ai Nova King offrono il classico ritratto del ragazzo di strada indurito da una vita non facile e poco incline ai sentimenti con la propria compagna.
Il campionario a cavallo tra trap e rap è più o meno ompleto, a cominciare dall’autotune, catene e orologi inclusi, ostentati in copertina.
Unica variazione sul tema, l’introduzione di un violino sul finale, forse a conservare un legame con le proprie origini.
Stavolta Il Re Tarantola si sofferma sull’aver passato ampiamente la trentina, continuando a vivere con poche certezze e molto cazzeggio, mentre intorno c’è chi è già ‘arrivato’.
Il ‘Colesterolo’ del titolo c’entra poco (nominato di sfuggita), in questo brano in cui l’attitudine punk del nostro è filtrata attraverso tastiere vintage con effetti molto pop anni ’80.
Come il titolo suggerisce, una lettera di scuse, probabilmente a un ‘lui’ (o ‘lei’) immaginario, o forse un po’ a sé stessa, probabilmente per non saper gestire i momenti complicati di ogni relazione.
Il nuovo singolo di Sara J Jones non riesce a spiccare il volo più di tanto: un’interpretazione con qualche tratto rap comunque efficace, un contorno synth pop anche troppo ‘canonico’.
Frank Past (Francesco Pastore) con la partecipazione di Listanera (Daniele Bomboi) propone un omaggio alla Capitale all’insegna di un pop con aspirazioni cantautorali; un po’ Marco Comodi per la voce roca, un po’ gli Stadio per certe soluzioni sonore.
Sì conclude qui un percorso in cinque tappe, raccolte sotto il nome di ‘Ciclo degli Incubi’, cominciato nel 2021; Pietro Ceppi, in arte Pecci, suggerisce l’idea di abbracciare ogni tanto i propri incubi, perché a volte posso nascondere sorprese inaspettate e nuovo modo di guardare a sé stessi e al futuro.
A cavallo tra ‘urban’ e trap, con un autotune che come spesso accade, sembra privare di personalità la voce, Pecci offre un pezzo che si fa almeno gradire per il ritmo compassato e le sonorità ‘sospese’.
Eliseo
Mille Litigi
Volturno
L’umore è assai scazzato, e l’impressione è che veramente il casertano Eliseo abbia buttato giù il suo nuovo brano dopo aver litigato con la ‘lei’ di turno, con tanto di frasi circostanza sull’essersi ‘rotto’ e il non essere capito.
Un tappeto sintetico ai limiti dell’evanescenza, appare un brano che vive sulla scorta di un momento, nel quale alla comprensibile immediatezza di un’emozione non è seguito quel tanto di riflessione necessaria a dargli corpo, prova ne sia la durata di appena due minuti.
La giovane Ninfea, alias Asia Strangis da Lamezia Terme, torna con un delicato pezzo dedicato alle paure e le incertezze che caratterizzano un momento difficile: si aspetta la ‘Fine dell’Inverno’, sperando che le cose migliorino e di trovare dentro di sé la forza di andare avanti.
Quasi un pezzo ‘a capella’, la voce, con qualche tratto fanciullesco, flebilmente sostenuta da un tappeto elettronico.
Il sentimento c’è, e in buona parte raggiunge l’ascoltatore.
Come il titolo suggerisce, la presa d’atto dell’impossibilità di una relazione, con recriminazioni, ma anche con l’atteggiamento liberatorio di chi si è tolto un peso.
Nicolas Neri da Ravenna, alias PlatoNico, propone i concetti con un synth pop dall’inclinazione dance dalla facile presa.
Un arrangiamento volto al rock più commerciale, con ‘chitarroni’ a iosa, fa da contorno a una classica dedica sentimentale, che il marchigiano Aziz Gazzella, in arte Jamie, indirizza alla ‘lei’ che ha sempre in testa e non vorrebbe che ne uscisse.
Un pop diretto per nelle parole e ammiccante quanto basta nei suoni, peccato solo l’insistito uso dell’autotune.
Claudio Rigo
Luce
Piano e voce per descrivere una relazione e i suoi effetti sul quotidiano, campionario di ciò che si ha e che altrimenti sarebbe mancato.
Nuovo episodio del cammino di Claudio Rigo, imprenditore che non ha rinunciato alle proprie aspirazioni artistiche.
Chris Yan 1990_Music For Seven Tape Loops And One Performer Christian Mastroianni, sperimentatore con una solida esperienza già accumulata, torna con questa nuova produzione, nata da un filmino famigliare che lo vede bambino giocare col fratello, a cui la composizione è una dedica. L’idea di dare uno sfondo sonoro a questi 14 minuti, affiancando l’audio originale, prende la forma di registrazioni su sette nastri magnetici, a volte un semplice accordo o solo poche note, riprodotte in loop. Siamo dalle parti delle sperimentazioni sonore, in un’operazione che ha in Brian Eno uno degli espliciti ispiratori. Il risultato, dominato dal suono del pianoforte, è onirico, ipnotico; personalmente l’associazione alle immagini, mi ha dato quasi l’idea di essere lo spettatore inopportuno di un privato famigliare, per quanto rappresentato da due fratellini che giocano al parco (ricorrono l’atteggiamento di protezione del maggiore nei confronti del minore, e il modo in cui quest’ultimo si affida al primo). Forse il senso è nel rievocare, attraverso queste immagini e suoni, il proprio vissuto analogo.
Michele De Martiis Cateto Acrobatico (Se penso a te) PaKo Music Records Un gioco basato sugli aggettivi per una canzone d’amore all’insegna della leggerezza. Il nuovo brano del cantautore anconetano Michele De Martiis si muove all’insegna di un pop consueto di poco rinvigorito da qualche sferzata elettrica.
Kefàli Please Cosmophonix Artist Development È un pezzo dedicato alla difficoltà della vita, al peso delle aspettative altrui che a volte portiamo senza che gli altri poi nemmeno se ne accorgano, il nuovo pezzo di Kefàli. La cantautrice di Bergamo, all’anagrafe Giorgia Testa, passata attraverso una parentesi newyorkese decisiva per la propria crescita, propone una ballata pop abbastanza canonica, ma con intensità.
Eliseo Sollevami Un synth pop gradevole, per quanto non granché originale da da sfondo sonoro a un classico brano sentimentale a base di indecisioni e insicurezze Eliseo, cantautore della zona di Caserta, assembla un pezzo in cui tutti gli elementi sono al loro posto, che alla fine pur sollevandosi, non spicca il volo.
Jeremy Denver Paracadute Boh, insomma: almeno ci prova, Jeremy Denver (ovvero il triestino Vincenzo Giaramita) a uscire dal ‘recinto’ della trap e a offrire qualcosa di vagamente diverso e in più. Certo, con l’autotune siamo sempre lì, e le rime lanciate una appresso all’altra non sembrano granché ricercate, ma almeno ci mette un pizzico di ironia (che non guasta) e la produzione di Hazel dà al brano un respiro più ampio, rispetto alle solite proposte da ‘una camera e un microfono’, nonostante il solo di chitarra in chiusura sia una soluzione stra – abusata.
Ferretti Non so che voglio Torna Mattia Ferretti, a poche settimane dal precedente ‘Radici’, per un pezzo che descrive le difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo, percorrendo una strada che sembra essere tutta in salita. A cavallo tra pop e rap, con una produzione – quella di Andrea Mei – che dà consistenza sonora al pezzo anche con l’aggiunta di fiati. Il testo forse non ecceda in riflessività, gradevole l’impatto sonoro.
Federico Fabi Un amore ADA Music Italy Un EP e un primo lavoro sulla lunga distanza all’attivo, il capitolino Federico Fabi preannuncia il prossimo disco con questo singolo. Un ballata sentimentale per voce, armonica e chitarra, la tenerezza di un amore da poco sbocciato, un esperimento che porta entusiasmo; un sentimento senza ombre.
GLI ALTRI
Pegaso Destino Digital Distribution Bundle Lui ha una personalità incasinata; lei probabilmente s’è stufata, e se n’è andata, ma magari a mettere le cose a posto provvederà il destino. Francesco Iacobellis da Roma, in arte Pegaso, esordisce con una tipica ‘sviolinata’ in cui il lui di turno cerca di rimediare e di riallacciare una relazione. Tutto abbastanza consueto, ma se non altro l’atmosfera sospesa, con suoni vagamente ambient e una vocalità che rinuncia a sparare parole a raffica in cui perfino l’autotune viene usato con misura, rendono il tutto un filo diverso dalla media di certa musica fatta da giovani per i giovani Magari, un po’ più di sforzo sulle parole…
Fabio Cosimo Fine della Crush TRB rec Come il titolo suggerisce, la storia è finita; si porta appresso, come di prammatica, il solito campionario, a partire dallo starci ancora male e da quel tanto di ‘dipendenza’ che spinge a seguire la ex sui ‘social…’ Fabio Cosimo ha già un po’ di esperienza alle spalle, e si sente: non è il classico brano buttato giù in cameretta con un microfono e due effetti, c’è il tentativo di cercare quanto meno una certa profondità sonora. L’argomento certo è abusato e l’effetto di già sentito finisce per prendere il sopravvento.
LefrasiincompiutediElena Moleskine Romolo Dischi / ADA Music Italy Dietro al nome indiscutibilmente originale, Raffaele Quarta, alias RafQu che con questo nuovo singolo anticipa l’uscita del secondo disco del suo progetto, nato nel 2017. Dal qudrante nordest della Capitale, un indie rock abbastanza canonico, con qualche ascendenza post punk, per descrivere una relazione nella quale qualcosa comincia a non andare per il verso giusto. Funziona, nel suo aderire formalmente al genere, pur mancando di un filo di ‘spinta’.
Zelda Mab Facile Preda Riff Records Si può essere ‘quadrati’ e concreti quanto si vuole, ma prima o poi si è destinati a diventare la ‘Facile Preda’ dello sguardo fascinoso di qualcuno… Una ballata dai contorni wave è il nuovo singolo di Zelda Mab, pseudonimo a cavallo di videogiochi e Shakespeare scelto da Gloria Abbondi, che dopo l’esperienza nei Sick Tamburo (forse qualcuno li ricorderà come una sorta di prosecuzione dei Prozac+) per questo nuovo capitolo della sua biografia sonora. Tessiture chitarristiche vagamente dream pop si accompagnano alla vocalità delicata ma decisa della polistrumentista di Bolzano.
Lomi Tulipani TRB rec A lei piacevano i tulipani, ma la storia è durata troppo poco; Lorenzo Minella riporta le emozioni di una storia d’amore vissuta con un retrogusto amaro da parte di chi probabilmente già sa che le cose saranno destinate a finire. A cavallo tra pop, trap e via dicendo, le parole sparate a raffica a tratti poco intellegibili, il nuovo singolo del nemmeno più tanto giovane veronese – classe ’95 – Lorenzo Minella si esaurisce anche troppo rapidamente, nei suoi due minuti di durata circa.
Factanonverba Diversi da chi Red Owl Records Una lunga strada alle spalle, il duo sassarese formato da Paolo Vodret earco Calisai si appresta a pubblicare il primo EP. Eccoli, nell’attesa, uscire con questo pezzo, dedicato alla diversità. ‘Diversi’ sì, ma da chi, in un mondo in cui in determinati contesti si esalta il valore delle differenze, ma in cui poi allo stesso tempo fortissime sono le spinte all’omologazione? Sottotraccia forse l’interrogativo su se sia o meno possibile al singolo semplicemente affermare la propria personalità, senza passare per la diversità o somiglianza a una categoria o l’altra. Un rock arrembante, cui i synth schierati a fianco delle chitarre danno connotazioni per un verso quasi industriali, per l’altro, offrendo vaghe allusioni alla magniloquenza sonora di certe proposte dei Muse. Fedele al proprio nome, il duo dona un pezzo d’impatto.
GLI ALTRI
Kevin Lov3 Non mi manchi Dasein Una storia finita, il messaggio che dice “Nin mi manchi”, ma il pensiero che tra una storia occasionale e l’altra torna alla lei su turno. Kevin Lov3, originario di Lugano, ex skater, affermato tatuatore da un po’ di tempo alla ricerca di una realizzazione musicale, presenta un trap dall’,umore malinconico, sullo sfondo di una festa tra amici in piscina, nel video girato da Sam Shomey. L’argomento è abbastanza ‘consueto’, la forma anche, ma la scelta di un mood ‘minimale’, sullo sfondo di un video che punta a un’atmosfera di allegria rilassata, senza esagerazioni, si lascia apprezzare.
Airglow My Brother’s Girlfriend Distrokid Rock scanzonato con qualche influenza punk e alternative per questo nuovo singolo dei parmensi Airglow. Un pezzo all’insegna della leggerezza velata di un pizzico di malinconia, il riferimento a certi film – soprattutto americani, credo – ambientati nei college, tra divertimento e brevi amori in attesa di incamminarsi verso l’età adulta. Già ampiamente sentito, ma con una discreta esecuzione.
Rebenga Cuore Rotto Anatomia della fine di un rapporto nel nuovo singolo dei fratelli modenesi Andrea e Fortunato Renga. Un’elettronica che strizza l’occhio al pop sintetico degli anni ’80 accompagno un mezzo parlato – mezzo cantato ‘corretto’ dai consueti filtri vocali, che non sembra andare troppo oltre i caratteri canonici del genere.
Domenico Zumbo Libero di Volare Un accorato inno alla libertà, a guardare il mondo in mondo diverso magari liberandosi delle troppe costrizioni che ci assillano la vita. Ci mette del sentimento, Domenico Zumbo, reggino di nascita, milanese d’adozione, una laurea in architettura in tasca, esperienze sul grande e sul piccolo schermo. Tutto si risolve in canoni già sentiti, all’insegna di un cantautorato pop sanremese che ricorda vagamente Zarrillo, in cui il piano apre con intensità, e il finale è ‘acceso’ da un solo di chitarra elettrica forse superfluo.
Fainest feat. MasterMaind Sgt. Pepper Puff Records Un album e vari singoli all’attivo, i Fainest sono tra quelli che, nel calderone trap – rap che va debordando sempre più, ‘ce l’hanno fatta’. L’esplicita citazione beatlesiana, nel titolo e nell’artwork che accompagna il loro nuovo singolo, trova compimento in un testo dai risvolti ironici: non ‘tormentoni’, ma semplici ‘canzonette’ scrivono i nostri, e i Beatles li possono imitare giusto nelle copertine dei dischi. Tuttavia, il duo mostra di voler andare oltre le consuete (e consunte) ‘basi sonore’ del genere, cercando una maggiore ricchezza sonora – con predilezione per il funky – che permette al pezzo di sollevarsi un po’ rispetto a tante simili proposte.
Vi Skin Amore incondizionato Se non siete interisti, potete soprassedere; se siete milanisti o juventini, per carità: statene alla larga. Il petto di Vi Skin, alias Sofia Pelle, da Esperia (Frosinone), ospita un cuore nerazzurro, che batte di amore incondizionato per l’Inter. In un brano a cavallo tra hip hop e pop, la cantautrice ciociara, non ancora trentenne esprime la propria passione calcistica, senza tirare indietro la gamba quando si tratta di puntare i ‘cugini’ e gli avversari. La ragazza ama il ‘pallone’ e nel video curato da Frank Meta mostra di essere in grado di fare qualche palleggio, a riprova di un sentimento che non è solo ‘sulla carta’. Scelta che ha una sua componente di coraggio: per una cantautrice in cerca di riscontri è comunque rischioso esibirsi in un brano così ‘di parte’… apprezzabile, al di là di forma e contenuti.
GLI ALTRI
Erasmo Influencer Last Floor Studio Ironia dal retrogusto amaro sul mondo di oggi, e la smania di apparire, impersonata dalla figura degli o delle influencer. Il giovane pugliese Erasmo osserva un mondo in cui si viene pagati ‘fare il simpatico’ e in cui immagina gruppi di sostegno per modelle depresse; “Il mondo è all’agonia” e l’unica salvezza è nei toni sarcastici del pezzo, interpretato con tendenze rap che non sembrano convinte fino in fondo, lasciando spazio a una suggestione pop rock, anche sulla scontra di una strumentazione che, s cominciare dalle chitarre, non rinuncia all’analogico. Si sforano i cinque minuti, e anche se questo potrebbe non essere importante, qualcosa dice sul prendersi il tempo di dire ciò che si ha da dire, in un contesto in cui ormai troppo spesso i pezzi si consumano in meno di tre minuti.
Rng2040 Bad Days Zerodieci Male di vivere adolescenziale, ricerca del proprio posto del mondo, solitudine, bisogno d’affetto e un filo di cattiveria. Non è ancora maggiorenne, il genovese Stefano Negrino, che in questo trap dà voce a tutta l’urgenza comunicativa tipica della propria età. Il campionario è abbastanza consueto, incluso un agitarsi davanti alla telecamera un eccessivo. Musica di un giovanissimo per giovanissimi: la strada è appena agli inizi.
Quasi Disagio Gotham Dischi La difficoltà di stare al mondo in una società di futili apparenz a cui si è più o meno costretti ad omologarsi, che siano quelle imposte dai modelli generali, o quelle imposte dai vari stogruppi sociali (i nerd, gli sportivi etc…). La soluzione è nell’essere sé stessi e fregarsene, per quanto socialmente complicato possa essere. Il messaggio lo lancia Fulvio Felici da Roma, alias Quasi, con un pop dagli inserti rap leggerissimo, adatto alla stagione.
Cilla feat. Biondo Richard Mille Cosmophonix Artist Develpoment / Altafonte Italia Il ‘Richard Mille’ del titolo è un noto marchio di orologi di lusso, che qui assurge a simbolo del corpo femminile come ‘oggetto da esposizione’. La cantautrice svizzera del Ticino, trapiantata a Milano, che vanta un passaggio in “All Together Now”, prende di mira certe tendenze, in un brano che vuole riaffermare il ‘femminile’ senza sconfinare nel femminismo. Il clima sonoro è volutamente leggero, i ritmi volti al dancefloor, l’interpretazione di Cilla convincente, la partecipazione del rapper romano Biondo, superflua.
White Ear feat. Femmina Dowsy Dream Last Floor Studio
Polistrumentista e produttore con una lunga lista di collaborazioni all’attivo e un disco di esordio – “Right Here” – in uscita, Davide Fasulo alias White Ear esce con questo brano all’insegna di un’elettronica che mescola dance e accenti tribali, all’insegna della collaborazione con Giorgia Faraone, alias Femmina che consolida il brano con la sua vocalità black.
Cantante, coreografa, ballerina professionista, fireperformer e insegnante di danza, La Sofy esordisce con questo singolo all’insegna del riappropriarsi dell’indipendenza dopo una relazione finita dance – pop dai ritmi sostenuti, frutto anche dell’intervento del Dj e Producer oZZo.
GLI ALTRI
ODE Quello che mi fai tu Artist First ODE, Edoardo Raimondi da Monza, presenta un brano di stampo r’n’b arricchito da una vena funky, specie negli inserti chitarristici, per descrivere i postumi di una relazione andata male. Confezione pop, toni accesi, ma manca un filo di ‘spinta’.
Michele De Martiis L’al di là delle favole PaKo Music Records Una relazione ormai finita a cui guardare senza serbare rancore, conservando quanto di buono è stato. I rimpianti non mancano, così come la speranza un giorno magari di riprendere il percorso. Michele De Martiis, anconetano, classe ’75, qualche singolo già all’attivo per una carriera che solo da poco ha cominciato a produrre qualche frutto, presenta un tipico brano di pop / rock, toni accesi e mood solare con chitarre di contorno.
Sisto Cara Artist First Terzo singolo per il marchigiano Giovanni Peretti (‘Sisto’ da Sisto V, Felice Peretti, marchigiano anche lui, ma parentela non verificata), dedicato a un abbandono non reale ma solo temuto, in un brano dedicato alla propria ‘lei’. Synth pop abbastanza ordinario, con echi da elettronica francese anni ’80.
NedNack 23 Anni Star Da Torgiano, provincia di Perugia, a Roma e ritorno: dalla cima della Torre Baglioni nel borgo umbro, NedNack ‘intona’ un pezzo tutto volto all’avercela fatta, sbattendo in faccia agli scettici di un tempo il proprio ‘essere’ arrivato con una sfilata di macchinoni per il corso del paese, sotto lo sguardo perplesso e divertito degli abitanti. Trap – pop con qualche inserto ‘elettrico’ per quello che non è il primo episodio in cui il giovane sbandiera il suo essersi affermato: le rivalse sono comprensibili, ma se ripetute rischiano di scadere nella semplice ostentazione…
Un inno al contatto con la natura e alla pace che ne deriva, rapporti umani più ‘pacifici’ con gli altri inclusi. Il nuovo singolo di Weid, alias Simone Maritano (dalla provincia torinese) cerca una vena cantautorale tra le pieghe di un synth pop per lo più rarefatto, ma disposto qua e là ad assumere tinte più accese.
Saimon Sail Backseat PaKo Music Records/Visory Records/Believe Digital Nuovo singolo per Simone Nuccio, alias Saimon Sail: emozioni a ruota libera dai sedili posteriori di un’auto diretta chissà dove, dichiarazioni d’amore a una ‘lei’ seduta a fianco o forse no. Per il giovane cantante e autore di Ravenna, un pop in salsa trap senza scosse.