Conosciuto soprattutto nella scena romana, Emilio Stella si è segnalato a più riprese, nel corso in una carriera ormai ultradecennale, con una discografia qui giunta – se non erro – al terzo disco e con vari singoli, anche con un certo riscontro.
Il cantautore è uno di quegli esempi, per certi versi ‘tipici’, dell’evoluzione di una ‘scuola romana’ che, specie in tempi recenti, ha ‘riscoperto’ l’eredità di una tradizione fatta di ballate popolari e ‘stornelli’.
Non che Stella sia uno ‘stornellatore’, intendiamoci, anche se in passato l’ironia è stato uno degli elementi che l’ha portato a farsi conoscere, assieme a una componente più ‘sociale’.
“Salva” per sua stessa ammissione, è invece un disco più raccolto, personale, in cui spesso Stella canta in prima persona, frutto anche di eventi ‘definitivi’ come la nascita di una figlia; elemento autobiografico che non esclude lo sguardo sul mondo, la riflessione sulla necessità di un modus vivendi più ‘libero’, e disposto agli altri.
La title track che apre il disco è alla fine una sorta di sintesi: ‘Salva’ è una sorta di esortazione a sé stesso e agli altri, per individuare e preservare ciò che c’è di veramente importante.
Ritmi compassati con suggestioni reggae ed episodiche derive rap, si mescolano a un mood generale in cui Emilio Stella non rinuncia mai alla marcata inflessione romana, scelta stilistica volta alla genuinità a una certa attitudine ‘stradarola’, che negli ultimi anni ha caratterizzato molta della scena romana, da Fabrizio Moro a Ultimo.
Alcune partecipazioni illustri – Cristicchi nel brano di apertura, il collettivo rap Bestierare (di cui fa parte anche Elio Germano), Frances Alina Ascione (nota per la sua partecipazione a Radio2 Social Club) – contribuiscono a un disco che conferma Emilio Stella come una delle voci più interessanti della attuale scena capitolina.
Posts Tagged ‘rap’
26 Giu
ERIK, FAAX, GIOVANNI SALERNO, FERRETTI, SHEDDY, CARLOMANZO: SINGOLI
IL SINGOLO DELLA SETTIMANA
Erik
Ehi, sai cosa c’è?
Gradevole pop con retrogusto beat per questo pezzo firmato da Giuseppe Stalfieri, in arte Erik, originario di Francavilla in Sinni, Basilicata.
Video festaiolo a bordo piscina per un pezzo che anticipa il disco di esordio di prossima uscita e fa parte della colonna sonora del film “E Buonanotte” di Massimo Cappelli.
GLI ALTRI
Faax
Seck’s
Moving Beyond ADA Music Italy
Nuovo singolo per Fabio Cannavale, rapper romano classe ’92 che da un paio di anni ha rilanciato la propria attività, pubblicando una manciata di singoli.
Tribolazioni sentimentali assortite, espresse con un rap ‘all’italiana’ di stampo decisamente classico, ma che si fa apprezzare per i toni non troppo sopra le righe e per la chiarezza di esposizione.
Giovanni Salerno
Vieni via con me
Digital Distribution Bundle
Apprezzato DJ e produttore, Giovanni Salerno esce con questo brano tipicamente estivo, con annesso video balneare e festaiolo.
I giovani Arianna Truncè – soprattutto – e Giuseppe Giovinazzi interpretano questo pezzo solare, dedicato alla speranza che una classica ‘storiella’ estiva possa diventare qualcosa di più.
Il ritornello resta, tanto basta.
Ferretti
Appunti di Vita
Ci prova, Mattia Ferretti da Mogliano (provincia di Macerata), a proporre il suo personale mix di rap, decisamente orientato al pop, e sonorità rock; ad aiutarlo, ha chiamato Andrea Mei, uno che di ‘rock italico’, se ne intende, avendo collaborato con Nomadi e Gang.
L’esito è però abbastanza fiacco, offre l’impressione di elementi giustapposti, anziché di un insieme coerente.
Il tutto messo al servizio di un testo dedicato alla necessità di (ri)valutare sé stessi, apprezzando ciò che si è.
Le idee di fondo, sonore e testuali, sono apprezzabili, ma c’è da lavorarci.
Sheddy
Fotoreporter
Digital Distribution Bundle
Voglia di divertirsi senza pensare troppo al domani, a fianco alla propria ‘lei’, magari sulle rive del Trasimeno, dove è ambientato il video, in questo nuovo pezzo del perugino Edoardo Chiocci, alias Sheddy.
Rap-pop leggero, adatto alla stagione.
Carlomanzo
Premi Oscar
Visory Indie
I ‘Premi Oscar’ del titolo sono quelli che Carlomanzo – giovane cantautore di Salerno già con qualche singolo all’attivo – avrebbe sul comodino se girasse un corto amatoriale per ogni sua pippa mentale… immagine inserita in un brano tipicamente incentrato su insicurezze e indecisioni tipiche di un’età che si vorrebbe adulta, ma ancora non ‘matura’.
Pop gradevole, non eccessivamente ammiccante.
29 Mag
SARA J JONES, IL MAESTRALE, MEZZANOTTE, QUASI, SCREAM, DEBORA PAGANO, KEVIN LOV3, ALIC’È, SERENA CELESTE: SINGOLI
Il SINGOLO DELLA SETTIMANA
Sara J Jones
Lloret De Mar
… del resto, siamo a fine maggio, ma sembra luglio: cosa di più indicato – per chi gradisce il genere – che una bella canzoncina pop dalle suggestioni vagamente latine.
Serviti: il pezzo funziona, il racconto del classico amore estivo con parecchia seduzione e poche complicazioni è efficace, la voce c’è e l’attitudine pure.
La milanese Sara J Jones (Sara Libranti) si è già dimostrata capace anche in atmosfere più ‘serie’ e quindi perché non anche un episodio più leggero?
GLI ‘ALTRI’
Il Maestrale
Xanadu
Distrokid
Secondo singolo per il collettivo pugliese Il Maestrale, che prosegue con la sua proposta di etnico-elettronica, stavolta ispirandosi a una composizione incompleta di Coleridge, dedicata a Kubla Khan.
Rispetto al brano precedente, qui si pigia meno l’acceleratore su certe tendenze quasi dance, per preferire un soluzione più sospesa e quasi onirica.
Fascino mediterraneo che convince.
Mezzanotte
Lockdown nel petto
ADA Music Italy
Il ‘lockdown’ come metafora emotiva – e naturalmente c’entrano le pene d’amore – in questo nuovo singolo del bresciano Luca Patti, alias Mezzanotte.
Pop di largo consumo con una generosa dose di elettronica in stile anni ’80 in sottofondo.
Il testo non va oltre riflessioni abbastanza ‘consuete’; la metafora del ‘lockdown’ non è nemmeno troppo sviluppata (e in poco più di due minuti e mezzo, non sarebbe stato nemmeno troppo agevole).
su indecisioni, dubbi e quant’altro.
L’unica domanda è se veramente ci sia stato bisogno, oltre all’interprete, di altre quattro persone per scriverlo.
Quasi
Iqos
Gotham Dischi
Il desiderio di una vita ‘normale’, tra uno spritz e il fumo di un’Iqos è al centro del nuovo singolo di Fulvio Felici, alias Quasi, cantautore romano di poco più di trent’anni, passato attraverso varie esperienze, dal punk rock al rap, prima di approdare a un pop abbastanza ‘canonico’.
Gli elementi per farsi piacere ci sono tutti, dai suoni composti all’interpretazione con quel tanto di emozione, ma senza esagerare, al testo che invoca una semplicità altrimenti quasi noiosa, ma che acquisisce un nuovo valore, dopo un paio d’anni decisamente complicati per la vita sociale di molti.
Un pezzo che però alla fine procede troppo ‘liscio’ e senza sorprese.
Scream feat. ZenoVVS
Caso della dottrina
Scream, Alessio Ludovichi, con la complicità di Zeno, Luca Salvo – entrambi esponenti della più recente scuola rap – trap milanese, si fanno immortalare in mezzo alle macerie, nell’artwork che questo pezzo: allegoria della società attuale, esplicitata nel parlare ritmato in uno stile da ‘vecchia scuola’ che rinuncia a sparare a raffica le parole per conservare il peso del loro significato.
La denuncia di ipocrisie assortite e nuove / vecchie religioni non è certo una novità; l’autotune stavolta era forse superfluo, ma il pezzo è apprezzabile, se non altro per le intenzioni e il non voler esibire il solito ‘parlato a macchinetta’.
Debora Pagano
Bon Ton
Gotham Dischi
INGrooves Music Group
Debora Pagano ci tiene a farci sapere che lei del ‘bon ton’ se ne frega, specie se c’è da mettere certi arroganti al posto loro…
Pop-rock e un’ampia dose di elettronica ad appoggiare un’interpretazione e un’attitudine che convincono.
Kevin Lov3
Collane d’Oro
Dasein
Partiamo dalle cose importanti: ‘Collane d’Oro’ viene presentato in questo weekend dal vivo a Mendrisio in occasione dell’edizione del Progetto Amore, che quest’anno raccoglierà fondi per le popolazioni ucraine.
Il rapper di Lugano propone un pezzo dai toni compassati, in cui lo stile di vita di chi ha avuto successo (locali, donne, soldi e ovviamente le immancabili collane d’oro appunto), non vuole essere un’ostentazione, ma il simbolo di chi ‘ce l’ha fatta’, rischiando magari, ma seguendo le proprie attitudini e non si nega comunque il piacere di una passeggiata con gli amici di un tempo.
Non è insomma che con successo e soldi si diventi automaticamente degli str***i.
Brano che non si separa comunque da certi stilemi, e alla fine l’occhio non può fare a meno di posarsi sulle catene d’oro che dominano l’artwork, che al di là delle intenzioni, potrebbero passare per la solita ostentazione.
ALIC’è
Sigarette
Musa Factory
Tornano Rosita Cannito e Nicola Radogna col loro progetto.
Le sigarette sono forse il simbolo del carico di esperienze che lega la voce cantante al suo interlocutore: una relazione tra persone mature, vissuta sulla necessità di una comunicazione e di un racconto che va oltre l’urgenza della passione; la necessità di avere qualcuno con cui parlare e condividere le piccole e grandi storie vissute; forse, aggiungo, la necessità di colmare la solitudine con un rapporto umano non necessariamente sentimentale.
Un pop ‘d’atmosfera’ con riflessi cantautorali
Serena Celeste
Il Sole Dentro
YPK Entertainment
Singolo che anticipa il nuovo lavoro – “Nel mio disordine trovo sempre tutto’ – della cantante romana.
Classe 1987, Serena Celeste Linardi ha alle spalle una carriera densa di esperienze, eventi collaborazioni; un album di inediti e un EP, più altre varie produzioni; questo, fino al 2015; oggi, dopo una lunga pausa, il ritorno.
Il pezzo che anticipa il nuovo lavoro è un inno all’ottimismo, o meglio alla ricerca del ‘lato positivo’, dentro di sé, per cercare la riuscita di qualsiasi esperienza.
Un pop dai suoni ‘intensi’, senza eccessivi ammiccamenti, e un’interpretazione senza sbavature, ma forse eccessivamente ‘controllata.
15 Mag
MASSIMILIANO ACRI, LAPLASTIQUE, DAFNE, SOLISUMARTE, TRUNCHELL, ETC.: SINGOLI
Massimiliano Acri
Alta Marea
WD Music Italy
Il nuovo singolo de giovane Massimiliano Acri, una strada intrapresa con decisione con vari singoli all’attivo, è il classico flusso di parole, a definire pensieri che si affastellano attorno al concetto di amore come un’alta marea’, pronta a travolgere con effetti imprevedibili…
Parole compresse e sparate a mille, con una vocalità ‘corretta’ con l’autotune.
L’impressione, come davanti a tanti altri pezzi del genere, è di un’immediatezza che diventa fretta, un’urgenza di comunicare che si confonde con l’ansia di pubblicare il nuovo pezzo.
Un po’ di ‘decantazione’ in più non guasta.
Laplastique
Frastuono
Marche di Fabbrica
Il ‘Frstuono’ del titolo viene da un passato di emozioni e passioni oggi apparentemente sopite, in attesa, chissà di trovare la molla che faccia riparte tutto.
Laura Gismondi, alias Laplastique, presenta un altro dei brani presenti sul suo EP di esordio, con un pop dalle venature funky da un lato e suggestioni sintetiche a cavallo tra anni ’80 e ’90 dall’altro, interpretando con un filo di ironia e piglio vagamente ammiccante.
Dafne
Come stai
Le ferite aperte di una relazione conclusa, la fragilità, la ricerca di un rapporto sincero in cui “Come stai?” non è la domanda d’occasione a cui rispondere in modo altrettanto banale “Grazie”.
Lo spunto è dichiaratamente sentimentale, ma il brano della cantautrice napoletana espande il suo senso coinvolgendo tutti i rapporti umani, evocando la necessità di un interesse, un ascolto, un curarsi dell’altro che sia sincero e non solo formale e destinato a sfumare.
Interpretazione composta di un testo colloquiale, per un brano che avrebbe avuto maggior forza se affidato totalmente a piano e voce, alle quali sono aggiunte sonorità sintetiche ‘di maniera’ e un solo di chitarra di finale il cui inserimento appare forzato, volto ad accrescere un impatto emotivo che nell’essenzialità avrebbe trovato maggiore compiutezza.
Solisumarte
Unici
LeIndie Music / Artist First
Torna il duo bresciano dei Solisumarte; finita una relazione, se ne apre un’altra, con tutte le incognite e i dubbi del caso in termini di fiducia nel partner.
Pop con qualche ambizione cantautorale, all’insegna di un’elettinica soffusa, un po’ di maniera.
Scorre via con pochi sussulti.
Trunchell, Etc.
Braille
Red Owl Records
Il ‘braille’ come metafora di ciò che è percepibile solo a un contatto diretto, più attento: ferite e debolezze che non sono evidenti a uno sguardo superficiale, come quello che domina i tempi attuali, dominati dall’immagine o dalle poche parole mette di fretta sui social.
La necessità di un contatto più ‘vero’ con gli altri e forse anche con sé stessi, che il rapper materano propone con un impianto classico, accompagnato a suoni crepuscolari, in cui le parole acquistano un peso, senza essere sparate ‘a macchinetta’ come troppo spesso succede.
8 Mag
NEIM, SKAY, YKO, DONSON, STRADE: SINGOLI
Neim
Solo un secondo (Rossofuoco)
LeIndie / Artist First
Nuovo pezzo per questo duo voce / batteria con aggiunta di elettronica assortita: un pisano e un livornese che collaborano ignorando il ‘campanile’, forse perché, più a suo agio di notte uno e più affine al ore solari l’altro, riescono a non stare troppo assieme…
Ironie a parte, il brano vuole essere importante: la riflessione sulla brevità o lunghezza della vita, su ciò che questa vale, su quello che si raggiunge o meno, che scaturisce dalla scomparsa di un amico.
Un pop con venature oscure, echi di certo elettropop anni ’80, qualcosina di Gary Numan tra ciò che può venire in mente.
Ci provano, i Neim, a offrire qualcosa di diverso dal consueto per il pop nostrano: tentativo apprezzabile.
Skay
Bustdown
Distro Kid
Bambini cresciuti troppo in fretta, vita di strada, cattive abitudini, orologi di lusso come obbiettivi di vita, etc… tutto può guastarsi se s’incontrano le persone sbagliate, voler morire come una rockstar forse non è uno scopo così elevato…
Partendo da un’esperienza personale negativa, Skay (ossia il monzese Luca Crippa) sembra voler delineare la parabola di chi, soggiogato dal miraggio del successo, finisce per riflettere che alla fine la vita del rapper – gangster non fa proprio per lui.
Il testo ha un suo ‘peso’, ma la forma un po’ troppo canonica rischia di annacquarlo.
Yko
In The Name
Ditto Music
Prima il successo con i Fall Has Come e i concerti a supporto, tra gli altri, di Evanescence e Disturbed; poi la carriera solista: Enrico Bellotti da Caserta torna con un brano all’insegna di una discreta lettura del folk irlandese, dedicato alla ricerca della parte migliore dell’essere umano, scavando al di sotto di una superficie che lo vede alla ricerca costante della distribuzione di qualcosa o qualcuno.
Donson feat. Calu
Dimmi che è vero
Artist First
Fuori uno, sotto un altro: a breve giro di posta dal precedente, Donson (Andrea Domini) presenta un nuovo pezzo, nato dalla collaborazione col rapper Calu.
Suggestioni latine per un brano dai tratti sentimentali, confezionato con una veste danzereccia tipicamente estiva.
Strade
Bologna Meraviglia
Artist First
Una frecciata corrosiva al mondo ‘indi’ e fighetto che nell’affermare la propria diversità alla fine diventa un campionario di luoghi comuni, dalla ‘meraviglia’ di Bologna del titolo, al facile ecologismo, all’antagonismo portato avanti con le spalle coperte da famiglie danarose.
Il romano Simone Ranalli, in arte Strade, colpisce nel segno con questo elettropop con accenti vintage, che fa muovere la capoccia e strappa un sorriso.
17 Apr
SHEDDY, TOMMASO ROMEO, IL MAESTRALE, GIONTA, MALDIMARTE, KEVIN LOV3: SINGOLI
Lacrime
Digital Distribution Bundle
Edoardo Chiocci, in arte Sheddy, rapper da Perugia già qualche singolo all’attivo; qui una canonica dedica amorosa, a una ‘lei’ che non si capisce se faccia parte del passato recente o ancora del presente.
“Piangere non è come piangersi addosso”: forse l’affermazione del diritto alle proprie debolezze, a dispetto dell’immagine ‘da duro’.
Si intravede (o instrasente, dato che parliamo di canzoni), un tentativo di introspezione, che però finisce per perdersi un po’ tra le pieghe del ‘solito’ brano sentimentale e un video troppo patinato.
Baciami
Digital Distribution Bundle
Vivaddio i ‘giovani’ conservano il gusto per gli strumenti musicali… come fa Tommaso Romeo, romano, classe ’00 che si circonda di un quartetto jazz per questi romanza a cavallo tra pop e canzone d’autore, qualche profumo anni ’60, video ispirato al ‘Piccolo Principe’.
Peccato che a un certo punto l’innesto di una chitarra elettrica rovini un po’ l’atmosfera costruita soprattutto su piano e voce
Un esordio comunque promettente.
Il Maestrale
Genesi
Collettivo che fonde la canzone popolare locale – in questo caso, di dialetto barese – con rock ed elettronica, il collettivo Il Maestrale esordisce con un pezzo dedicato all’instabilità, alla tendenza umana da Adamo ed Eva (ecco la ‘Genesi’) in poi a cercare altro, a non essere pienamente soddisfatti.
Il risultato di questo non riuscire a stare fermi è una danza, da ballare sui ritmi incessanti di questo pezzo, che forse però è destinata a non risolversi mai.
L’intento del collettivo nelle intenzioni appare filosofico oltre che sonoro, vedremo dove le idee li porteranno.
Ci si può lasciare trasportare, per il momento, dall’energia sprigionata.
’84 Nightmare Vibes
Una sorta di hip hop rarefatto, giocato più sul connubio tra effetto vocale e loop elettronici che non sul classico flusso di parole sparate una dietro l’altra.
A proporla, Gionta, alias Antonio Francesco Daga, sardo di Alghero; ne esce un brano suggestivo, che per la preponderante presenza di voci femminili può ricordare vagamente certe esperienze anni ’90, a cavallo tra hip hop e soul.
Maldimarte
Formaldeide
Bauxite
Il più recente progetto di Vincenzo Genuardi e Domenico Mistretta offre un assaggio di “Medoaverso”, EP di prossima uscita.
La ‘Formaldeide’ è la dimensione avvolgente e gelatinosa in cui molti di trovano a vivere le proprie esistenze, non volendo – o potendo – guardare oltre, almeno fino a quando con la speranza non si riesca a trovare un varco per uscirne.
Chitarre pesanti e un cantato sguaiato, flirt accennato col grunge dei bei tempi che furono.
Kevin Lov3 feat. Papi Trujillo
1000 Sbatti
Dasein
Lui è ricco e famoso, ha soldi, diamanti, donne, ma ovviamente l’oggetto del suo affetto non lo considera poco e non mancano i momenti di solitudine…
Kevin Lov3 da Lugano, tatuatore e rapper, qui accompagnato dal sodale Papi Trujillo, ripropone un classico cliché del genere, e non solo: anche i ricchi piangono… magari l’errore è pensare che fare i soldi e contare i carati non possano essere l’unico obbiettivo dei ‘1000 Sbatti’ del titolo, specie se si fa musica…
10 Apr
MARPHIL, LA COMPLICE, TES, FRANCESCO SISCH, RAYAN SEVENTEEN17: SINGOLI
Marphil
Trend
Il ‘Trend’ del titolo è una storia d’amore agli inizi, tra entusiasmo e qualche dubbio: una sorta di ‘contrometafora’ il ‘tremd’ in genere è moda passeggera, qui diventa l’auspicio di qualcosa di più stabile e duraturo.
Palermitano, classe ’96 Marco Adelfio in arte Marphil ha vissuto una parabola in parte inconsueta, che l’ha visto partecipare nel 2017 al talent show spagnolo “Aim2Fame”, vedendosi così spalancare le porte del ‘music biz’ e collaborando con nomi anche di un certo calibro.
‘Trend’ lo vede affiancato da Jr Stit e Sam Smyers, nomi di un certo calibro che assieme a lui danno vita a un brano di pop per giovani e giovanissimi, in cui i sentimenti non cercano troppa filosofia, andando dritte al punto con semplicità di concetti ed espressione.
Può bastare, se si è under 20.
Cerotti
Troppo Records
Incomunicabilità – relazioni a distanza stando sullo stesso divano o nello stesso letto – ferite sentimentali e ‘Cerotti’ emotivi a curarle.
Torna così, La Complice, alias Ilenia Ciarrocchi.
Prodotto da Molla, ‘Cerotti” è un brano dai riflessi sospesi, vagamente onirici, notturni.
La cantautrice marchigiana (di Fermo), classe ’93, interpreta con dolcezza, con un mood che rinuncia ad ogni emotività sbandierata, preferendo un vago distacco.
Convince.
Tra le righe
PaKo Music Records / Visory Records / Believe Digital
Un EP e un pugno di singoli all’attivo, i lodigiani TES (acronimo per Tutti Esageratamente Stronzi), tornano con un brano dedicato alla ‘lei’ di turno.
Omaggi alla bellezza dei gesti quotidiani e autocritica per quando le cose non vanno.
L’originalità purtroppo latita: nelle parole, nei suoni – pop’canonico’ – nel modo di porsi, fin troppo calligrafico.
Tempo
PM Productions
Nuovo singolo per il romano Francesco Del Giudice, alias Francesco Sisch, formazione e attività da batterista, a cui poi si è accompagnata la vocazione cantautorale.
Lo scorrere del tempo e una relazione finita, in modi che possono ricordare i Baustelle e, più alla lontana Benvegnù o Fiumani, soprattutto per certi accenti a cavallo tra disillusione, malinconia, un vago ‘scazzo’.
Suoni, all’insegna di un rock con accenni new wave, per un pezzo il cui ritmo riesce a ‘trainare’ l’ascolto.
Apprezzabile.
Beauty
Giovane (non giovanissimo) di belle speranze in parte realizzate (per lui già un disco sulla lunga distanza) il rapper Rayan Seventeen17 da Bologna, torna con questo singolo, che segue i precedenti ‘Baby’ e ‘Barbie’.
La ‘Beauty’ del titolo è una ‘lei’ che al momento non sembra corrispondere l’interesse amoroso del protagonista, il quale si strugge per queste pene d’amore, dando voce al proprio disagio, celato dietro le apparenze da duro, con un rap canonico e rime snocciolate ad alta velocità.
Il problema è che queste apparenze, dai capi firmati – con qualche marchio in bella vista – alle classiche catene d’oro, finiscono per dominare il video… chiaramente non è il primo caso, né sarà l’ultimo, ma resta da chiedersi se certe rime non avessero meritato un dimensione estetica meno ‘piaciona’.
3 Apr
TRAMO, SCIANNI, SIMON SAIL, SARA J JONES: SINGOLI
Solo quando fumo
Puff Records
Nuovo singolo per il giovane rapper milanese Tramo (Andrea Tramontana).
Il fumo è la scusa per un classico flusso di parole col quale il nostro descrive sé e il proprio quotidiano, forze e debolezze.
Scorre facilmente, anche troppo.
Miccia
Troppo Records / Universal
La ‘Miccia’ di Alessandro Sciannimanico – barese trapiantato a Roma – è quella che viene accesa dalla fine di una relazione, bnia facendo scoppiare il consueto insieme di emozioni, tra rabbia e rimpianto.
Il pezzo, all’insegna di un pop cantautorale leggero ma non troppo ammiccante, descrive più che altro il tentativo del protagonista di togliersi la lei di turno.
Confezione gradevole, scrittura promettente, ma ancora acerba.
Glock
PaKo Music Records/Visory Records/Belive Digital
Nuova produzione per il ravennate Simone Nuccio, alias Saimon Sail: nelle intenzioni, un brano per reagire a certi momenti di solitudine, accettando che non tutto può andare sempre dritto e imparando a valorizzarsi.
Esiti abbastanza minimi: poco più di due minuti la durata, il ritornello ripetuto in maniera anche troppo insistita, un cantato su cui pesa troppo il consueto filtro elettronico.
Seduta di spalle
Seduta di spalle, assorta nei suoi pensieri, incurante delle minime scocciature del quotidiano, Sara J Jones attende che qualcuno le dia un valido motivo per voltarsi: non chiede l’impossibile, anche solo il dono di tre rose gialle e la certezza che il mondo non è solo (rap)presentato dai telegiornali.
La cantautrice milanese, classe ’94, che dopo una pausa è tornata da poco sulla scena, col precedente brano ‘Waterproof’, presenta una nuova prova, dai tratti intimisti nel testo (il brano peraltro prende le mosse da un quadro legato a un’intensa vicenda famigliare), che riporta timori e paure, in modo discreto e non eccessivamente plateale. Apprezzabile, pur nella confezione di un pop sintetico con vaghi tratti chill out abbastanza anonimo.
27 Mar
TESHA, MIRCO OLIVASTRI, LA VOLPE SOPHIA, FRANCESCO SAVERIO SERRETTI: SINGOLI
Tesha
Apnea
The Music Painter
Depressione e attacchi di panico e la forza (e il coraggio) di affrontarli, nel.nuovo singolo di Tesha (Emanuele Scardino), cantautore milanese di estrazione soul / r’n’b.
L’Apnea è quindi il senso di oppressione e soffocamento che si priva in queste situazioni, sintomo più drammatico di una condizione che negli ultimi anni si è fatta più diffusa a causa di ciò che si è vissuto, e gli eventi di questi giorni non migliorano la situazione.
Aiutarsi e farsi aiutare, dunque, in un pezzo in cui il messaggio sembra perdersi in suoni fin troppo canonici (quasi anonimi); l’inserto rap movimenta un po’ la situazione, ma forse non a sufficienza.
Mirco Olivastri
Aquilone senza filo
L’Aquilone senza filo è la libertà di essere sé stessi, con i propri difetti, i propri lati deboli, le proprie vite complicate: non sempre è possibile, nel quotidiano, anzi: spesso si è costretti per tanti motivi a mettere tutto da parte: la notte resta la dimensione privilegiata per essere sé stessi, anche se alla fine di vorrebbe gridare il proprio essere alla luce del giorno.
Romano, classe ’92, dal 2020 Mirco Olivastri ha cominciato a proporre i propri singoli, in maniera cadenzata, ma senza fretta.
Cantautorato impastato di rock, chitarre elettriche a dare sostegno a una voce che in questo caso più che cantante è quasi narrante.
La ‘scuola romana’ è dietro l’angolo, magari quella più recente e ‘di strada’, un po’ alla Fabrizio Moro che non quella dei locali e dei club.
La Volpe Sophia
La Speranza
WOL – Warriors of Love
La Volpe Sophia è un personaggio ideato da Andrea Lucisano, protagonista di una serie di brevi clip di animazione, a cavallo tra educazione e intrattenimento, il cui nocciolo è la filosofia.
Qui il progetto assume una sua versione canora, introdotta, non a caso, da una citazione del filosofo Aldo Masullo, prima di assumere la forma di un solare e caloroso invito a guardare sempre a quella cometa capace di illuminare anche le notti più buie.
Siamo, certo, dalle parti delle canzoni per l’infanzia, ma il messaggio può giungere a tutti.
Francesco Saverio Serretti
Molecole
YPK
Il futuro è incerto e a volte fa anche paura, il passato è un rifugio di ricordi destinati a restare tali; resta il presente, in cui l’amore, attraverso la metafora di atomi e, appunto, ‘Molecelole’, può offrire il sostegno necessario ad affrontare incertezze e rimpianti.
Chitarrista per formazione e poi cantautore, Francesco Saverio Serretti si esprime attraverso sonorità essenziali e rarefatte, quasi liquide, non a caso nel video che accompagna il brano l’acqua è elemento dominante, con accenni a suoni obliqui e sbilenchi: l’atmosfera è sospesa, e riporta certe sensazione dei primi giorni della clausura collettiva del 2020, quando tutto aveva assunto contorni irreali.
Un cantautorato con accenni indie che sembra dover ancora inquadrare compiutamente il proprio stile.