Archive for febbraio 2020

MEVSMYSELF, “MITCLÀN”(ALTERJINGA / PANIDEA STUDIOS)

Il fascino della voce e dei suoi limiti: un filone musicale forse mai sufficientemente ‘indagato’, che può offrire spunti inaspettati.

Giorgio Pinardi, presenta il secondo capitolo del suo progetto MeVsMyself, a quattro anni di distanza dal precedente “Yggdrasil”.

Otto composizioni di varia lunghezza (si va da un paio di minuti fino a sforare i nove), registrate presso i Panidea Studios di Alessandria (Paolo Novelli),  ‘costruite’ attraverso una mastodontica opera di montaggio di centinaia di registrazioni, in cui la voce non è limitata alla sola componente interpretativa, ma diventa elemento melodico, armonico, ritmico.

Come forse si sarà immaginato, non ci troviamo davanti a ‘canzoni’ nel senso ‘occidentale’ del termine: dalla Mongolia all’Africa, passando per l’India e il Medio Oriente, Pinardi offre uno studio / lettura delle molteplici varietà dell’uso della voce nelle culture del ‘mondo’, risalendone alle radici ancestrali, i canti rituali, la connessione con la terra e gli elementi.

Si potrebbe immaginare a un disco per ‘fini intenditori’, quasi per ‘addetti ai lavori’, eppure, nonostante la sua obbiettiva ‘diversità’, dalla musica di ‘vasto (e anche meno vasto) consumo’, conserva un enorme potere di suggestione e connessione con l’ascoltatore che sia curioso abbia voglia di farsi accompagnare e affascinare, forse perché nella ricerca e nell’osservazione di certe tradizioni locali giunte più o meno intatte fino a noi, ritroviamo almeno in parte ciò che da noi col tempo si è (con qualche rara eccezione) irrimediabilmente perso.

La conclusione, che mi rendo conto è anche un po’ banale, è che dischi come questo ci fanno un po’ riscoprire la potenza originaria di quella ‘voce’ che è uno degli elementi che fondano la nostra appartenenza comune alla razza umana.

IL CORPO DOCENTI, “POVERE BESTIE” (VOODOO DISCHI / LIBELLULA MUSIC)

Le ‘Povere Bestie’ del titolo sono tutti coloro che – giovani ma non solo – si ritrovano a essere in qualche modo ‘fuori posto’, vedendo sogni e aspirazioni frustrati da una società che non sa (o non vuole) comprenderli e includerli.

La protagonista è però soprattutto la gioventù, nei nove brani dell’esordio sulla lunga distanza (dopo un EP uscito a ottobre ’18) di questo trio milanese.

Giovani che, non più ragazzini, non ancora adulti, hanno a che fare con tutti i travagli di questa età, tra sogni di fuga e tentativi di ‘resistere’ di fronte all’ipocrisia dominante, con l’aggiunta dell’immancabile lato sentimentale, visto come ancora di salvezza.

Un disco arrabbiato, a tratti sofferente, tradotto con suoni ruvidi e taglienti, caratterizzato dal tentativo, in buona parte riuscito, di erigere dei ‘muri sonori’ che ricordano tante esperienze, di casa nostra e al di là dell’Oceano (vengono a tratti in mente i primi Verdena).

Sono giovani, immediati, a tratti un po’ ingenui e con un bel po’ di esperienza da fare, ma le potenzialità non mancano.

FUMETTAZIONI 1.2020

Brevi (più o meno) recensioni di letture disegnate.

 

J.L.A. – SUPERPOWER
Ascesa e caduta di un giovane supereroe in senso alla Lega della Giustizia, tradito dalla proverbiale foga di voler ‘cambiare il mondo’, incurante delle conseguenze: affrontare criminali è un conto, rovesciare dittatori un altro e le conseguenze possono essere tragicamente inaspettate e il peso del fallimento e della responsabilità può risultare insostenibile.
Scritta da John Arcudi e disegnato da Ray Krissing, questa storia si fa ricordare soprattutto per i finale – shock, controverso e per alcuni probabilmente molto discutibile.
Voto: 6,5

 

INVINCIBLE 72
La guerra finisce, i buoni (ovviamente) vincono e anche sulla Terra la megalomania di Rex ha la peggio e tutto sembra essere sistemato; per Mark manca solo l’ultimo congedo, che riguarderà soprattutto la sua vita privata, alle prese con l’ultimo (per lui, ma i lettori già sapevano) imprevedibile sviluppo.
Voto: 7

In appendice, penultimo capitolo anche per le vicende di Tech-Jacket, alla vigilia dell’ultimo, decisivo, scontro.
vOTO: 6,5

 

BATMAN / DEADMAN
Quando c’è di mezzo Deadman, anima in pena che gira il mondo ‘possedendo’ i corpi dei vivi per riparare torti, si ha sempre a che fare col soprannaturale, l’eterno scontro tra il Bene e il Male, demoni assortiti, patti col diavolo, et…
Non fa eccezione quest’avventura, in cui in mezzo al caos soprannaturale ci finisce Batman, uno che in genere ha a che fare con la fredda razionalità dei metodi d’indagine.
L’esito non è eccezionale, ma tutto sommato godibile, frutto di un ‘lavoro di ordinanza’ di un eccellente scrittore come James Robinson e soprattutto dei disegni ‘pittorici’ di John Estes.
Voto: 6,5

 

NIGHTLY NEWS
La storia di un’organizzazione terroristica che prende di mira i giornalisti è per Jonathan Hickman, qui sia scrittore che disegnatore, di esporre una critica senza sconti al mondo dell’informazione e a tutto quello che ad esso ruota attorno.
L’inserimento nelle pagine del fumetto di un’innumerevole quantità di infografiche offre ampi spunti d’interesse, ma – complici caratteri spesso quasi microscopici per poter dare più informazioni possibile – appesantisce eccessivamente la lettura.
La storia, corredata del classico ‘finale che vorrebbe essere inaspettato, ma che in fondo non lo è così tanto’, passa in secondo piano e il tutto finisce per ridursi a un esercizio in cui Hickman lancia il suo pistolotto contro i ‘giornalisti brutti e cattivi al servizio dello status quo’, anche un tantino arrogante.
Voto: 6

 

THE WALKING DEAD 64
Il ‘Governatore’ viene accompagnato da Rick in un ‘tour’tra le varie comunità di sopravvissuti che lui ha contribuito a coordinare; si profila l’incontro / scontro che probabilmente dominerà l’ultima sequenza di storie della serie: da una parte l’idea di una società rigidamente modellata sul mondo ‘pre – catastrofe’, basata su legge, ordine e controllo, dall’altra la possibilità di ricominciare da zero, cercando un mondo migliore e piuù libero.
Voto: 6,5

 

JLA – HEAVEN’S LADDER
‘Scorribanda cosmica’ che vede i nostri eroi impegnati con una razza aliena iperavanzata, ma giunta alle soglie della propria dipartita, che ‘rapisce’ la Terra e altri pianeti al fine di comprendere, dai rispettivi abitanti, il significato ultimo della fine dell’esistenza; ma al proprio interno gli stessi alieni sono divisi, con una frangia estremista che ritiene poco ‘consono’ rivolgere la propria attenzione a quelli per loro che sono più che batteri, per di più alla ricerca di un ‘significato’ che vada oltre la fredda razionalità.
Mark Waid e Bryan Hitch mettono in scena una coinvolgente fantasmagoria, con una minaccia cosmica di dimensioni quasi inimmaginabili, riflettendo nel frattempo sui diversi modi in cui ci si pone di fronte alla morte.
VOTO: 7

 

INVINCIBLE 73
Invincible ci lascia con la conclusione di tutte le trame in corso, e un ultimo, lungo episodio in cui assistiamo a una serie di flash del futuro.
Si chiude una delle supereroistiche più importanti degli ultimi vent’anni, tra le poche ad aver conservato una quota di ‘meraviglia e imprevedibilità’, in una fase in cui le editrici ‘maggiori’ – Marvel e DC – hanno spesso dovuto piegare la ‘fantasia’ delle storie al realismo imposto dalle versioni cinematografiche dei loro personaggi.
Robert Kirkman con questa serie, assieme a “The Walking Dead” si impone come uno dei migliori scrittori di fumetti in attività.
Voto all’intera serie: 8

 

SANDMAN OVERTURE
Qualche anno fa, Neil Gaiman tornava sul luogo del delitto e tornava a occuparsi della sua maggiore creazione in questa miniserie in cui il protagonista si dava da fare per evitare addirittura la distruzione dell’intero universo.
Gradevole e impreziosita dai disegni di J.H. Williams III.
Voto: 7