Archive for luglio 2022

PLAYLIST 7.2022

Consueto riassunto dei pezzi recensiti sul blog, in ordine crescente di gradimento.

Rebenga, ‘Cuore rotto’
Fusco, ‘Maglia azzurra in rosa’
Mezzanotte, ‘Verita’
Domenico Zumbo, ‘Libero di volare’
RNG2040, ‘Bad Days’
Kevin Lov3, ‘Non mi manchi’
Esteban e Matilde, ‘CBD’
Cilla, ‘Richard Mille’
Fainest, ‘Sgt. Pepper’
Airglow, ‘My brother’s girlfriend’
Erasmo, ‘Influencer’
Quasi, ‘Disagio’
White Ear, ‘Dowsy Dream’
Vi Skin, ‘Amore incondizionato’
Evra – Tuasorellaminore, ‘Killer’
Osso, ‘Habiba’
Factanonverba, ‘Diversi da chi’

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FACTANONVERBA. KEVIN LOV3, AIRGLOW, REBENGA, DOMENICO ZUMBO, FAINEST: SINGOLI

IL SINGOLO DELLA SETTIMANA

Factanonverba
Diversi da chi
Red Owl Records
Una lunga strada alle spalle, il duo sassarese formato da Paolo Vodret earco Calisai si appresta a pubblicare il primo EP.
Eccoli, nell’attesa, uscire con questo pezzo, dedicato alla diversità.
‘Diversi’ sì, ma da chi, in un mondo in cui in determinati contesti si esalta il valore delle differenze, ma in cui poi allo stesso tempo fortissime sono le spinte all’omologazione?
Sottotraccia forse l’interrogativo su se sia o meno possibile al singolo semplicemente affermare la propria personalità, senza passare per la diversità o somiglianza a una categoria o l’altra.
Un rock arrembante, cui i synth schierati a fianco delle chitarre danno connotazioni per un verso quasi industriali, per l’altro, offrendo vaghe allusioni alla magniloquenza sonora di certe proposte dei Muse.
Fedele al proprio nome, il duo dona un pezzo d’impatto.

GLI ALTRI

Kevin Lov3
Non mi manchi
Dasein
Una storia finita, il messaggio che dice “Nin mi manchi”, ma il pensiero che tra una storia occasionale e l’altra torna alla lei su turno.
Kevin Lov3, originario di Lugano, ex skater, affermato tatuatore da un po’ di tempo alla ricerca di una realizzazione musicale, presenta un trap dall’,umore malinconico, sullo sfondo di una festa tra amici in piscina, nel video girato da Sam Shomey.
L’argomento è abbastanza ‘consueto’, la forma anche, ma la scelta di un mood ‘minimale’, sullo sfondo di un video che punta a un’atmosfera di allegria rilassata, senza esagerazioni, si lascia apprezzare.

Airglow
My Brother’s Girlfriend
Distrokid
Rock scanzonato con qualche influenza punk e alternative per questo nuovo singolo dei parmensi Airglow.
Un pezzo all’insegna della leggerezza velata di un pizzico di malinconia, il riferimento a certi film – soprattutto americani, credo – ambientati nei college, tra divertimento e brevi amori in attesa di incamminarsi verso l’età adulta.
Già ampiamente sentito, ma con una discreta esecuzione.

Rebenga
Cuore Rotto
Anatomia della fine di un rapporto nel nuovo singolo dei fratelli modenesi Andrea e Fortunato Renga.
Un’elettronica che strizza l’occhio al pop sintetico degli anni ’80 accompagno un mezzo parlato – mezzo cantato ‘corretto’ dai consueti filtri vocali, che non sembra andare troppo oltre i caratteri canonici del genere.

Domenico Zumbo
Libero di Volare
Un accorato inno alla libertà, a guardare il mondo in mondo diverso magari liberandosi delle troppe costrizioni che ci assillano la vita.
Ci mette del sentimento, Domenico Zumbo, reggino di nascita, milanese d’adozione, una laurea in architettura in tasca, esperienze sul grande e sul piccolo schermo.
Tutto si risolve in canoni già sentiti, all’insegna di un cantautorato pop sanremese che ricorda vagamente Zarrillo, in cui il piano apre con intensità, e il finale è ‘acceso’ da un solo di chitarra elettrica forse superfluo.

Fainest feat. MasterMaind
Sgt. Pepper
Puff Records
Un album e vari singoli all’attivo, i Fainest sono tra quelli che, nel calderone trap – rap che va debordando sempre più, ‘ce l’hanno fatta’.
L’esplicita citazione beatlesiana, nel titolo e nell’artwork che accompagna il loro nuovo singolo, trova compimento in un testo dai risvolti ironici: non ‘tormentoni’, ma semplici ‘canzonette’ scrivono i nostri, e i Beatles li possono imitare giusto nelle copertine dei dischi.
Tuttavia, il duo mostra di voler andare oltre le consuete (e consunte) ‘basi sonore’ del genere, cercando una maggiore ricchezza sonora – con predilezione per il funky – che permette al pezzo di sollevarsi un po’ rispetto a tante simili proposte.

VI SKIN, ERASMO, RNG2040, QUASI, CILLA, WHITE EAR: SINGOLI

IL SINGOLO DELLA SETTIMANA

Vi Skin
Amore incondizionato
Se non siete interisti, potete soprassedere; se siete milanisti o juventini, per carità: statene alla larga.
Il petto di Vi Skin, alias Sofia Pelle, da Esperia (Frosinone), ospita un cuore nerazzurro, che batte di amore incondizionato per l’Inter.
In un brano a cavallo tra hip hop e pop, la cantautrice ciociara, non ancora trentenne esprime la propria passione calcistica, senza tirare indietro la gamba quando si tratta di puntare i ‘cugini’ e gli avversari.
La ragazza ama il ‘pallone’ e nel video curato da Frank Meta mostra di essere in grado di fare qualche palleggio, a riprova di un sentimento che non è solo ‘sulla carta’.
Scelta che ha una sua componente di coraggio: per una cantautrice in cerca di riscontri è comunque rischioso esibirsi in un brano così ‘di parte’… apprezzabile, al di là di forma e contenuti.

GLI ALTRI

Erasmo
Influencer
Last Floor Studio
Ironia dal retrogusto amaro sul mondo di oggi, e la smania di apparire, impersonata dalla figura degli o delle influencer.
Il giovane pugliese Erasmo osserva un mondo in cui si viene pagati ‘fare il simpatico’ e in cui immagina gruppi di sostegno per modelle depresse; “Il mondo è all’agonia” e l’unica salvezza è nei toni sarcastici del pezzo, interpretato con tendenze rap che non sembrano convinte fino in fondo, lasciando spazio a una suggestione pop rock, anche sulla scontra di una strumentazione che, s cominciare dalle chitarre, non rinuncia all’analogico.
Si sforano i cinque minuti, e anche se questo potrebbe non essere importante, qualcosa dice sul prendersi il tempo di dire ciò che si ha da dire, in un contesto in cui ormai troppo spesso i pezzi si consumano in meno di tre minuti.

Rng2040
Bad Days
Zerodieci
Male di vivere adolescenziale, ricerca del proprio posto del mondo, solitudine, bisogno d’affetto e un filo di cattiveria.
Non è ancora maggiorenne, il genovese Stefano Negrino, che in questo trap dà voce a tutta l’urgenza comunicativa tipica della propria età.
Il campionario è abbastanza consueto, incluso un agitarsi davanti alla telecamera un eccessivo.
Musica di un giovanissimo per giovanissimi: la strada è appena agli inizi.

Quasi
Disagio
Gotham Dischi
La difficoltà di stare al mondo in una società di futili apparenz a cui si è più o meno costretti ad omologarsi, che siano quelle imposte dai modelli generali, o quelle imposte dai vari stogruppi sociali (i nerd, gli sportivi etc…).
La soluzione è nell’essere sé stessi e fregarsene, per quanto socialmente complicato possa essere.
Il messaggio lo lancia Fulvio Felici da Roma, alias Quasi, con un pop dagli inserti rap leggerissimo, adatto alla stagione.

Cilla feat. Biondo
Richard Mille
Cosmophonix Artist Develpoment / Altafonte Italia
Il ‘Richard Mille’ del titolo è un noto marchio di orologi di lusso, che qui assurge a simbolo del corpo femminile come ‘oggetto da esposizione’.
La cantautrice svizzera del Ticino, trapiantata a Milano, che vanta un passaggio in “All Together Now”, prende di mira certe tendenze, in un brano che vuole riaffermare il ‘femminile’ senza sconfinare nel femminismo.
Il clima sonoro è volutamente leggero, i ritmi volti al dancefloor, l’interpretazione di Cilla convincente, la partecipazione del rapper romano Biondo, superflua.

White Ear feat. Femmina
Dowsy Dream
Last Floor Studio

Polistrumentista e produttore con una lunga lista di collaborazioni all’attivo e un disco di esordio – “Right Here” – in uscita, Davide Fasulo alias White Ear esce con questo brano all’insegna di un’elettronica che mescola dance e accenti tribali, all’insegna della collaborazione con Giorgia Faraone, alias Femmina che consolida il brano con la sua vocalità black.

OSSO, FUSCO, ESTEBAN E MATILDE: SINGOLI

Osso
Habiba
World of Media Italy
Ossama Addahre è un figlio di nostri tempi: marocchino di origine, nato ia Castiglione delle Stiviere (provincia di Mantova), un pugno di singoli già all’attivo, riversa in quedto nuovo pezzo la sua identità multiculturale, tra una forte impronta del maghreb, un’elettronica che tende al dancefloor e un puzzle linguistico che mescola italiano, spagnolo, francese e – credo – anche lingua della sua terra d’origine.
Il risultato, anche se non originalissimo (la proposta sonora non nuova è applicata a una dedica d’amore abbastanza ‘consueta’), si lascia comunque apprezzare: si sente ‘aria di Mediterraneo’ e tanto può bastare.

Fusco
Maglia Azzurra in Rosa
Effeffe Edizioni
Una dedica alla Nazionale di calcio femminile, che tra l’altro esce mentre sono in corso gli Europei.
Su uno sfondo rockeggiante con qualche influenza di Foo Fighters, si imbastisce un testo dedicato ai sogni di bambina che si realizzano crescendo.
Senza nulla togliere, sarebbe ottima come sigla di un cartone animato dedicato a delle giovani calciatrici.
La definizione data di ‘Inno’ è un po’ eccessiva.

Esteban e Matilde
CBD
Visory Indie / Believe Digital
Più Esteban dell’Orto (palermitano di origini cilene), che la capitolina Matilde La Cava, in questo brano dedicato a una storia d’amore un filo travagliata: lui si comporta un po’ da str***o, lei ci resta male.
Tutto però resta abbozzato, poco approfondito: in meno di tre minuti di pop abbastanza canonico, non è che ci sia tempo.
Peccato, tra l’altro, perché i due sembrano pure funzionare; un maggior intreccio delle due voci in un pezzo meglio sviluppato sarebbe stato più efficace.

EVRA – TUASORELLAMINORE, MEZZANOTTE: SINGOLI

Evra – Tuasorellaminore
Killer
Artist First
Reazione a una relazione finita male, in cui il ‘lui’ di turno aveva smanie di controllo…
Collaborazione tra due figure emergenti della scena pugliese, ‘Killer’ si risolve un po’ frettolosamente in un hip hop – r’n’b con un ricorso eccessivo al ‘filtro vocale’.

Mezzanotte
Verità
ADA Music Italy
La ‘Verità’ che cerca Luca Patti da Brescia, alias Mezzanotte, è quella su una relazione complicata, in cui il tirare troppo la corda del ‘non detto’ e degli atteggiamenti di finta indifferenza conduce dritta all’equivoco e all’incomprensione.
Come finirà, non è dato saperlo, visto che il brano si conclude presto, nel suo essere l’istantanea di un momento.
Un pop condito con suggestioni elettro anni ’80 che scorre via veloce.

PLAYLIST 6.2022

Periodica selezione di brani e singoli ripresi dalla recensioni del blog.
Come al solito, preciso che non si tratta di una classifica vera e propria, anche se i brani sono comunque ‘ordinati’ in modo crescente di gradimento…

Babibevis, ‘Self’
Saimon Sail, ‘Backseat’
NedNack, ’23 Anni Star’
ODE, ‘Quello che mi fai tu’
Michele De Martiis, ‘L’Al di là delle favole’
Giovanni Salerno, ‘Vieni via con me’
Ferretti, ‘Appunti di vita’
Faax, ‘Seck’s’
Sheddy, ‘Fotoreporter’
Sisto, ‘Cara’
Sara Laure, ‘Habit Serrée’
Weid, ‘Riposo di Angeli’
Molla, ‘Ibiza’
La Sofy, ‘Psycopratika’
Erik, ‘Ehi, sai cosa c’è?’
Yael, ‘Gap’
Marco Bonvicini, ‘Ballad of the Sea’
Lorenzo Carucci, ‘Marta’
Emilio Stella, ‘Sul pianeta degli amanti’
Riccardo Ruggeri, ‘Pharmakon’
Lo Straniero, ‘Collezione Primavera-Estate’

EMILIO STELLA, “SALVA” (ALOHA MUSIC / LIBELLULA MUSIC)

Conosciuto soprattutto nella scena romana, Emilio Stella si è segnalato a più riprese, nel corso in una carriera ormai ultradecennale, con una discografia qui giunta – se non erro – al terzo disco e con vari singoli, anche con un certo riscontro.
Il cantautore è uno di quegli esempi, per certi versi ‘tipici’, dell’evoluzione di una ‘scuola romana’ che, specie in tempi recenti, ha ‘riscoperto’ l’eredità di una tradizione fatta di ballate popolari e ‘stornelli’.
Non che Stella sia uno ‘stornellatore’, intendiamoci, anche se in passato l’ironia è stato uno degli elementi che l’ha portato a farsi conoscere, assieme a una componente più ‘sociale’.
“Salva” per sua stessa ammissione, è invece un disco più raccolto, personale, in cui spesso Stella canta in prima persona, frutto anche di eventi ‘definitivi’ come la nascita di una figlia; elemento autobiografico che non esclude lo sguardo sul mondo, la riflessione sulla necessità di un modus vivendi più ‘libero’, e disposto agli altri.
La title track che apre il disco è alla fine una sorta di sintesi: ‘Salva’ è una sorta di esortazione a sé stesso e agli altri, per individuare e preservare ciò che c’è di veramente importante.
Ritmi compassati con suggestioni reggae ed episodiche derive rap, si mescolano a un mood generale in cui Emilio Stella non rinuncia mai alla marcata inflessione romana, scelta stilistica volta alla genuinità a una certa attitudine ‘stradarola’, che negli ultimi anni ha caratterizzato molta della scena romana, da Fabrizio Moro a Ultimo.
Alcune partecipazioni illustri – Cristicchi nel brano di apertura, il collettivo rap Bestierare (di cui fa parte anche Elio Germano), Frances Alina Ascione (nota per la sua partecipazione a Radio2 Social Club) – contribuiscono a un disco che conferma Emilio Stella come una delle voci più interessanti della attuale scena capitolina.

LO STRANIERO, “FALLI A PEZZI!” (AUTOPRODOTTO / LIBELLULA MUSIC)

Il titolo è un’esortazione, forse detta fra sé e sé: i dieci pezzi che compongono il terzo disco de Lo Straniero nelle parole della band riprendono e concludono una trilogia dedicata alla ‘fuga’.
Non è un caso che il pezzo di apertura, ‘Milano Sanremo’ rievochi la classica del ciclismo, sport in cui la ‘fuga’ (verso la vittoria) è uno dei momenti topici.
Eppure i protagonisti del disco con le loro storie, i loro momenti soprattutto, sono tutt’altro che agonisti, tanto meno vincenti.
“Falli a pezzi!” è piuttosto un disco dedicato agli ‘irrisolti’: gente che non sa, non può o non vuole trovare una ‘strada’ e che sogna, appunto, fughe da Milano al mare sanremese, dove nessuno sa chi siano o cosa facciano.
L’affetto, che fa capolino di tanto, può essere un luogo di protezione, ma non risolve
Persone che alla fine non hanno forse trovato un’identità, finendo a volte per farsi travolgere dagli eventi.
Indie – elettronica con sfioramenti hip hop, e quindi si va a lambire il trip hop, episodicamente a sconfinare sul dancefloor, con qualche vaga somiglianza con l’elettroclash che andava di moda ormai un po’ di tempo fa.
Vengono in mente i mai dimenticati (almeno da me), Ustmamò, anche per la voce intrisa di dolcezza di Federica Addari, componente femminile di un doppio cantato femminile – maschile.
Un disco da ascoltare in riva al mare, circondati da futile allegria, mentre non si sa che fare della propria vita.

LA SOFY, ODE, MICHELE DE MARTIIS, SISTO, NEDNACK: SINGOLI

La Sofy
Psycopratika
Puff Records

Cantante, coreografa, ballerina professionista, fireperformer e insegnante di danza, La Sofy esordisce con questo singolo all’insegna del riappropriarsi dell’indipendenza dopo una relazione finita dance – pop dai ritmi sostenuti, frutto anche dell’intervento del Dj e Producer oZZo.

GLI ALTRI

ODE
Quello che mi fai tu
Artist First
ODE, Edoardo Raimondi da Monza, presenta un brano di stampo r’n’b arricchito da una vena funky, specie negli inserti chitarristici, per descrivere i postumi di una relazione andata male.
Confezione pop, toni accesi, ma manca un filo di ‘spinta’.

Michele De Martiis
L’al di là delle favole
PaKo Music Records
Una relazione ormai finita a cui guardare senza serbare rancore, conservando quanto di buono è stato.
I rimpianti non mancano, così come la speranza un giorno magari di riprendere il percorso.
Michele De Martiis, anconetano, classe ’75, qualche singolo già all’attivo per una carriera che solo da poco ha cominciato a produrre qualche frutto, presenta un tipico brano di pop / rock, toni accesi e mood solare con chitarre di contorno.

Sisto
Cara
Artist First
Terzo singolo per il marchigiano Giovanni Peretti (‘Sisto’ da Sisto V, Felice Peretti, marchigiano anche lui, ma parentela non verificata), dedicato a un abbandono non reale ma solo temuto, in un brano dedicato alla propria ‘lei’.
Synth pop abbastanza ordinario, con echi da elettronica francese anni ’80.

NedNack
23 Anni Star
Da Torgiano, provincia di Perugia, a Roma e ritorno: dalla cima della Torre Baglioni nel borgo umbro, NedNack ‘intona’ un pezzo tutto volto all’avercela fatta, sbattendo in faccia agli scettici di un tempo il proprio ‘essere’ arrivato con una sfilata di macchinoni per il corso del paese, sotto lo sguardo perplesso e divertito degli abitanti.
Trap – pop con qualche inserto ‘elettrico’ per quello che non è il primo episodio in cui il giovane sbandiera il suo essersi affermato: le rivalse sono comprensibili, ma se ripetute rischiano di scadere nella semplice ostentazione…