Quasi cinque anni di attività, un EP che li ha portati ad esibirsi in apertura, tra gli altri, di Giorgio Canali e Zen Circus ed ora il primo lavoro sulla lunga distanza per questo quintetto di Perugia.
“Niente di speciale” è la classica espressione ‘da vita quotidiana’, di chi magari si ritrova a ‘galleggiare’ non avendo ancora trovato una situazione ‘definita’ sotto il profilo sentimentale, lavorativo, esistenziale.
Una ‘poetica del quotidiano’ che la band traduce con grinta, modi il più delle volte rabbiosi, per un suono dominato da muri di chitarre e una sezione ritmica ‘quadrata’.
Nove brani veloci, d’impatto, memori di tutto un certo filone ‘alternativo’ d’oltreoceano, con ascendenze hardcore e qualche flirt punk.
La costante tensione, la frustrazione per occasioni perse e scelte sbagliate si traduce in un’esortazione complessiva a non mollare, trovando magari nel non essere ‘allineati’ l’orgoglio necessario ad andare avanti.
Un disco arrembante, come ogni tanto ce n’è bisogno.