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LONTANO DA QUI, “SENZA FARE RUMORE” (AUTOPRODOTTO)

È passato qualche anno dall’uscita dell’esordio di questa band romana, il cui nucleo è costituito dalla cantante Elisa Castells e i chitarristi Michele Bellanova e Matteo Uccella, cui si aggiungono basso, batteria e una seconda voce, quella di Noemi Smorra, in ‘D’Altronde’.

La formula originaria, un folk cantautorale ‘corretto’ con elementi rock e pop, viene qui ulteriormente arricchita con basi e sonorità elettroniche che talvolta sfiorano atmosfere da dancefloor (‘Chissa se tornerai’)

Resta la tendenza a guardare alle sonorità tradizionali, alla ‘musica del mondo’ (‘Noia’).

La marca cantautorale continua ad essere predominante, grazie al risalto dato all’interpretazione della vocalist, cui spesso viene lasciata gran parte della scena.

Ineccepibile sotto il profilo formale, lei e i suoi due sodali provengono tutti dal Conservatorio, qua e là la vocalist sembra vagamente perdere d’impatto emotivo, come se qualche ‘sbavatura’ in più non avesse guastato.

Sette i brani: i sentimenti – la passione, amori e delusioni adolescenziali, l’amarezza per una storia che finisce – ma anche ricordi d’infanzia e riflessioni sulle fragilità e le  debolezze di ognuno, in un lavoro che convince negli episodi in cui la band sembra lascisrsi più andare.

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DOS DUO ONIRICO SONORO, NEON DUST, GINEVRA, BORI, MONALISA: SINGOLI

IL SINGOLO DELLA SETTIMANA

DOS Duo Onirico Sonoro

La Tempête

Filibusta Records

Due dischi e svariate esperienze dal vivo alle spalle, il progetto DOS, portato avanti dal 2015 Annalisa De Feo, torna con questo brano in francese, scritto da Jean Philippe Descoins.

Piano, voce ed elettronica, nel segno di una stratificazione che sfiora il minimalismo, getta occhiate verso l’Oriente (vicino e lontano), attinge – prevedibilmente, data la lingua – a certe impressioni del pop sofisticato transalpino.

Qui accompagnata da Nick Valente (anche alla batteria), Annalisa De Feo si fa affiancare sul palco da Livia De Romanis, come lei vocalist e polistrumentista.

Risultato suggestivo, volto a territori onirici.

Neon Dust feat. oZZo & Breg Zermann

Another Way To Love

Puff Records

La chiamano ‘vaporwave’, ma ‘synth pop’ non è così sbagliato, specie se attinge, almeno in parte, ai Depeche Mode, ‘padrino del genere’, in questo caso  quelli degli anni ’00.

Andrea Campanino, alias Neon Dust, di strada come deejay e produttore ne ha fatta parecchia, e si sente: con la collaborazione delle mani esperte di oZZo in produzione e la voce di Breg Zermann (uno che passa agevolmente dal pop al metal estremo), assembla un brano che nel suo genere appare privo di sbavature, ammiccante ma non troppo, facendo della storia d’amore tra un umano e un robot una metafora della mancanza di confini dei sentimenti.

Ginevra

Heartbroken

In vista della prossima uscita del suo primo EP, Ginevra Abrignani, o meglio: solo Ginevra, da Verona, presenta il suo terzo singolo.

Un cantautorato acustico in inglese che ricorda – in positivo – tante voci d’oltreoceano, per un brano dalla ‘confezione’ che mette in luce una voce con una personalità.

BORI feat. Ethos

Passatempo

WD Music Italy

A poche settimane dal precedente ‘Liceo’ e con il primo EP di prossima uscita, Bori torna con delle riflessioni su un rapporto sentimentale che forse è solo un passatempo, o magari no, unaei sfuggente, il non conoscersi che rende tutto incerto.

Accompagnato da Ethos, altro esponente della scena trap / urban, Bori conferma di avere da dire cose non banali.

La confezione è quella di un prodotto per ‘under 30’, può piacere o meno, ma oltre all’autotune c’è di più.

Monalisa

Ninfa

Avevamo lasciato il progetto Monalisa e il suo leader Simone C. con la divertente Fruit Joy, all’insegna degli ’80.

Lo ritroviamo oggi con un brano pop – rock abbastanza generico a dire il vero, dedicato (credo) a un’amicizia finita male.

Qualcosa di vagamente anni ’80, ma tutto si perde con un cantato rauco (viene vagamente in mente Conidi) che si scontra con suoni fin troppo morbidi, in cui ogni spigolosità risulta smussata.

AMNESIA, BORI, COLETTE, SPINAZ: SINGOLI

IL SINGOLO DELLA SETTIMANA

Amnesia

Andare (Perdonami)

Believe Digital

Un messaggio per una storia giunta al capolinea, la necessità di voltare definitivamente pagina.

Un’elettronica speziata di etnico con vocalità che profumano della sponda sud del Mediterraneo, nella nuova proposta di questa cantautrice e produttrice napoletana, trapiantata a Roma.

Suggestivo, a tratti suadente.

Bori

Liceo

WD Music Italy

Dedica sentimentale sull’onda del passato prossimo per il giovane Enea Ribolini alias Bori.

Confezione sonora tutto sommato gradevole per un testo ‘consueto’.

L’autotune è ormai uno strumento di espressione per molti giovani, quindi accettiamolo così com’è…

Colette

Dove pericolo non corre

Pugliese di Monopoli, Lory Coletti omaggia col proprio alias l’omonima scrittrice che, nella prima metà del ‘900, sfidò consuetudini e modi di pensare, in un’epoca in cui l’affermazione femminile era ancora una rarità.

Un invito, dai toni vagamente ironici, ad uscire dai propri ‘recinti’, a ‘guardare oltre’, a come sta andando il mondo, per un brano nato contro la xenofobia, ma il cui senso di è poi ampliato fino a riguardare l’intero atteggiamento nei confronti della vita.

Un cantato dai contorni jazz, accompagnato da sonorità pop – chitarra, un pizzico di elettronica – che certo rendono il tutto più accattivante, che finiscono per annacquare un po’ l’impronta vocale.

Spinaz

Fondotinta

Un inno alla semplicità della bellezza femminile, un incoraggiamento a valutare sé stesse, un pezzo contro il bodyshaming.

Mauro Spinazzola, tarantino di nascita, padovano d’adozione, un EP e vari singoli all’attivo sforna un brano che mescola pop e hip hop, con un contorno sonoro che può ricordare il Ligabue più commerciale.

Il singolo contribuirà a finanziare l’Associazione di Volontariato “Il Bucaneve”.

L’intento è lodevole, ma l’esito resta un po’ lì, senza convincere più di tanto.

FEDERICO MECOZZI, “INWARDS” (WARNER MUSIC ITALY)

Secondo lavoro sulla lunga distanza per il violinista (e non solo), collaboratore di lunga data di Ludovico Einaudi.
Il precedente “Awakening” era scaturito dai viaggi e dagli incontri del compositore; stavolta, complice l’esperienza collettiva degli ultimi anni, il viaggio è all’interno di s:; un percorso di conoscenza forse necessario, al di là delle circostanze obbligate che ne sono alla base.
Nove composizioni interamente strumentali che si muovono inevitabilmente sul traino del violino e della sua gamma di possibilità, tra suggestioni etniche, dal Mediterraneo ad ambientazioni celtiche, e i territori della classica contemporanea, con accenti da colonna sonora e sfioramenti minimalistici.
Synth e sottili trame percussive si stagliano su uno sfondo sonoro variegato, ad accompagnare lo strumento solista.
Disco di vari umori e colori, “Inward” è disco che supera l’impressione di ‘già sentito’ con l’intensità della carica emotiva.

IL MAESTRALE, 3NEMA, MICHELE DE MARTIIS: SINGOLI

IL SINGOLO DELLA SETTIMANA

Il Maestrale
La cosa più naturale
Artist First
Prende una strada in parte diversa da quella dei due precedenti episodi il collettivo Il Maestrale, in occasione di questa terza uscita.
Un brano dedicato all’amore e alla sua forza primigenia che si avvale di sonorità che abbandonano il Mediterraneo per immergersi nell’afrobeat prima di virare verso la samba.
Condiviso coi precedenti è invece l’esito, all’insegna di colori sgargianti, ritmi sui quali è difficile restare a fermi, una vitalità dinamica che coinvolge.

GLI ‘ALTRI’

3nema
Psychedelic
PaKo Music Records / Visory Records / Believe Digital
Un disco sulla lunga distanza all’attivo, quedto trio (come suggerisce il nome) proveniente dalla zona del Lago di Garda lancia il suo nuovo singolo.
Psichedelia poca, in questo pop rock che cerca di mescolare sonorità anni ’70 (con una cospicua dose di funk) ed elettronica, in un pezzo dedicato a sogni di fuga ostacolati da una realtà limitante.
Si resta sul ‘canonico’, con elementi sonori che appaiono giustapposti – inizio retrò, finale volto all’elettronica – in un brano in cui si ha l’impressione che si cerchi troppo la ‘bella forma’.

Michele De Martiis
Ogni volta è così
PaKo Music Records
Un inno alla vita, capace di offrire momenti bui dopo i quali ci si rialza, con l’amore naturalmente a rivestire un ruolo centrale.
Michele De Martiis da Ancona, un pugno di singoli già all’attivo, offre un esempio di cantautorato pop – rock che finisce per essere abbastanza ‘calligrafico’ sia nei suoni, attenti a non ‘eccedere’, sia nelle parole, che finiscono per sembrare un invito all’ottimismo un po’ fine a sé stesso.

VI SKIN, ERASMO, RNG2040, QUASI, CILLA, WHITE EAR: SINGOLI

IL SINGOLO DELLA SETTIMANA

Vi Skin
Amore incondizionato
Se non siete interisti, potete soprassedere; se siete milanisti o juventini, per carità: statene alla larga.
Il petto di Vi Skin, alias Sofia Pelle, da Esperia (Frosinone), ospita un cuore nerazzurro, che batte di amore incondizionato per l’Inter.
In un brano a cavallo tra hip hop e pop, la cantautrice ciociara, non ancora trentenne esprime la propria passione calcistica, senza tirare indietro la gamba quando si tratta di puntare i ‘cugini’ e gli avversari.
La ragazza ama il ‘pallone’ e nel video curato da Frank Meta mostra di essere in grado di fare qualche palleggio, a riprova di un sentimento che non è solo ‘sulla carta’.
Scelta che ha una sua componente di coraggio: per una cantautrice in cerca di riscontri è comunque rischioso esibirsi in un brano così ‘di parte’… apprezzabile, al di là di forma e contenuti.

GLI ALTRI

Erasmo
Influencer
Last Floor Studio
Ironia dal retrogusto amaro sul mondo di oggi, e la smania di apparire, impersonata dalla figura degli o delle influencer.
Il giovane pugliese Erasmo osserva un mondo in cui si viene pagati ‘fare il simpatico’ e in cui immagina gruppi di sostegno per modelle depresse; “Il mondo è all’agonia” e l’unica salvezza è nei toni sarcastici del pezzo, interpretato con tendenze rap che non sembrano convinte fino in fondo, lasciando spazio a una suggestione pop rock, anche sulla scontra di una strumentazione che, s cominciare dalle chitarre, non rinuncia all’analogico.
Si sforano i cinque minuti, e anche se questo potrebbe non essere importante, qualcosa dice sul prendersi il tempo di dire ciò che si ha da dire, in un contesto in cui ormai troppo spesso i pezzi si consumano in meno di tre minuti.

Rng2040
Bad Days
Zerodieci
Male di vivere adolescenziale, ricerca del proprio posto del mondo, solitudine, bisogno d’affetto e un filo di cattiveria.
Non è ancora maggiorenne, il genovese Stefano Negrino, che in questo trap dà voce a tutta l’urgenza comunicativa tipica della propria età.
Il campionario è abbastanza consueto, incluso un agitarsi davanti alla telecamera un eccessivo.
Musica di un giovanissimo per giovanissimi: la strada è appena agli inizi.

Quasi
Disagio
Gotham Dischi
La difficoltà di stare al mondo in una società di futili apparenz a cui si è più o meno costretti ad omologarsi, che siano quelle imposte dai modelli generali, o quelle imposte dai vari stogruppi sociali (i nerd, gli sportivi etc…).
La soluzione è nell’essere sé stessi e fregarsene, per quanto socialmente complicato possa essere.
Il messaggio lo lancia Fulvio Felici da Roma, alias Quasi, con un pop dagli inserti rap leggerissimo, adatto alla stagione.

Cilla feat. Biondo
Richard Mille
Cosmophonix Artist Develpoment / Altafonte Italia
Il ‘Richard Mille’ del titolo è un noto marchio di orologi di lusso, che qui assurge a simbolo del corpo femminile come ‘oggetto da esposizione’.
La cantautrice svizzera del Ticino, trapiantata a Milano, che vanta un passaggio in “All Together Now”, prende di mira certe tendenze, in un brano che vuole riaffermare il ‘femminile’ senza sconfinare nel femminismo.
Il clima sonoro è volutamente leggero, i ritmi volti al dancefloor, l’interpretazione di Cilla convincente, la partecipazione del rapper romano Biondo, superflua.

White Ear feat. Femmina
Dowsy Dream
Last Floor Studio

Polistrumentista e produttore con una lunga lista di collaborazioni all’attivo e un disco di esordio – “Right Here” – in uscita, Davide Fasulo alias White Ear esce con questo brano all’insegna di un’elettronica che mescola dance e accenti tribali, all’insegna della collaborazione con Giorgia Faraone, alias Femmina che consolida il brano con la sua vocalità black.

LORENZO CARUCCI, MOLLA, YAEL, SARA LAURE, BABIBEVIS: SINGOLI

IL SINGOLO DELLA SETTIMANA

Lorenzo Carucci
Marta
YPK Entertainment

Una ragazza alle prese con le difficoltà della vita, sentimentali e non, e coi cambiamenti che questi producono su personalità e carattere.
Il clima è solare, ma si avverte una malinconia di fondo, se la protagonista in fondo è costretta a cambiare la propria attitudine per i troppi rimpianti.
Lorenzo Carucci, giovane romano con una già una certa esperienza alle spalle, propone un cantautorato pop efficace e che non rinuncia alla riflessione.

GLI ALTRI

Molla
Ibiza
INRI
Non il brano ‘vacanziero’ che ci si potrebbe aspettare, dato il titolo, ma invece una riflessione sulle proprie mancanze e sul valore che assumono i sentimenti nei momenti di debolezza.
Il nuovo singolo di Molla, alias Luca Giura, barese, oltre che cantautore apprezzato produttore, unisce un testo – scritto da Donato Santoianni – capace di dire qualcosa a sonorità da club, con un retrogusto malinconico.

Yael
Gap
Singolo di esordio per Sarah Tisba, giovane varesina con una formazione lirica alle spalle, che mette le proprie indiscutibili doti canore al servizio di un pop – soul di discreta fattura che strizza l’occhio a sonorità internazionali.
Il brano, scritto da lei stessa, è un incoraggiamento a non abbattersi e a sperare nel meglio anche nei periodi difficili.
Le corna di un animale di montagna che fanno capolino tra le nubi, che campeggiano sull’artwork che accompagna il pezzo, sono il richiamo a chi, apparentemente debole, alla fine ce la fa.

Sara Laure
Habit Serrée
Cosmophonix Artist Develpoment / Altafonte Italia
Come il precedente ‘Prima Donna’, anche questo nuovo singolo di Sara Laure, emergente italo – africana (Sara Laura Roldo all’anagrafe) del panorama pop-soul di casa nostra, è dedicato alla presa di coscienza e alla valorizzazione della propria femminilità.
Un abito può essere un’arma di seduzione, ma ancora prima un elemento di autogratificazione, per valorizzarsi, sentirsi e vedersi attraenti; la seduzione è affidata soprattutto ai suoni, orientati verso suggestioni latine, tipicamente estive.

Babibevis
Self
Vixuniversalmusic

Osaro Bevis Agho, alias Babibevis, esce con un nuovo estratto dal disco “Homeandabroad’.
Inno al volersi bene, all’essere come si è, al sentirsi ‘a posto’ con sé stessi, all’insegna di un pop dai contorni dance, arricchito da qualche suggestione africana – retaggio dell’artista’ – che avrebbe meritato maggior peso.
Parole alla fine anche troppo ‘consolatorie’ e utili fino a un certo punto, specie se rapportate a un mondo che in fondo guarda poco all’indole e al carattere dei singoli e che richiede soprattutto che tutti si adeguino sempre e comunque all’andazzo generale.
L’amor proprio e il ‘volersi bene’ non penso bastino…

MISTERISEPARLI, “SPEEDBEFOREDEATH” (VINA RECORDS / BELIEVE)

Disco d’esordio per questo duo pescarese (Pepi ed Andrew i ‘nomi di battaglia’), primo traguardo di una collaborazione che dura già da qualche anno.
Frutto di jam session e collaborazioni assortite, i sei brani che compongono “Speedbeforedeath” si snodano all’insegna di un’elettronica dalle varie consistenze e suggestioni, dal coloratissimo funky iniziale, dai tratti dance, al fluire quasi liquido di suggestioni orientali che chiude il lavoro.
In mezzo, si toccano territori cosmici e divagazioni psichedeliche, si lambisce il lounge e si flirta con suggestioni etniche.
Rari gli interventi vocali: il refrain ripetuto del brano di apertura, il testo della title track, unica ‘concessione’ a un accenno di forma – canzone all’insegna dell’ironia.
Una serie di tappe, alcune delle quali non si ritraggono dall’ampliarsi fino a 9 – 10 minuti di durata, offrendo all’ascoltatore occasioni di straniamento ed immersione.
Un lavoro che, per quanto affidato a beat, basi e loop, non rinuncia a una vivace componente percussiva o interventi di chitarra, in un caso quella dell’ospite Lorenzo Conti (già con Negative Trip e Santo Niente).
È insomma un’elettronica che lavora di cesello su parti e campioni di musica ‘suonata’ che offre all’ascoltatore il proverbiale viaggio sonoro…

SARA J JONES, IL MAESTRALE, MEZZANOTTE, QUASI, SCREAM, DEBORA PAGANO, KEVIN LOV3, ALIC’È, SERENA CELESTE: SINGOLI

Il SINGOLO DELLA SETTIMANA

Sara J Jones
Lloret De Mar
… del resto, siamo a fine maggio, ma sembra luglio: cosa di più indicato – per chi gradisce il genere – che una bella canzoncina pop dalle suggestioni vagamente latine.
Serviti: il pezzo funziona, il racconto del classico amore estivo con parecchia seduzione e poche complicazioni è efficace, la voce c’è e l’attitudine pure.
La milanese Sara J Jones (Sara Libranti) si è già dimostrata capace anche in atmosfere più ‘serie’ e quindi perché non anche un episodio più leggero?

GLI ‘ALTRI’

Il Maestrale
Xanadu
Distrokid
Secondo singolo per il collettivo pugliese Il Maestrale, che prosegue con la sua proposta di etnico-elettronica, stavolta ispirandosi a una composizione incompleta di Coleridge, dedicata a Kubla Khan.
Rispetto al brano precedente, qui si pigia meno l’acceleratore su certe tendenze quasi dance, per preferire un soluzione più sospesa e quasi onirica.
Fascino mediterraneo che convince.

Mezzanotte
Lockdown nel petto
ADA Music Italy
Il ‘lockdown’ come metafora emotiva – e naturalmente c’entrano le pene d’amore – in questo nuovo singolo del bresciano Luca Patti, alias Mezzanotte.
Pop di largo consumo con una generosa dose di elettronica in stile anni ’80 in sottofondo.
Il testo non va oltre riflessioni abbastanza ‘consuete’; la metafora del ‘lockdown’ non è nemmeno troppo sviluppata (e in poco più di due minuti e mezzo, non sarebbe stato nemmeno troppo agevole).
su indecisioni, dubbi e quant’altro.
L’unica domanda è se veramente ci sia stato bisogno, oltre all’interprete, di altre quattro persone per scriverlo.

Quasi
Iqos
Gotham Dischi
Il desiderio di una vita ‘normale’, tra uno spritz e il fumo di un’Iqos è al centro del nuovo singolo di Fulvio Felici, alias Quasi, cantautore romano di poco più di trent’anni, passato attraverso varie esperienze, dal punk rock al rap, prima di approdare a un pop abbastanza ‘canonico’.
Gli elementi per farsi piacere ci sono tutti, dai suoni composti all’interpretazione con quel tanto di emozione, ma senza esagerare, al testo che invoca una semplicità altrimenti quasi noiosa, ma che acquisisce un nuovo valore, dopo un paio d’anni decisamente complicati per la vita sociale di molti.
Un pezzo che però alla fine procede troppo ‘liscio’ e senza sorprese.

Scream feat. ZenoVVS
Caso della dottrina
Scream, Alessio Ludovichi, con la complicità di Zeno, Luca Salvo – entrambi esponenti della più recente scuola rap – trap milanese, si fanno immortalare in mezzo alle macerie, nell’artwork che questo pezzo: allegoria della società attuale, esplicitata nel parlare ritmato in uno stile da ‘vecchia scuola’ che rinuncia a sparare a raffica le parole per conservare il peso del loro significato.
La denuncia di ipocrisie assortite e nuove / vecchie religioni non è certo una novità; l’autotune stavolta era forse superfluo, ma il pezzo è apprezzabile, se non altro per le intenzioni e il non voler esibire il solito ‘parlato a macchinetta’.

Debora Pagano
Bon Ton
Gotham Dischi
INGrooves Music Group
Debora Pagano ci tiene a farci sapere che lei del ‘bon ton’ se ne frega, specie se c’è da mettere certi arroganti al posto loro…
Pop-rock e un’ampia dose di elettronica ad appoggiare un’interpretazione e un’attitudine che convincono.

Kevin Lov3
Collane d’Oro
Dasein
Partiamo dalle cose importanti: ‘Collane d’Oro’ viene presentato in questo weekend dal vivo a Mendrisio in occasione dell’edizione del Progetto Amore, che quest’anno raccoglierà fondi per le popolazioni ucraine.
Il rapper di Lugano propone un pezzo dai toni compassati, in cui lo stile di vita di chi ha avuto successo (locali, donne, soldi e ovviamente le immancabili collane d’oro appunto), non vuole essere un’ostentazione, ma il simbolo di chi ‘ce l’ha fatta’, rischiando magari, ma seguendo le proprie attitudini e non si nega comunque il piacere di una passeggiata con gli amici di un tempo.
Non è insomma che con successo e soldi si diventi automaticamente degli str***i.
Brano che non si separa comunque da certi stilemi, e alla fine l’occhio non può fare a meno di posarsi sulle catene d’oro che dominano l’artwork, che al di là delle intenzioni, potrebbero passare per la solita ostentazione.

ALIC’è
Sigarette
Musa Factory
Tornano Rosita Cannito e Nicola Radogna col loro progetto.
Le sigarette sono forse il simbolo del carico di esperienze che lega la voce cantante al suo interlocutore: una relazione tra persone mature, vissuta sulla necessità di una comunicazione e di un racconto che va oltre l’urgenza della passione; la necessità di avere qualcuno con cui parlare e condividere le piccole e grandi storie vissute; forse, aggiungo, la necessità di colmare la solitudine con un rapporto umano non necessariamente sentimentale.
Un pop ‘d’atmosfera’ con riflessi cantautorali

Serena Celeste
Il Sole Dentro
YPK Entertainment
Singolo che anticipa il nuovo lavoro – “Nel mio disordine trovo sempre tutto’ – della cantante romana.
Classe 1987, Serena Celeste Linardi ha alle spalle una carriera densa di esperienze, eventi collaborazioni; un album di inediti e un EP, più altre varie produzioni; questo, fino al 2015; oggi, dopo una lunga pausa, il ritorno.
Il pezzo che anticipa il nuovo lavoro è un inno all’ottimismo, o meglio alla ricerca del ‘lato positivo’, dentro di sé, per cercare la riuscita di qualsiasi esperienza.
Un pop dai suoni ‘intensi’, senza eccessivi ammiccamenti, e un’interpretazione senza sbavature, ma forse eccessivamente ‘controllata.

SHEDDY, TOMMASO ROMEO, IL MAESTRALE, GIONTA, MALDIMARTE, KEVIN LOV3: SINGOLI

Sheddy

Lacrime

Digital Distribution Bundle

Edoardo Chiocci, in arte Sheddy, rapper da Perugia già qualche singolo all’attivo; qui una canonica dedica amorosa, a una ‘lei’ che non si capisce se faccia parte del passato recente o ancora del presente.

“Piangere non è come piangersi addosso”: forse l’affermazione del diritto alle proprie debolezze, a dispetto dell’immagine ‘da duro’.

Si intravede (o instrasente, dato che parliamo di canzoni), un tentativo di introspezione, che però finisce per perdersi un po’ tra le pieghe del ‘solito’ brano sentimentale e un video troppo patinato.

Tommaso Romeo

Baciami

Digital Distribution Bundle

Vivaddio i ‘giovani’ conservano il gusto per gli strumenti musicali… come fa Tommaso Romeo, romano, classe ’00 che si circonda di un quartetto jazz per questi romanza a cavallo tra pop e canzone d’autore, qualche profumo anni ’60, video ispirato al ‘Piccolo Principe’.

Peccato che a un certo punto l’innesto di una chitarra elettrica rovini un po’ l’atmosfera costruita soprattutto su piano e voce

Un esordio comunque promettente.

Il Maestrale

Genesi

Collettivo che fonde la canzone popolare locale – in questo caso, di dialetto barese – con rock ed elettronica, il collettivo Il Maestrale esordisce con un pezzo dedicato all’instabilità, alla tendenza umana da Adamo ed Eva (ecco la ‘Genesi’) in poi a cercare altro, a non essere pienamente soddisfatti.

Il risultato di questo non riuscire a stare fermi è una danza, da ballare sui ritmi incessanti di questo pezzo, che forse però è destinata a non risolversi mai.

L’intento del collettivo nelle intenzioni appare filosofico oltre che sonoro, vedremo dove le idee li porteranno.

Ci si può lasciare trasportare, per il momento, dall’energia sprigionata.

Gionta

’84 Nightmare Vibes

Una sorta di hip hop rarefatto, giocato più sul connubio tra effetto vocale e loop elettronici che non sul classico flusso di parole sparate una dietro l’altra.

A proporla, Gionta, alias Antonio Francesco Daga, sardo di Alghero; ne esce un brano suggestivo, che per la preponderante presenza di voci femminili può ricordare vagamente certe esperienze anni ’90, a cavallo tra hip hop e soul.

Maldimarte

Formaldeide

Bauxite

Il più recente progetto di Vincenzo Genuardi e Domenico Mistretta offre un assaggio di “Medoaverso”, EP di prossima uscita.

La ‘Formaldeide’ è la dimensione avvolgente e gelatinosa in cui molti di trovano a vivere le proprie esistenze, non volendo – o potendo – guardare oltre, almeno fino a quando con la speranza non si riesca a trovare un varco per uscirne.

Chitarre pesanti e un cantato sguaiato, flirt accennato col grunge dei bei tempi che furono.

Kevin Lov3 feat. Papi Trujillo

1000 Sbatti

Dasein

Lui è ricco e famoso, ha soldi, diamanti, donne, ma ovviamente l’oggetto del suo affetto non lo considera poco e non mancano i momenti di solitudine…

Kevin Lov3 da Lugano, tatuatore e rapper, qui accompagnato dal sodale Papi Trujillo, ripropone un classico cliché del genere, e non solo: anche i ricchi piangono… magari l’errore è pensare che fare i soldi e contare i carati non possano essere l’unico obbiettivo dei ‘1000 Sbatti’ del titolo, specie se si fa musica…