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PINHDAR, “A SPARKLE ON THE DARK WATER” (FRUITS DE MER)

Viviamo  tempi oscuri: il Pianeta se la passa male e anche l’umanità non sta messa benissimo.

Il secondo capitolo della biografia musicale del progetto di Cecilia Miradoli e Max Tarenzi è incentrato sulla ricerca di una ‘scintilla’, che ad accenderla siamo noi o qualcun altro, che diventa l’unico sentiero percorribile se non si vuole definitivamente mollare la presa e lasciarci sommergere dalle acque limacciose dello scoraggiamento, di un futuro visto come ineluttabile, forse di un filo di autocommiserazione.

Non che il percorso sia agevole, date le condizioni.

Dieci i brani presenti, lungo i quali si ricorre a un ampio campionario di sonorità che a partire dalla new wave e il post punk, attraverso shoegaze, dreampop e trip hop ci hanno accompagnato per ormai quasi mezzo secolo.

“A Sparkle In The Dark Water” diventa così un lavoro in costante oscillare tra pessimismo cosmico e speranza , tra la presa d’atto dell’esistente, che non invita alla speranza nemmeno i giovani, ‘rose congelate’ in un eterno presente che ostacola anche il ‘guardare lontano’ che dovrebbe essere tipico delle giovani generazioni, e la convinzione che una via di uscita esista e risieda nel riscoprire ciò che ci rende simili come esseri umani: le speranze che ci accomunano, la capacità di sognare, l’empatia che – anche non sempre – ci spinge a prenderci cura dell’altro.

Sensazioni tradotte dalla voce di Cecilia Miradoli, in una cornice stilistica personale rievoca a tratti Siouxsie o Beth Gibbons, affiancata in dialogo costante dalle tessiture chitarristiche di Max Tarenzi, in una gamma di consistenze che va dalla ruvidità, quasi sfiorando il noise, fino all’evanescenza.

Certo, a giudicare da ciò che succede in giro, in un momento in cui le divisioni sembrano aver preso ampiamente il sopravvento, a partire dalle guerre che sono ormai diventate un triste aggiornamento quotidiano, non c’è da stare allegri nemmeno pensando alle potenzialità dei rapporti umani…

PINHDAR, JACK SCARLETT, JAMIE, JOHNNY DALBASSO, MAC / CORLEVICH, RUGGERO RICCI, CORTESE: SINGOLI

IL SINGOLO DELLA SETTIMANA

Pinhdar

Little Light

DG / Fruit De Mer

Secondo estratto dal nuovo disco, in uscita a fine marzo, del duo milanese formato da

Cecilia Miradoli e Max Tarenzi.

La vocalità della prima, con echi di Siouxsie Sioux si accompagna alle tessiture sonore del secondo, tra dreampop e shoegaze.

L’esito è decisamente coinvolgente.

Jack Scarlett

Senza più perdermi

Keyrecords

Un inno a essere sé stessi, liberandosi finalmente dei traumi del passato, specie se si è stati vittime di bullismo.

Romano trapiantato a Milano, Jack Scarlett prosegue nella sua proposta di cantautorato pop dalla forte grana emotiva; comprensibile, ma forse un filo eccessiva.

Jamie

Un pezzo di me

ADA Music Italy

Jamie, alias il (t)rapper marchigiano Aziz Gazelle, torna con un brano incentrato sulle solite pene d’amore. Tema trito e ritrito, svolgimento canonico; nei suoni almeno su cerca di andare oltre le solite basi, utilizzando un bel po’ di elettricità, dagli echi crossover.

Johnny DalBasso

Micidiale II

Johnny DalBasso celebra i cinque anni del suo disco “Cannonball”, riprendendone uno dei pezzi.

Una sventagliata di punk rock.

Mac / Corlevich

Farewell Kisses

XO La Factory

Secondo singolo per il duo veronese composto da Davide Corlevich e Cristiano Mecchi, chitarrista classico il primo, attivo il secondo nella scena alternativa della città scaligera.

‘Farewell Kisses’ è una delicata ballad costruita sul riuscito contrasto, non troppo accentuato, tra le delicate tessiture della chitarra e il cantato roco e vagamente ‘sporco’.

Ruggero Ricci

Esplodere

Orangle Records / ADA Music Italy / Warner Music Italy

Pop – dance abbastanza canonica nel nuovo singolo del cantautore romagnolo.

Cortese

Lentiggini

Indaco Records / Needa Records Italy

Dedica sentimentale a base di un movimentato cantautorato pop per Michele Cortese, alias Cortese e basta.

Si fa gradire.