METIBLA, “HELL HOLES” (AUTOPRODOTTO)

Nato nei primi anni 2000 da un’idea del videomaker Riccardo Ponis, il progetto Metibla dà finalmente alla luce il primo lavoro sulla lunga distanza, anche grazie alla collaborazione di un un manipolo di musicisti trai quali spiccano Paolo Alvano (già voce e basso e nei Kardia) e Giovanni Bottone (Inferno). “Hell Holes” è disco dalle coordinate evanescenti: in continuo mutamento, la formula sonora della band prende le mosse da un avvio oscuro, dominato da chitarre wave, che nella seconda traccia vira decisamente, esplodendo in un garage-punk rock che ricorda da vicino l’ondata dei gruppi scandinavi a cavallo tra anni 90 e 2000 (Hellacopters, Turbonegro), per poi nuovamente deviare, abbracciando territori più genericamente ‘indie’, ma sempre all’insegna di una certa varietà di suggestioni, tra le leggerezze quasi pop, abrasioni chitarrisitiche più marcate, escursioni in territori elettronici.

Mix sonoro che accompagna brani in cui ricorre un certo ‘male di vivere’ (Crack, Fool, Pain, Grave sweet grave) o caratterizzati da umori malinconici (Cross the rain), per un lavoro che, apprezzabile in più d’uno dei suoi episodi singolarmente presi, soffre di una certa mancanza di omogeneità se ascoltato nel suo complesso: conseguenza prevedibile di un disco che fa  comunque della sua ‘flessibilità stilistica’anche la sua miglior dote.

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