Frank Past (Francesco Pastore) con la partecipazione di Listanera (Daniele Bomboi) propone un omaggio alla Capitale all’insegna di un pop con aspirazioni cantautorali; un po’ Marco Comodi per la voce roca, un po’ gli Stadio per certe soluzioni sonore.
Sì conclude qui un percorso in cinque tappe, raccolte sotto il nome di ‘Ciclo degli Incubi’, cominciato nel 2021; Pietro Ceppi, in arte Pecci, suggerisce l’idea di abbracciare ogni tanto i propri incubi, perché a volte posso nascondere sorprese inaspettate e nuovo modo di guardare a sé stessi e al futuro.
A cavallo tra ‘urban’ e trap, con un autotune che come spesso accade, sembra privare di personalità la voce, Pecci offre un pezzo che si fa almeno gradire per il ritmo compassato e le sonorità ‘sospese’.
Eliseo
Mille Litigi
Volturno
L’umore è assai scazzato, e l’impressione è che veramente il casertano Eliseo abbia buttato giù il suo nuovo brano dopo aver litigato con la ‘lei’ di turno, con tanto di frasi circostanza sull’essersi ‘rotto’ e il non essere capito.
Un tappeto sintetico ai limiti dell’evanescenza, appare un brano che vive sulla scorta di un momento, nel quale alla comprensibile immediatezza di un’emozione non è seguito quel tanto di riflessione necessaria a dargli corpo, prova ne sia la durata di appena due minuti.
La giovane Ninfea, alias Asia Strangis da Lamezia Terme, torna con un delicato pezzo dedicato alle paure e le incertezze che caratterizzano un momento difficile: si aspetta la ‘Fine dell’Inverno’, sperando che le cose migliorino e di trovare dentro di sé la forza di andare avanti.
Quasi un pezzo ‘a capella’, la voce, con qualche tratto fanciullesco, flebilmente sostenuta da un tappeto elettronico.
Il sentimento c’è, e in buona parte raggiunge l’ascoltatore.
Come il titolo suggerisce, la presa d’atto dell’impossibilità di una relazione, con recriminazioni, ma anche con l’atteggiamento liberatorio di chi si è tolto un peso.
Nicolas Neri da Ravenna, alias PlatoNico, propone i concetti con un synth pop dall’inclinazione dance dalla facile presa.
Un arrangiamento volto al rock più commerciale, con ‘chitarroni’ a iosa, fa da contorno a una classica dedica sentimentale, che il marchigiano Aziz Gazzella, in arte Jamie, indirizza alla ‘lei’ che ha sempre in testa e non vorrebbe che ne uscisse.
Un pop diretto per nelle parole e ammiccante quanto basta nei suoni, peccato solo l’insistito uso dell’autotune.
Claudio Rigo
Luce
Piano e voce per descrivere una relazione e i suoi effetti sul quotidiano, campionario di ciò che si ha e che altrimenti sarebbe mancato.
Nuovo episodio del cammino di Claudio Rigo, imprenditore che non ha rinunciato alle proprie aspirazioni artistiche.
Francesca Sandroni Essere Amati LeIndie Music / Artist First Un efficace elettropop con ritmi dance, con ascendenze anni ’80 riattualizzate. Il nuovo singolo di Francesca Sardoni, toscana attiva da anni nel settore delle sperimentazioni elettroniche, è una riflessione sull’amore dalla quale farsi trascinare.
GLI ALTRI
Al Vox XPertuTurbazione PaKo Music Records/Visory Records/Believe Digital Un flusso di coscienza che porta con sé parole, pensieri, riflessioni sul mondo attuale e la libertà traina il nuovo pezzo di Alberto Lupia da Genova, in arte Al Vox, tre dischi e svariati singoli all’attivo. ‘In arte’, appunto, perché l’attitudine che domina è quella di un art rock dalle sonorità new wave: c’è il non detto, o meglio: si dice ma senza esplicitare troppo, affidandosi alla parola: ricorre ad esempio ‘scatenati’ nel suo significato comune, cui si affianca quello più etimologico di s-catenati, e forse anche l’imperativo. Viene così lasciato, al di là del significato immediato, all’ascoltatore di metterci del suo, rendendo così il brano qualcosa di più di un semplice ascolto.
Sara Blanca Torna la Magia – è già Natale YPK Entertainment Beh, insomma: in effetti quasi ci siamo, e allora se amate i buoni sentimenti, fatevi trasportare dal quinto singolo di Sara Marchetti dalla provincia di Frosinone, attualmente a Oviedo dell’Erasmus. Il campionario – tra riunioni famigliari, neve, albero, amicizia, bambini e quant’altro è quello tipico, svolto con un’attitudine vagamente soul da una voce che ha una sua consistenza. Astenersi cinici e cuori di pietra.
Mariano Casulli Sospesi, in bilico Forse alle spalle c’è la consueta storia finita, o forse no; fatto sta che a volte ci si trova in bilico e nonostante la condizione non sia la migliore, forse è meglio che prendere decisioni, o chiudere capitoli che non si vorrebbe lasciare alle spalle definitivamente. Tutto questo si avverte tra le righe del nuovo – quinti – singolo del pugliese Mariano Casulli; per certi versi ermetico, affidato alle sensazioni del momento, senza spiegare troppo, nella veste gradevolmente synth pop frutto anche della produzione di Molla.
EleJola Volevi solo una Barbie Cosmophonix Artist Development/Altafonte italia Il secondo singolo della giovane veneta Elena Parpajola, in arte EleJola, scritto e composto a quattro mani con Miriam Ayaba (esponente della scena urban italiana), come suggerisce il titolo è l’atto d’accusa nei confronti di un ‘lui’ superficiale e poco attento. Una storia d’amore durata un anno, dietro a dichiarazioni d’amore, vacanze e quant’altro il vuoto creato da un interesse epidemico, che si ferma alla ragazza bella e bionda senza alcuna attenzione alla sua personalità. Un elettropop decisamente accattivante, fa da cornice a un’interpretazione grintosa.
Wasabi Cenere Una ballata dal mood malinconico, per i momenti in cui si vede tutto nero: è il secondo singolo del trio romano tutto al femminile delle Wasabi, nella forma di un rock / pop condito di elettronica con un finale che si accende in crescendo.
K-Ant Pulsar Trulletto Records L’incapacità di chiudere una storia e il lasciare sempre una porta aperta al ritorno della ‘lei’ di turno è il tema del nuovo singolo di K-Ant, artista pugliese con varie esperienze già all’attivo. Qui lo troviamo assieme a un gruppo di cinque musicisti che costituiscono un brano dalle gradevoli atmosfere funk, con una leggera pennellata jazz dato dai fiati. Tonalità accese per un brano che può coinvolgere.
Carducci Forrest Gump LeIndie Music / Artist First Come il personaggio dell’omonimo film, Daniele Carducci (dalla provincia di Taranto) corre fino a perdere ogni energia, più che per fuggire alla propria esistenza per chiarirsi le idee… Cantautorato pop con qualche venatura di folk, per un pezzo che resta un po’ lì, con una sua efficacia, ma senza spiccare il volo .
Trunchell, Etc. Camera N. 9 PaKoMusic Records / Visory Records / Believe Digital Torna Trunchell, Etc., alias Francesco Maria Truncellito, con un pezzo che risale al lockdown, un invito a entrare nella propria stanza e per estensione nel proprio modo di essere, non troppo ‘conciliante’ nei confronti del ‘mondo che gira intorno’… Le sonorità oscure alle quali l’autore materano ci ha abituato, prendono qui quasi la stessa di una ballata nu-metal.
Barriera NotificheSextingSEO Il Piccio records Nuovo singolo – il terzo – per Valerio Casanova, alias Barriera, in attesa della prossima uscita di “Olodramma”, primo ‘lavoro lungo’. Il casertano trapiantato a Roma torna, come in un precedente episodio, a riflettere sul rapporto tra le persone e la tecnologia, al centro del pezzo un tale Veronica, destinataria delle sue considerazioni, che sembra vivere in un mondo a parte, fatto esclusivamente di rapporti online, come suggerisce il titolo del pezzo. Brano che scivola nella in incubi paranoici a base di uomini neri che ci osservano al di là degli schermi spenti, e che non giunge a una vera conclusione, come se in fondo fosse già impossibile uscire da un mondo fatto di relazioni virtuali. L’elettronica minima, dai toni rilassati e concilianti, accresce l’atmosfera inquietante del pezzo.
Grid Nac Nac Rusty Records ‘Fare Nac Nac’ nel gergo degli appassionati delle due ruote equivale a ‘impennare’. Scelta non casuale, dato che i motori, come la musica, fanno parte da sempre della vita della giovane padovana Fabiana Mattuzzi, alias Grid. Nuovo singolo di una serie cominciata da qualche anno, ‘Nac Nac’ vive tutto sulla metafora motoristica, in cui l’impennata assume il senso di un gesto di libertà, con quel tanto di incoscienza necessaria a volte per riprendere in mano la propria vita. Un pop canonico che si prende qualche licenza ‘elettrica’, l’interpretazione sicura di chi sta accumulando esperienza.
Maikeyo Vieni con me DistroKid Una dichiarata passione per il pop anni ’80 e l’intenzione di riproporre quei suoni in chiave moderna, Michele Spano, sardo di origine nigeriana, propone un assaggio della sua proposta. Una vocalità interessante, in cui coesistono – alla lontana – Mango e Mark Hollis, e suoni le cui ascendenze vintage si fanno evidenti. Peccato che molto si perda in una confezione troppo ‘piaciona’ e in un testo abbastanza anonimo.
WakeUpCall Doveva essere una canzone d’amore DistroKid Dopo un disco d’esordio che cercava di mescolare classica e rock, i romani WakeUpCall devono aver deciso che forse era meglio farla più semplice, cominciando a pubblicare in italiano. L’esito in questo caso è un pop rock in cui si cerca di giocare l’arma dell’ironia parlando di relazioni sentimentali, ma tutto alla fine risulta estremamente scontato.
Federico Fabi Le cose che non ti ho detto ADA Music Italy Sulla strada del suo secondo lavoro sulla lunga distanza, Federico Fabi intreccia una delicata dedica alla propria sorella, cercando di immedesimarsi in sé stessa e nel suo affetto per lui. Il giovane cantautore romano insomma vede sé stesso con gli occhi della sorella e in questo modo ci racconta del suo affetto per lui. Brano all’insegna della delicatezza e dei modi gentili ai quali cantautore ci ha abituato, con un tappeto sonoro, affidato alla sola chitarra e a qualche effetto che, pur mantenendo una certa essenzialità, riesce ad essere al contempo discretamente articolato.
Kallísto Ti auguro l’amore PaKoMusic Records / Visory Records / Believe Digital Arriva prima o poi il momento in cui si guarda a una relazione finita e si augura l’amore anche a chi è stato a lungo oggetto di recriminazioni, rabbia, e forse pure odio. Ci si arriva perché a volte forse augurando l’amore all’altro si è essi stessi pronti a ricominciare ad amare. La cantautrice romana Kallisto ce lo racconta nel suo esordio, dopo aver trovato il coraggio di condividere la propria arte, tenuta forse troppo a lungo per sé (questo brano risale al 2018). Accompagnata da un video che, in modo tutto sommato singolare, accompagna un pezzo di marca sentimentale a uno scenario horror, di ambientazione cimiteriale, in cui la stessa cantautrice veste i panni di uno zombie, Kallisto mescola modi vicini all’hip hop con un cantato più classico che forse appiattisce un po’ il pezzo, pur con un’interpretazione senz’altro ‘sentita’.
Fernando Alba Il Sole e la Luna Maqueta Records / Artist First Una dedica alla nostra stella e al nostro satellite, che scandiscono la vita di noi mortali con i nostri alti e bassi, restando da sempre i destinatari di sogni, speranze e preghiere. Fernando Alba, siciliano trapiantato a Roma, stavolta ha registrato il brano a Sofia, con la parte dell’Orchestra Sinfonia della Radio Nazionale Bulgara. L’esito è un brano nel solco del più classico cantautorato italiano, nel segno di quel binomio piano (qui suonato da Seby Burgio) e voce che da Conte e Fossati è arrivato fino a Cammariere; con qualche vaga aggiunta – una sezione ritmica dai modi discreto, chitarre acustiche ed elettriche ugualmente a fare da decorazione, Alba offre un nuovo esempio di come la formula non abbia esaurito la propria validità, continuando ad essere strumento efficace per trasmettere emozioni.
Giamba Iqos È giovanissimo, Gian Bautista Cano, nato in Argentina ma a Roma dall’età di un anno, che esordisce con la collaborazione d’esperienza di Massimiliano Acri. Un ballata sentimentale dei tempi attuali, pene d’amore interpretate con un piglio cantautorale, il solito filtro vocale usato come stampella. Apprezzabile comunque la scelta espressiva di non ricorrere alle classiche rime sparate a mitraglietta, ma di affidarsi a un’atmosfera più dilatata.
Wasabi Verde Artist First Chiara Sella, Alessandra Garofalo, Simona Mellone, ovvero le Wasabi, da Roma. Un’interpretazione dalle parti dell’r’n’b con suoni elettropop che guardano territori più ‘aggrssivi’ tenendosene comunque a distanza. L’attitudine c’è.
Sara J Jones & Johnny Joint Iceberg Orangle Records / Universal Music Italia A poche settimane dal precedente ‘Caramelle’, torna Sara J Jones, avvalendosi della collaborazione del rapper di Bergamo Johnny Joint. Pezzo dedicato alla dualità conscio/inconscio, il pezzo offre la conferma di una voce tra le più interessanti del pop italico, che assieme a sonorità inclini alla dance offre un insieme decisamente ammiccante. Il pezzo in sé resta però un abbozzo abbastanza incompiuto, rispetto a un tema che avrebbe richiesto più di qualche parola in più.
Giorgia Canton Com’era avere vent’anni È una ‘ragazza che ha studiato’, Giorgia Canton, e si sente. Varie uscite già all’attivo, tra cui spicca un disco dedicato a Charles Mingus, la cantautrice e pianista veronese di nascita e poi trapiantata a Belluno, offre la riflessione di una donna che sia avvia alla maturità e che guarda ai propri vent’anni con tenerezza e un filo di malinconia, cercando forse di capire se la lei di adesso abbia corrisposto ai sogni e ai desideri della lei di allora. Voce, piano e poco altro, nel segno di una forma pressoché ineccepibile e che sembra un po’ freddina, nonostante a tratti si lasci più andare, specie nel finale.
Kevin Lov3 Cosa vuoi?! Dasein A breve giro di posta dall’uscita del suo primo EP, “Ice Cream Lov3”, il rapper e tatuatore luganese KevinLov3 torna con un singolo che, nelle intenzioni e negli esiti, si vuole allontanare da alcuni luoghi comuni del genere. Meno apparenze ed esibizioni e una maggiore riflessività, in un pezzo in cui l’autore si ferma a pensare a sé stesso, ma anche, come suggerisce il titolo, al rapporto con chi lo segue.
PlatoNico Sharks Land PaKo Music Records / Visory Records / Believe Digital I ritmi ossessivi e i toni oscuri di un’elettronica che sfocia nella EBM per raccontare la propria ossessione, la paura di non farcela che porta a isolarsi da un mondo che non si percepisce altro che come ostile. Stavolta sceglie l’inglese, il ravennate Nicolas Neri, qualche singolo già pubblicato e, accompagnato dal video curato da CREG Production, offre uno spaccato su quel malessere che in troppi portano dentro in questi tempi difficili.
GLI ALTRI
Barriera Cinema Carmen Il Piccio Records / Artist First Disagio e solitudine urbana in quel di Milano, anche se Valerio Casanova è un casertano trapiantato a Roma, che con l’alias di Barriere propone un’elettronica che, guardando a certe sonorità degli anni ’80, sul filo dell’inquietudine.
The Slight feat. Nico Kyni Effetti Collaterali ADA Music Italy Gli ‘effetti collaterali’ di una vicenda sentimentale al centro del nuovo singolo del progetto corrente di Giacomo Parenti, qui affiancato da Nico Kyni (Nicola Cardace). Un pop – dance con influenze anni ’80: ascolto gradevole, ma senza scosse.
Kefàli I don’t care Cosmophonix Artist Development/Altafonte Italia ‘Meglio sola che male accompagnata’, è un po’ il succo del secondo singolo di Giorgia Testa, bergamasca di nascita, un lunga parentesi di studi artistici a New York prima di rientrare e avviare il proprio percorso musicale. Non importa che una storia finisca, se il risultato è stare bene con sé stesse e affermare la propria soggettività: il messaggio a favore dell’autoaffermazione è forte, tradotto in un pop elettronico abbastanza essenziale. Appena due minuti però: l’argomento avrebbe meritato più tempo.
Erasmo Mai Mai Last Floor Studio Terzo singolo per questo rapper pugliese, all’insegna di complicazioni sentimentali, attorno a una ‘lei’ che non si sa quanto sincera riguardo la relazione. Ritmo incalzante e ritornello che rimane in testa.
Il Maestrale La cosa più naturale Artist First Prende una strada in parte diversa da quella dei due precedenti episodi il collettivo Il Maestrale, in occasione di questa terza uscita. Un brano dedicato all’amore e alla sua forza primigenia che si avvale di sonorità che abbandonano il Mediterraneo per immergersi nell’afrobeat prima di virare verso la samba. Condiviso coi precedenti è invece l’esito, all’insegna di colori sgargianti, ritmi sui quali è difficile restare a fermi, una vitalità dinamica che coinvolge.
GLI ‘ALTRI’
3nema Psychedelic PaKo Music Records / Visory Records / Believe Digital Un disco sulla lunga distanza all’attivo, quedto trio (come suggerisce il nome) proveniente dalla zona del Lago di Garda lancia il suo nuovo singolo. Psichedelia poca, in questo pop rock che cerca di mescolare sonorità anni ’70 (con una cospicua dose di funk) ed elettronica, in un pezzo dedicato a sogni di fuga ostacolati da una realtà limitante. Si resta sul ‘canonico’, con elementi sonori che appaiono giustapposti – inizio retrò, finale volto all’elettronica – in un brano in cui si ha l’impressione che si cerchi troppo la ‘bella forma’.
Michele De Martiis Ogni volta è così PaKo Music Records Un inno alla vita, capace di offrire momenti bui dopo i quali ci si rialza, con l’amore naturalmente a rivestire un ruolo centrale. Michele De Martiis da Ancona, un pugno di singoli già all’attivo, offre un esempio di cantautorato pop – rock che finisce per essere abbastanza ‘calligrafico’ sia nei suoni, attenti a non ‘eccedere’, sia nelle parole, che finiscono per sembrare un invito all’ottimismo un po’ fine a sé stesso.
Un inno al contatto con la natura e alla pace che ne deriva, rapporti umani più ‘pacifici’ con gli altri inclusi. Il nuovo singolo di Weid, alias Simone Maritano (dalla provincia torinese) cerca una vena cantautorale tra le pieghe di un synth pop per lo più rarefatto, ma disposto qua e là ad assumere tinte più accese.
Saimon Sail Backseat PaKo Music Records/Visory Records/Believe Digital Nuovo singolo per Simone Nuccio, alias Saimon Sail: emozioni a ruota libera dai sedili posteriori di un’auto diretta chissà dove, dichiarazioni d’amore a una ‘lei’ seduta a fianco o forse no. Per il giovane cantante e autore di Ravenna, un pop in salsa trap senza scosse.
Il ‘Trend’ del titolo è una storia d’amore agli inizi, tra entusiasmo e qualche dubbio: una sorta di ‘contrometafora’ il ‘tremd’ in genere è moda passeggera, qui diventa l’auspicio di qualcosa di più stabile e duraturo.
Palermitano, classe ’96 Marco Adelfio in arte Marphil ha vissuto una parabola in parte inconsueta, che l’ha visto partecipare nel 2017 al talent show spagnolo “Aim2Fame”, vedendosi così spalancare le porte del ‘music biz’ e collaborando con nomi anche di un certo calibro.
‘Trend’ lo vede affiancato da Jr Stit e Sam Smyers, nomi di un certo calibro che assieme a lui danno vita a un brano di pop per giovani e giovanissimi, in cui i sentimenti non cercano troppa filosofia, andando dritte al punto con semplicità di concetti ed espressione.
Incomunicabilità – relazioni a distanza stando sullo stesso divano o nello stesso letto – ferite sentimentali e ‘Cerotti’ emotivi a curarle.
Torna così, La Complice, alias Ilenia Ciarrocchi.
Prodotto da Molla, ‘Cerotti” è un brano dai riflessi sospesi, vagamente onirici, notturni.
La cantautrice marchigiana (di Fermo), classe ’93, interpreta con dolcezza, con un mood che rinuncia ad ogni emotività sbandierata, preferendo un vago distacco.
PaKo Music Records / Visory Records / Believe Digital
Un EP e un pugno di singoli all’attivo, i lodigiani TES (acronimo per Tutti Esageratamente Stronzi), tornano con un brano dedicato alla ‘lei’ di turno.
Omaggi alla bellezza dei gesti quotidiani e autocritica per quando le cose non vanno.
L’originalità purtroppo latita: nelle parole, nei suoni – pop’canonico’ – nel modo di porsi, fin troppo calligrafico.
Nuovo singolo per il romano Francesco Del Giudice, alias Francesco Sisch, formazione e attività da batterista, a cui poi si è accompagnata la vocazione cantautorale.
Lo scorrere del tempo e una relazione finita, in modi che possono ricordare i Baustelle e, più alla lontana Benvegnù o Fiumani, soprattutto per certi accenti a cavallo tra disillusione, malinconia, un vago ‘scazzo’.
Suoni, all’insegna di un rock con accenni new wave, per un pezzo il cui ritmo riesce a ‘trainare’ l’ascolto.
Giovane (non giovanissimo) di belle speranze in parte realizzate (per lui già un disco sulla lunga distanza) il rapper Rayan Seventeen17 da Bologna, torna con questo singolo, che segue i precedenti ‘Baby’ e ‘Barbie’.
La ‘Beauty’ del titolo è una ‘lei’ che al momento non sembra corrispondere l’interesse amoroso del protagonista, il quale si strugge per queste pene d’amore, dando voce al proprio disagio, celato dietro le apparenze da duro, con un rap canonico e rime snocciolate ad alta velocità.
Il problema è che queste apparenze, dai capi firmati – con qualche marchio in bella vista – alle classiche catene d’oro, finiscono per dominare il video… chiaramente non è il primo caso, né sarà l’ultimo, ma resta da chiedersi se certe rime non avessero meritato un dimensione estetica meno ‘piaciona’.
Le ‘Immagini dal Mondo’ sono quelle che vediamo tutti i giorni, che abbiamo visto nel corso della nostra vita, quelle, forse, che ci augureremmo di vedere. Andrea Rana da Lodi, una carriera divisa tra gruppi cover, band ‘originali’ e carriera solista, nel suo nuovo singolo parla di sé, “Vagabondo più con la testa che coi piedi” e non solo di sé. Lo fa unendo il risalto cantautorale dato alle parole, alla forza hard rock (con qualche ‘tentazione metal’) delle chitarre: come dei Nomadi ipervitaminizzati o un Ligabue più ‘coraggioso’.
NedNack Figli di chi PaKo Music Records/Visory Records/Believe Digital Un inno al ‘farsi da sé’, puntando a obbiettivi ‘alti’ senza limitarsi al mito del mondo patinato dei figli di papà. Dall’hinterland perugino a Roma (videoclip ambientato nelle vie del centro) NedNack sottolinea, come nel precedente pezzo, l’importanza di percorrere la propria strada nonostante tutto e di riuscire a farcela anche senza avere le spalle coperte dal benessere famigliare, prendendo in giro ironicamente proprio l’effimero mondo di chi forse ha ottenuto troppo senza aver ‘lottato’ granché. Pop giovanilistico per i tempi attuali, ma per il momento può bastare.
Ode Poco Rumore A1 Entertainment Artist First Edoardo Rainoldi da Monza, classe ’97 una carriera da designer tra Stati Uniti e Gran Bretagna mollata per tornare in Italia e cercare il successo con la musica. Il singolo d’esordio è descrive la classica dualità tra la capacità di trasmettere emozioni e momenti in cui ci si sente incapaci di comunicare col mondo. Più che l’r’n’b e il soul nella voce – abbastanza ‘canonici’, si fanno apprezzare i suoni impastati di elettronica, curati da YOISHO, tra i quali emerge qualche suggestione dub.
Sarai Mollami Ora The Bluestone Records/Talentoliquido/Believe Digital Prima la leggera ‘Laissez – faire’, poi la più intensa ‘Gif’; oggi Sarai (al secolo Sara Bassotti, da Roma, classe ’01), torna con questo pezzo a metà strada: una storia d’amore come tante, che si consuma rapida come un fuoco d’artificio e che presto pone il problema di chi debba lasciare chi. Nessun dramma, ma solo un disincanto ironico e un po’ amaro, sullo sfondo del pub dov’è cominciato tutto. La conferma di una cantautrice di personalità, di un’interprete a cavallo tra soul e jazz che brano dopo brano sembra trovare sempre ulteriori conferme.
Donson Quello che non vuoi LeindieMusic/Artist First Pieni anni ’80, a partire dai synth nei suoi del nuovo singolo di Andrea Domini da Brescia, alias Donson. Le parole descrivono un’incertezza esistenziale, oggi tipica non solo dei giovanissimi, ma anche di chi, come il cantautore, è a metà tra i 20 e i 30: non si sa bene chi si è, si è solo in grado di dire ciò che non si vuole. A metà anche la proposta, tra rap e un’impostazione più cantautorale.
Zart Disneyland Red Owl Records/Visory Records/Believe Digital Torna dopo tre anni il savonese Zart. La bellezza e leggerezza di una relazione come il classico parco di divertimenti: non superficialità, ma la felicità di stare insieme, magari con sorprese dietro ogni angolo. Pop leggero che qua e là rievoca uno scenario sonoro da sala giochi o, appunto da parco di divertimenti.
Avevamo lasciato Patrick De Luca la scorsa estate, con il latin pop di ‘In questa notte buia’, suo secondo singolo; lo ritroviamo con un brano più volto a una certa ‘malinconia esistenziale’, forse un po’ ‘di maniera’, tra pop e r’n’b’.
La voce, c’è; il resto, un po’ meno.
La Complice
Torta Margherita
Troppo Records
La ‘Torta Margherita’ come simbolo del calore domestico e di una storia d’amore ormai conclusa.
Irene Ciarrocchi da Fermo, formazione accademica (jazz) già un pugno di singoli all’attivo e aperture ai live, tra gli altri, di Dente, Moltheni e Dimartino, torna con questo brano apertamenye sentimentale (a differenza dei precedenti).
Il connubio voce – elettronica dà al tutto un che di onirico, vagamente etereo, vicino eppure distante come lo sono i sogni.
Cosentino di nascita, nomade per vocazione: Francesco Morrone ha fatto del viaggio la sua cifra esistenziale, sovrapponendola alla propria dimensione artistica: l’Italia percorsa in lungo e in largo in bicicletta per promuovere il suo primo EP, un tour internamente percorso a bordo di una Wolksvagen T3 Caravelle.
Non è un caso, quindi, se in questo suo nuovo singolo, anticipazione del prossimo lavoro sulla lunga distanza, Morrone riflette ancora una volta su questo “Girovagare”, su questo “Non darsi pace”, frutto di “Un dissidio interiore”, di “Una guerra da sfamare”.
Sì guarda qui e al di là del Mediterraneo, sonorità ‘popolari’ e provenienti da lontano, il mare un dimensione naturale per chi viaggia, che però all fine si chiede “perché rimani tra le mie mani?”.
Il ‘restare’ che diventa a tratti incomprensibile per chi è abituato a partire.
Secondo singolo per questa giovane cantante afroitaliana, dalla provincia italiana.
Un convincente soul / r’n’b dei tempi attuali, impastato di elettronica il cui esito, con tutti i debiti distinguo in termini di capacità produzione, non è poi così distante dai punti di riferimento internazionali.
Molto del merito va alla cantautrice, che riesce a rendere credibile il cantato in italiano (cosa poi non troppo scontata, visto il genere), per un brano dedicato al coraggio e alla rivalsa di affermare sé stesse – il pezzo è rivolto innanzitutto alle donne, ma alla fine non solo, quando si è vittime di bullismo e soprusi assortiti.
Il cammino certo non è facile – “Quante lacrime ho dovuto versare per far emergere il diamante reale” – ma bisogna avere il coraggio di intraprenderlo, e Sara Laure del suo ‘diamante’ – artistico e a dirla tutta pure estetico – può sicuramente essere orgogliosa.