Posts Tagged ‘Tik Tok’

LA FINE DEL MONDO, STRE, ANDREA DI GIUSTINO, GABRIEL ZANAGA, FERRETTI: SINGOLI

La Fine del Mondo
Non è vero che mi manca
DistroKid
Non fa che ripeterlo, che non gli manca – una ‘lei’, naturalmente, quella di una storia appena finita, ma anche una ‘lei’ in generale – il romano Francesco Lombardi nell’esordio del suo nuovo progetto La Fine del Mondo; non gli manca, ma un po’ sì; un po’ tanto, prevedibilmente, nonostante canti per convincersi del contrario.
Voce, chitarra e basso altro, un’interpretazione che, per una volta, evita quell’inflessione capitolina ultimamente inflazionata e una formula cantautorale che pur non regalando chissà quali vette, riesce comunque a farsi apprezzare.

GLI ALTRI


STRE
A pezzi
Dopo aver già pubblicato qualche singolo, Stefano Crispino in arte STRE torna con questo brano ‘resistenziale’ nei confronti di una vita complicata di suo (cui si sono aggiunte le tribolazioni collettive degli ultimi anni), concludendo che ormai una botta più o in meno non fanno la differenza.
Una considerazione amara se vogliamo, in un certo senso celata tra le pieghe di un pop – rock molto orecchiabile, per quanto ‘di maniera’.

Andrea Di Giustino
La RiNvoluzione
YPK
Già voce dei Mr. Ego (un disco all’attivo) prima di avviare la propria carriera in solo, Andrea Di Giustino, abruzzese di Sulmona, torna con un sarcastico inno alla RiNvoluzione che, in sintesi, tra ‘social’ ‘fake news’ connessioni H24 ci sta rincretinendo un po’ tutti.
Discreto esempio di cantautorato pop – rock che flirta con certi ritmi dance, si lascia ascoltare offrendo anche una parentesi di riflessione.

Gabriel Zanaga
Tempesta
ADA Music Italy
La ‘Tempesta’ del titolo è quella sentimentale, nel passaggio della quale si spera così che la relazione possa proseguire.
700.000 follower su TokTok, qualche singolo già uscito, Gabriel Zanaga presenta un pop abbastanza ‘consueto’; la voce, se non altro, è senza filtri…

Ferretti
Radici
Nuovo singolo per Mattia Ferretti, marchigismo, autore di un rap con qualche ambizione cantautorale, nel proseguire della collaborazione con Andrea Mei (già nei Gang e autore per I Nomadi).
La difficoltà nello stare al mondo di chi possiede una sensibilità in un mondo con pochi scrupoli: argomento non nuovo, svolto in maniera immediata, sull’onda delle emozioni.

Pubblicità

TRAMO, ALIC’È, LABELLE, GRID: SINGOLI

Tramo

Fai Il Bravo

Puff Records

Andrea Tramontana, in arte Tramo, milanese classe 1996 ci porta indietro nel tempo con un brano rap che guarda alla ‘vecchia scuola’, con tanto di scratch.

La produzione è di MasterMaind, uno che in fatto di rap e hip hop la sa lunga.

Il fluire delle rime convince, il testo forse un po’ meno; la voce però è la sua, senza ‘trucchi’, e questo è già parecchio.

AliC’è

Le Chiavi di Casa

Musa Factory

Torna il duo formato da Rosita Cannito, con un brano all’insegna di un dialogo tra figlia – padre, sullo sfondo la vicenda di un lavoro perso e delle conseguenze sul nucleo famigliare.

Brano intriso di una malinconia fatta di rimpianti e recriminazioni, che nel finale si apre alla riconciliazione.

Labelle

Nudaxte

Cosmophonix Music Production

Esordio discografico per questa giovanissima cantautrice, già nota ‘tiktoker’.

Gli strascichi di una relazione finita male, molto male: il dolore per essersi messa a nudo – non solo fisicamente – per poi ritrovarsi in un rapporto dai risvolti, come si dice oggi, ‘tossici’ e naufragata negli insulti.

Tema importante, per quanto apparentemente esposto in maniera un po’ leggera: soul / r’n’b abbastanza già sentito da un lato, una spruzzata di dance dall’altro, ma se questa è la forma gradita ai più giovani, è senz’altro adatta a comunicare il messaggio.

Grid

Neve In Tasca

Cosmophonix Artist Development

Avevamo lasciato Fabiana Mattuzzi col suo ‘Intimo Glamour’ girare in estate per le strade di Roma; la ritroviamo ora in quel di Milano, con un clima più rigido e un brano molto più riflessivo, dedicato a una storia d’amore che si sa già durerà poco, sciogliendosi come neve in tasca.

Stavolta Grid sembra voler fare sul serio, un brano che non strizza troppo l’occhio alle mode ma all’insegna di un pop intimista che valorizza maggiormente le sue doti vocali anche grazie a una produzione dai suoni non invasivi.

VASCO BARBIERI, LUCA GUIDI, HYPE ZULU: SINGOLI

Vasco Barbieri, “Love Remains” – Singolo (Maqueta Records / Artist First)

Due vite e qualcosa in più: la vicenda umana di Vasco Barbieri s’interrompe bruscamente a sette anni, con un coma e la necessità di ricominciare tutto da capo; una seconda vita che poi troverà la realizzazione nell’arte, recitata, cantata e suonata.

Oggi, si avvicina il traguardo del primo lavoro solista, preceduto da questo singolo, nato in un periodo di disorientamento e di riflessione sulle ‘cose importanti’, tra cui, prevedibilmente, l’amore.

Un pop cantato in inglese, dominato da ariosità orchestrali, che può ricordare alla lontana tanti più o meno illustri predecessori.

Efficace comunque la scelta di ricorrere a una ricchezza sonora, che porta con sé anche una certa vivacità di toni.

Luca Guidi, “Equatore” – Singolo (Non è mica dischi / Noteum)

Terzo di cinque brani, accompagnati fa altrettanti video, a costituire il primo progetto solista di Luca Guidi, dopo le esperienze coi Betta Blues Society e la collaborazione con Mauro Ermanno Giovanardi.

Guidi non è comunque da solo: lo accompagna, nella parte visuale, Guido Celli e infatti il progetto prende il nome di “Sudoku / I giorni senza”: il primo termine, allegoria dei rapporti amorosi, è il titolo del disco di Guidi, il secondo quello del ‘poema per immagini’ di Celli.

“Equatore” ci canta e suona della ‘mancanza’ alla fine di un rapporto e dei modi, un po’ illusori, per colmarla: atmosfere sospese, affidate all’essenzialità di chitarra e voce.

Il video è girato nella campagna di Fondi, dominata da colori tenui, e interpretato da Jessica Belletti.

Hype Zulu, Come no – Singolo (Maqueta Records / Artist First)

Dal coro delle voci bianche di Santa Cecilia a trap e dintorni: è la parabola di Leoluca Zarfati, romano, classe ’98, che in questo 2020 ha cominciato a fare le cose sul serio, sfornando tre singoli (e riscuotendo un certo riscontro sulle piattaforme digitali, a cominciare da Tik Tok), in attesa di pubblicare il primo lavoro sulla lunga distanza.

Le incertezze tipiche dell’inizio di ogni relazione sentimentale sono il tema di un pezzo che non a caso esce in prossimità dell’estate, classica stagione degli amori che non si sa se dureranno una vita o solo il tempo di una vacanza.

Il clima è insomma ‘leggero ma non troppo’, e Hype Zulu offre una lettura n chiave trap (cercando evadere da certi luoghi comuni del genere), del tipico filone del pop italico estivo.

Se non piace l’autotune, però, c’è poco da fare…