Periodica selezione di brani e singoli ripresi dalla recensioni del blog. Come al solito, preciso che non si tratta di una classifica vera e propria, anche se i brani sono comunque ‘ordinati’ in modo crescente di gradimento…
Frutto del lavoro di quattro anni (dal 2016 al 2020), “The Killer in the Looking Glass’ è il terzo disco sulla lunga distanza del duo formato da Mirka Valente e Francesco De Biasi.
Il ‘Killer allo Specchio’ è, o meglio, forse, siamo noi, che magari dopo aver cercato le cause dei nostri piccoli o grandi drammi quotidiani, finiamo appunto per trovare il ‘colpevole’ allo specchio.
Non è poi la ricerca di un capro espiatorio, o un modo per colpevolizzarsi: forse solo la strada per accettare la nostra fragilità, allo stesso modo cominicare a credere in noi stessi, per superare tutto quanto di negativo può accaderci, a partire dai fallimenti sentimentali.
Otto brani in cui ricorre il tema della ‘dualità’, che parte dallo ‘specchio’ del titolo, prosegue col disegno in copertina, ispirato da una pittura rupestre australiana, e viene ribadito dal pezzo di apertura, ‘Hunter’ (uscito qualche tempo fa come singolo, ne ho già parlato), in cui il rapporto ‘predatore – preda’ diventa metafora del conflitto umano tra passione e intelletto.
Si prosegue così, parlando di vulnerabilità, momenti di smarrimento, conti con traumi infantili, relazioni sentimentali all’insegna di dipendenza emotiva o concluse, fino agli oltre nove minuti di ‘Volcano’, che appare una sorta di catarsi, alla fine, appunto di una storia finita, fino alla conclusiva ‘Healing’, che come suggerisce il titolo sancisce la rinnovata pace, o almeno una tregua, con sé stessi.
Disco dalle emozioni intense, comunicate con altrettanta vibrante emozione dal cantato di Mirka Valente che, assieme al suo sodale, erige una costruzione sonora a cavallo tra solidità ed evanescenza, in cui la forza del piano si accompagna un insieme di effetti che portano a sfumare l’atmosfera in una dimensione quasi onirica, attraverso l’uso di sintetizzatori, percussioni essenziali, talvolta un theremin.
Un lavoro a tratti estraniante, che offre un viaggio dalla grana emotiva intensa e dalle molteplici sfumature sonore.
Periodica selezione di brani e singoli ripresi dalla recensioni del blog. Come al solito, preciso che non si tratta di una classifica vera e propria, anche se i brani sono comunque ‘ordinati’ in modo crescente di gradimento…
Yanomamyy, ‘Assassina’
Ninfea, ‘A Testa Alta (Part II)’
Nochia, ‘Sabato Nero’
Bento, ‘Follow’
Carolei, ‘Porca Vacca’
Weid, ‘Abisso’
Agape, ‘Medusa’
Mirco Olivastri, ‘Incenso e Rosa’
Arianna Chiara, ‘Se non ricordo’
Tommaso La Notte, ‘Passano i treni’
AltamareA, ‘Discorsi e domande’
Onceweresixty, ‘Summer’
Bloop, ‘Anni di piombo’
Nicolò Piccinni & Gli Internauti, ‘Un dono puro’
Il Geometra, ‘Per quel che resta’
‘900 ‘Dolore’
Zerella, ‘Se Dio vuole’
Manuela Ciunna, ‘Vicè’
Luca Ciarla, ‘Cantata Walk’
Alis, ‘Tutto ha un prezzo’
Sarai, ‘Gif’
Isaac, ‘Attraverso lo specchio’
Sebastian, ‘Non vado al fresco’
DNGR, ‘Cinque Minuti’
Trunchell, Etc., ‘Emily Norton’
Circolo Lehmann, ‘Adriatica’
Nevilton, ‘Illumina’
Sis, ‘Hunter’
Mattia Cortivo Leonardi, ‘Prelude in C Major, Op.3’
PierC FriendsWithBenefits Gotham Dischi / Artist First
PierC, in arte Piercesare Fagioli, milanese di nascita e piemontese di adozione, ha avviato il suo percorso musicale fin da ragazzino, cominciando ad ottenere fin da molto giovane i primi risultati (quattordicenne, ad esempio, partecipò a “Ti lascio una canzone” su RaiUno), trasferendosi recentemente a Milano per motivi di studio. Il capoluogo milanese diventa così il teatro di un nuovo capitolo della sua vicenda musicale, aperto da questo singolo, inno a un modo ‘leggero’, ma non senza qualche ‘dubbio esistenziale’, di vivere la vita, il tutto raccontato utilizzando un pop – dance con rimandi agli ’80.
Tommaso La Notte La fine del capitalismo Auand Records / Pirames International
A breve distanza dal precedente ‘Shampoo alla Camomilla’, torna il cantautore pugliese con questo pezzo che descrive, ancora una volta, le conseguenze di una ‘rottura’. Lei da una parte, a cercare solitudine e riflessioni tra le mura domestiche, dall’altra lui, che invece si perde in mille elucubrazioni, cercando magari dii ingannare l’analoga solitudine con notti passate al bar. Intorno un mondo distante, fatto di suore che partecipano ai ‘talent’ e porno su Internet. Beat elettronici con vaghi accenni ‘indie’ scandiscono il tutto.
‘900
Dolore
PM Productions
Un pezzo dedicato a chi soffre in silenzio, attanagliato da un ‘male di vivere’, sia esso provocato da un vuoto interiore, o da un evento traumatico, scendendo in un buco dal quale è difficile uscire se non si chiede aiuto, essendo allo stesso tempo incapaci di esprimere quella richiesta. Paolo Motta, in arte ‘900, infanzia e giovinezza trascorse tra Italia e Australia, la musica vissuta e studiata e un’esperienza già corposa accumulata, torna a non troppo tempo di distanza dal precedente singolo ‘Viaggiare’ con questo nuovo pezzo che dà voce a chi non l’ha o chi semplicemente non riesce a esprimerla, con un cantautorato contemporaneo che può a tratti ricordare il Tiziano Ferro più maturo.
Mattia Cortivo Leonardi Prelude in C Major, Op. 3 Digital Distribution Bundle
Mattia Cortivo Leonardi è un giovane pianista e compositore padovano che, pur essendo quasi un esordiente (come si può intuire, questa è solo la sua terza composizione pubblicata), sta mostrando la capacità e l’attitudine necessarie a uscire dagli ambiti ristretti del pubblico ‘di genere’ per raggiungere un uditorio più vasto, anche grazie agli auspici della TRB Records e della sua sottoetichetta Digital Distribution Bundle, dedicata agli artisti emergenti, che ha voluto dare spazio anche ad un compositore classico. Una dedica al genere femminile, partendo dal quadro di Gustam Klimt ‘Le tre età della donna’, nella forma di un ‘Preludio’, tipologia di brano solitamente concisa – e anche qui siamo poco oltre i 4 minuti – e che grazie alla sua brevità si presta molto anche all’ascolto di chi non è avvezzo al genere. Personalmente ascolto molta musica classica, ma non possiedo certi strumenti per giudicare la qualità del pezzo: a me ha ricordato alla lontana certe brevi composizioni di Bach, ma più di questo non posso dire.
Edodacapo Divento Matto Deposito Zero Studios / The Orchard
Il cantautore tarantino Edoardo Trombettieri – alias Edodacapo, torna con questo singolo che invita ad affrontare con leggerezza le avversità della vita, partendo dal canonico fallimento sentimentale. Sonorità con accenni lounge e chill out per un brano che però non appare mai decollare.
Sis Hunter The DustRealm Music
Un uomo e un lupo, coinvolti in una caccia in cui i ruoli finiscono per invertirsi, metafora del conflitto tra razionalità e istinti. Singolo che anticipa l’uscita di “The Killer in the Looking Glass”, disco d’esordio del duo formato da Mirka Valente e Francesco De Biasi. Una vocalità femminile con una certa personalità si accompagna a sonorità all’insegna di un’efficace ‘drum ‘n’ bass’, accompagnato dalle tessiture di synth e dalla personalità del pianoforte, che nello snodarsi del pezzo (oltre sei minuti la durata) assume connotati onirici.