Posts Tagged ‘Silver Surfer’

FUMETTAZIONI 1.2021

Brevi (più o meno) recensioni di letture disegnate, a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno.

PUNISHER/BLACK WIDOW: SPINNING DOOMSDAY’S WEB
Collaborazione estemporanea che vede i due contro un tipico scienziato pazzoide con ordigno nucleare al seguito.
Soggetto abbastanza scontato, la compressione imposta dal formato graphic novel non aiuta.
Dan Chichester sviluppa il tutto su binari canonici, Larry Stroman contribuisce col suo tratto riconoscibile e non del tutto ‘ordinario’.
Voto: 6

UOMO RAGNO: CANI IMPAZZITI
Partito al salvataggio di una madre di famiglia forzatamente ricoverata in un ospedale psichiatrico dove in realtà soggetti scomodi per la criminalità vengono ‘resi innocui’, Peter Parker si ritroverà anch’egli rinchiuso, vivendo una sorta di incubo kafkiano.
Ottima storia in tre parti firmata da Ann Nocenti, stella del fumetto anni ’90 poi passata a scrittura e giornalismo, coadiuvata dai disegni più che discreti di Cynthia Martin.
Voto: 7

CONCRETE: THE HUMAN DILEMMA
Stavolta Concrete si farà alfiere di una ‘crociata’ per il contenimento delle nascite, Concrete insieme all’amata Maureen si troverà nella più surreale e inaspettata delle situazioni, mentre anche l’amico / sodale Larry avrà i suoi bei grattacapi.
Volume finale delle avventure di una delle più singolari creazioni fumettistiche a degli anni ’90, firmato da un Paul Chadwick ancora in gran forma.
Voto: 7,5

VEDOVA NERA – DEVIL: ABBATTOIR
La Vedova si trova scaraventata in un incubo in stile Stephen King con adeguate dosi di sangue.
Scrive il sempre ottimo Jim Starlin, stavolta lontano dai panorami ‘cosmici’ che ne hannno fatto la fortuna, accompagnato dal ‘pittorico’ Joe Jusko.
Voto: 7

UOMO RAGNO: CANI IMPAZZITI 2
L’ex direttore della clinica dove si era trovato rinchiuso Peter Parker nel primo capitolo ha proseguito certi esperimenti per far regredire esseri umani allo stato bestiale, liberandone nel contempo tutti i poteri latenti…
Notevolmente più ‘sciapo’ del precedente, questo sequel sconta anche i disegni non eccezionali di Chris Marryman; Ann Nocenti inserisce una sottotrama con Mary Jane alla ricerca del padre per un bambino senza famiglia, ma non basta.
Voto: 6

SUPERMAN – FOR EARTH
Storia ecologista in cui Superman decide di farsi carico dei problemi ambientali del pianeta – inquinamento di aria e acqua, deforestazione, smaltimento dei rifiuti, etc… – per concludere che nemmeno può fare granchè, se l’intero genere umano non collabora.
Roger Stern è efficace nel dare conto della complessità dei problemi: da chi non vuole le discariche vicino casa propria a quelli che difendono le foreste altrui senza tutelare le proprie, accompagnato dai disegni canonici ma gradevoli di Kerry Gammill.
Storia che risale a inizio anni ’90, ma che purtroppo non ha perso un briciolo di attualità.
Voto: 7

SUPERMAN – UNDER A YELLOW SUN
Seguiamo Clark Kent nel tentativo di portare a termine il suo primo romanzo (un avventuriero coinvolto in un tentativo di colpo di stato in centro America), nel quale finiscono per riflettersi le sue gesta in costume…
Interessante e riuscito esempio di metaletteratura fumettistica, firmato da John Francis Moore con i disegni di Eduardo Barreto e Kerry Gammill.
Voto: 7

SILVER SURFER – DANGEROUS ARTIFACTS
Inviato da Galactus a indagare sul potere contenuto in una misteriosa cometa, Silver Surfer dovrà vedersela prima con l’inviata di un’altra superpotenza cosmica, Thanos, e in seguito assieme a lei dovrà affrontare un’ulteriore minaccia, scatenatasi in seguito al loro intervento.
Ron Marz scrive una storia del tutto canonica, impreziosita dai disegni del nostro Claudio Castellini.
Voto: 6,5

BATMAN – NINE LIVES
Dean Motter scrive e Michael Lark disegna questa discreta versione ‘noir’ del ‘Cavaliere Oscuro’, in cui l’unico a indossare il costume è lui, mentre i suoi storici nemici sono visti come esponenti malavitosi di vario genere, tutti implicati nella scomparsa di Selina Kyle.
Voto: 7

BATMAN – GOTHAM NOIR
Ed Brubaker e Sam Phillips, maestri del noir fumettistico degli ultimi vent’anni, dipingono una variazione sul tema batmaniana, con Gordon incastrato per l’omicidio di una giovane ragazza e in fuga e i vari comprimari classici del ‘pipistrello’ a vario titolo coinvolti.
Voto: 7

WOLVERINE – UNDER THE BOARDWALK
Storia estemporanea e autoconclusiva in cui il nostro diviene una sorta di pedina quasi inconsapevole in una vicenda di legami famigliari.
Stuart Moore scrive in modo non troppo banale, coadiuvato da un suggestivo Tomm Coker ai disegni.
Voto: 6,5

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FUMETTAZIONI 7.2020

Brevi (più o meno) recensioni di letture disegnate.

THE WALKING DEAD 70
Dove tutto finisce: una finestra aperta sul mondo che verrà, con un Carl ormai maturo, altri personaggi storici della serie invecchiati, un mondo (quasi) pacificato, la minaccia zombie (quasi) debellata e addirittura (quasi) dimenticata.
Rick, assurto a nuovo ‘padre fondatore’ è una presenza che aleggia su tutto.
Finisce così, e un po’ dispiace, la prima vera serie iconica del XXI secolo, successo globale passato dalla carta alle serie tv e prossimamente al cinema, con cui (assieme alla supereroistica “Invincible” ) Robert Kirkman si è imposto (parere personale) come numero uno tra gli autori del fumetto seriale degli ultimi vent’anni.
Voto: 8
Voto all’intera serie (ed. americana: 193 numeri, ed. italiana tascabile: 70 numeri): 9

WOLVERINE: BLOODLUST
Secondo ‘Annual’ della serie regolate dedicata al celeberrimo mutante, datato 1990.
L’incontro con le due fazioni di un’atavica razza di bestie antropomorfe costringerà Wolverine a farei conti col suo lato più selvaggio.
Alan Davis – coadiuvato da Paul Neary – all’epoca era già tra i disegnatori più apprezzati in circolazione; la sua scrittura era ancora incanalata su binari ‘canonici’.
Voto: 6

EXCALIBUR: WEIRD WAR THREE
Sovrapposizioni dimensionali, Hitler vvo e vegeto che punta al dominio con annessi e connessi con il super gruppo di stanza in Gran Bretagna preso nel mezzo.
Michael Higgins scrive una storia confusionaria, con troppa carne al fuoco per una semplice graphic novel, con molto di già visto; non aiutano Tom Morgan e Justin Thyme ai disegni, discreti ma inadatti al genere.
Voto: 5

CONCRETE: THINK LIKE A MOUNTAIN
Ciclo di storie in cui Concrete affianca – e finisce in parte per appoggiare – un gruppo di ‘ecoterroristi’.
Paul Chdadwick coglie l’occasione per analizzare e riflettere sulle motivazioni e gli scopi di certi movimenti, in alcuni segmenti sconfinando nel trattato politico con effetti un po’ pesanti, ma questo è un aspetto che ha da sempre fatto parte di “Concrete”.
Voto: 7

AVENGERS: DEATHTRAP THE VAULT
Rivolta carceraria e relative conseguenze in salsa supereroistica: i Vendicatori, coadiuvati dalla ‘Freedom Force’ (sorta di Suicide Squad a base di mutanti in salsa Marvel ideata negli anni ’80) intervengono per sedare la rivolta in un carcere per supercriminali, ma la presenza di una bomba piazzata dal direttore come misura estrema di prevenzione metterà tutti sulla stessa barca.
Scrive il sufficiente Danny Fingeroth, disegna un Ron Lim meno anonimo del solito.
Voto: 6,5

THE WALKING DEAD: NEGAN È VIVO!
Breve avventura in solitario del cattivo più amato della serie, albo uscito negli Stati Uniti a sostegno delle fumetterie.
Voto: 6

CONCRETE: STRANGE ARMOUR
Paul Chadwick rilegge e amplia le origini del suo personaggio, dal rapimento alieno a quello da parte del Governo, col consueto contorno d’ironia.
Voto: 7

SANDMAN MYSTERY THEATRE: THE RETURN OF THE SCARLET GHOST
Un’assurda guerra editoriale porterà a una spirale di violenza che finirà per colpire anche Wesley Dodds / Sandman negli affetti.
Come al solito, Matt Wagner e Steven T. Seagle ai testi, disegni di Guy Davis.
Voto: 6,5

SILVER SURFER: HOMECOMING
Quando il proprio pianeta di origine, Zenn-La scompare nel nulla, Silver Surfer corre a indagare, scoprendo una verità sconcertante, con la sua terra d’origine divenuta una sorta di eden, parte del mondo mentale di un’entità superiore… come al solito, le cose si complicheranno, e di molto…
Firme di Jim Starlin, ‘architetto cosmico’ della Marvel, e di Bill Reinhold.
Voto: 7

BATMAN: THE LAST KNIGHT ON EARTH
Futuro distopico in cui il Cavaliere Oscuro si aggira tra le macerie del mondo che fu, incrociando vecchi / nuovi amici e alleati, prima dello scontro finale con… sé stesso.
Ennesima ‘variazione sul tema’, stavolta firmata da Scott Snyder e Greg Capullo: di certo non gli ultimi arrivati, ma la sensazione finale è comunque quella di trovarsi a poco più di un ‘divertissement’.
Voto: 6,5

SANDMAN MYSTERY THEATRE – THE CRONE
Un serial killer che prende di mira un programma di ‘radiodrammi’ e sullo sfondo, la gravidanza inaspettata -e forse non desiderata fino in fondo, della compagna del protagonista.
Scrive Steven T. Seagle, sull’idea del ‘solito’Matt Wagner, Guy Davis disegna.
Voto: 6

SPIDER-MAN – FEAR ITSELF
Il solito pazzoide con smanie naziste viene contrastato da una mercenaria che veste i panni della superspia di turno, con l’Uomo Ragno, coinvolto quasi casualmente, a fare da jolly.
Semplice semplice, ma risultato garantito, quando di mezzo ci sono Stan Lee, Jerry Conway e Ross Andru.
Voto 6,5

FUMETTAZIONI 6.2020

Brevi (più o meno) recensioni di letture disegnate.

POWER PACK E CLOAK AND DAGGER – SHELTER FROM THE STORM
Una delle idee più singolari nella storia della Marvel, il Power Pack vedeva protagonisti quattro fratelli bambini che se ne andavano in giro a fare i supereroi, alle spalle degli ignari genitori; qui li ritroviamo assieme agli adolescenti Cloak e Dagger in una tipica storia a base di giovani scappati di casa e finiti tra le grinfie di un ‘cattivo’ particolarmente ripugnante.
Autori due più che discreti ‘mestieranti’ come Bill Mantlo e Sal Velluto, coadiuvati da Mark Farmer e Julie Michel.
Voto: 7

SILVER SURFER – THE ENSLAVERS
Mrrungo-Mu è probabilmente uno dei nomi più stupidi che siano mai stati dati a un ‘supercattivo’.
Tanto stupido il nome, quanto pericoloso il personaggio, che annienta i supereroi terrestri e schiavizza l’intera popolazione per alimentare il proprio potere.
A togliere le castagne dal fuoco ci penserà il ‘surfista’, che avrà anche modo di riunirsi col vecchio amore Shalla-Bal.
Un tardo Stan Lee, che ripete sè stesso, coadiuvato da un dignitoso Keith Pollard.
Voto: 6,5

THE WALKING DEAD 69
Tutto finisce, o quasi: forse era anche prevedibile; alla fine anche Rick soccombe, vittima dell’ennesimo ‘mostro’: non uno zombie, non uno dei tanti esseri umani caduti nella follia dopo l’apocalisse, ma semplicemente un ragazzino, privato del suo ‘giocattolo’…
Tutto finisce in una manciata di pagine, in silenzio e così Robert Kirckman ci fa congedare da chi ci ha accompagnato per anni in un mondo diventato improvvisamente una giungla non figurata, ma reale in cui sopravvivere.
Voto: 8

CAPITAN AMERICA – L’IMPERO SEGRETO
Sorta di versione fumettistica del ‘Watergate’ in cui Cap diventa oggetto di una campagna di delegittimazione, al fine di venire sostituito da un personaggio più malleabile al servizio di un organizzazione criminale che punta alla conquista degli Stati Uniti; il finale è prevedibile, non l’epilogo in cui il nostro si trova a riflettere sul suo ruolo di ‘incarnazione dei valori americani’ in un periodo in cui la società statunitense sta cambiando profondamente.
Capolavoro di riflessione politica e sociale, più che mai attuale anche oggi, in tempi di ‘fake news’ firmato da Steve Englehart e Sal Buscema.
Voto: 8

BLACK WIDOW – THE COLDEST WAR
Avventura ambientata al tramonto della Guerra Fredda, con la protagonista spinta a tornare in patria, inseguendo il fantasma di un amore perduto.
Discreta la scrittura di uno ‘del mestiere’ come Gerry Conway, disegni di George Freeman con una loro impronta.
Voto: 6,5

BATMAN – THE DOOM THAT CAME TO GOTHAM
Mike Mignola e Richard Pace, con Troy Nixey, danno vita all’incontro tra il mito di Batman e quello dei miti lovecraftiani. Variazione sul tema in cui si incontrano amici e nemici storici dell’Uomo Pipistrello, riuscito nella costruzione del contesto, ma che si perde un po’ sul finale.
Voto: 6,5

CAPITAN AMERICA – BOMBA DI FOLLIA
Jack Kirby, nel periodo del suo ritorno alla Marvel, mette Cap e Falcon alle prese con un complotto per far scoppiare un’ondata di panico e follia incontrollata attraverso gli Stati Uniti, per poi instaurare una sorta di regime aristocratico.
Storia per certi aspetti troppo ingenua, con spiccati echi ‘bondiani’ (parentesi sentimentale inclusa); i disegni nonsono più quelli di una volta.
Voto: 6,5

KA-ZAR: GUNS OF THE SAVAGE LAND
Versione marveliiana di Tarzan, Ka-Zar vive le sue avventure nella Terra Selvaggia, una landa rimasta ferma alla preistoria posta nelle profondità terrestri.
Qui lo troviamo reduce da un fallito tentativo di ‘ritorno alla civiltà’, intento a riconquistare la sua Terra da i proverbiali mercenari con pochi scrupoli.
Un compito senza patemi né acuti da Chuck Dixon, coi disegni ‘pittorici’di Timothy Truman a garantire la sufficienza.
Voto: 6

SPIDERMAN – SPIRITS OF EARTH
L’Uomo Ragno in trasferta nelle ‘Highlands’ scozzesi, con contorno di vecchi manieri, creature soprannaturali e magia.
Storiella semplice semplice, buttata giù da un Charles Vess i che con disegni già molto suggestivi compensava una scrittura ancora un filo acerba.
Voto: 6,5

PUNISHER – KINGDOME GONE
Il Punitore all’inseguimento di un boss della droga, fuggito in un paradiso caraibico: sparatorie a go-go.
La rodata coppia Chuck Dixon – Jorge Zaffino non riesce a evadere dalle secche dell’anonimato.
Voto: 5

FUMETTAZIONI 3.2020

Brevi (più o meno) recensioni di letture disegnate.

 

SUPERMAN – FOR ALL SEASONS
L’ennesima prova d’autore di Jeph Loeb e Tim Sale, stavolta alle prese con il ‘mito’ dell’Uomo d’Acciaio; il ‘ragazzone’ del midwest che si trasferisce nella grande Metropoli(s)per adempiere al proprio destino, ma che proprio tornando a casa ne capirà. il reale significato.
Si scrive di supereroi, ma si parla dell’America e di come le grandi città ‘progressiste’ e la ‘provincia profonda’ restino indissolubilmente legate.
Voto: 8,5

 

ALLEY CAT
Ovvero: cosa succede quando una ‘coniglietta’ di Playboy – Alley Baggett – offre le proprie fattezze – e non solo – alla protagonista di un fumetto.
Un ‘costume’ (poco più di un abito da ‘dominatrice’) dalle proprietà soprannaturali, lo spirito di De Sade, possessioni demoniache, esorcisti…
Siamo a fine anni ’90, durante l’onda lunga di una schiera di supereroine poco vestite (Lady Death, Evangelyne, la rinata Vampirella) nate dalla ‘liberazione dei (e dai) costumi’ cominciata qualche anno prima; poco più di una testimonianza dello’spirito dei tempi’, ma un’giochino’ che diverte.
Voto: 6,5

 

IRON MAN – CRASH
È il 1988, quando la Marvel dà alle stampe questo esperimento di fumetto interamente disegnato al computer, opera di Mike Saenz, all’epoca già abituato a strumenti innovativi di disegno, e del programmatore William Bates.The
La storia, in stile ‘James Bond’, vede un Tony Stark del futuro rendere pubblici i progetti della sua armatura, ma tutto si trasforma rapidamente in un caso di spionaggio industriale sullo sfondo della rivalità tra Stati Uniti e Giappone.
Il risultato grafico oggi risulta grezzo, ma affascinante: Il computer oggi può essere un ottimo ausilio per i disegnatori, specie in fase di colorazione, ma la mano umana è ben lungi dall’essere sostituita da un programma.
Voto: 7

 

THE SHADOW 1941 – HITLER’S ASTROLOGER
Due ottimi mestieranti Denny O’Neil e Mike Kaluta, coadiuvati da Russ Heath, alle prese con la fissazione di Hitler per l’astrologia che può influire sulle sorti della guerra; protagonista l’iconico The Shadow.
Un compito svolto agevolmente
Voto: 6,5

 

KICK-ASS 2
Seguito della prima miniserie, anche questo poi portato al cinema.
Torna Red Mist, ormai fuori di testa, a distruggere letteralmente la vita del protagonista; sarà naturalmente Hit-Girl a suonare la carica…
Il finale lascerà tutti più o meno sconfitti, con l’idea di fondo che per i supereroi e i vigilanti mascherati finirebbe inevitabilente male.
Millar scrive conoscendo i suoi polli, John Romita Jr.disegna in pò ‘al risparmio’; qualchCe concessione di troppo al facile ‘effetaccio’.
Voto: 7

 

CLOAK & DAGGER – PREDATOR AND PREY
Creati a inizio anni ’80, Tyrone e Tandy sono due giovani sbandati, rapiti e usati come cavie per una nuova droga sintetica; si ritroveranno invece dotati di superpoteri e ‘maledizioni annesse’, dipendenti non dalle droghe ma l’uno dall’altra: l’oscurità del primo impedirà alla seconda di essere consumata dalla propria luce.
Questa graphic novel si concentra su Cloak e le origini della propria oscurità, coinvolgendo perfino lo spirito di Jack lo Squartatore.
Niente di fuori dell’ordinario: a scriverla è un buon mestierante come Bill Mantlo, i disegni di un più che discreto Larry Stroman.
Voto: 6,5

 

HERCULES PRINCE OF POWER – FULL CIRCLE
Graphic Novel che concludeva una non memorabile serie dedicata alla versione Marvel dell’eroe greco.
Nato come antagonista di Thor ne veniva subito distaccato: il primo un eroe tragico, diviso tra ascendenze divine e identità terrena; il secondo incline alle gozzoviglie e all’avventura fine a sé stessa, a metà tra il protagonista di un ‘peplum’ e una versione più ‘matura’ di Obelix.
Personaggio la cui componente ‘comica’ è stata fondamentale, rendendolo un comprimario ideale, non solo per Thor, ma anche nei Vendicatori.
“‘Full Circle” lo vede addirittura nello spazio, impegnato contro antagonista dall’identità (in)sospettabile, in quella che è evidentemente, una parodia di “Guerre Stellari”.
Dirige il tutto Bob Layton, autore troppo spesso dimenticato.
Voto: 6,5

 

BATMAN – THE ANKH
Tutti vogliono vivere a lungo, tuttavia ritrovarsi col dono dell’immortalità (e dell’eterna giovinezza), trascorrendo oltretutto migliaia di anni sepolti in uma piramide non è condizione granché invidiabile…
Storia inserita nel filone classicamente gotico di Batman, con un’avversaria non così cattiva… e in discreta ‘forma’.
Scrive il discreto Chuck Dixon, disegni spettacolari di John Van Fleet.
Voto: 7

 

WONDER WOMAN – THE HIKETHEIA
Un’assassina in fuga ricorre ad un antico rituale, in forza del quale Wonder Woman è costretta a offrirle protezione; il problema è che sulle tracce della ragazza c’è anche Batman, e lo scontro sarà inevitabile.
Fortunatamente Greg Rucka scrive una storia dove le ‘botte’ sono tutto sommato marginali e tutto viene elevato ispirandosi ai miti e alla tragedia greca, con tanto di Erinni.
I disegni di John Gerard Jones contribuiscono a un esito sopra la media.
Voto: 7

 

VENDICATORI VS DIFENSORI
Una pietra miliare della Marvel, il prototipo degli scontri tra gruppi che periodicamente hanno conquistato i lettori e fatto la fortuna della ‘Casa delle Idee’.
Steve Englehart scrive e Bob Brown (per i Vendicatori) e Sal Buscema (per i Difensori) danno vita a una sarabanda di scazzottate tra eroi, prima dell’epico finale ‘tutti insieme contro i cattivi’.
Voto: 8

 

SILVER SURFER – JUDGEMENT DAY
Mephisto ordisce un piano per impadronirsi dell’anima di Silver Surfer usando come pedina Nova, araldo di Galactus, il ‘Divoratore di Mondi’… Il finale è già scritto per questa graphic novel scritta da uno Stan Lee già ben oltre la maturità e disegnata da un John Buscema che invece offre un saggio di bravura in una storia articolata solo di tavole a tutta pagina che costituiscono la vera attrattiva di quest’opera in cui i testi sono all’insegna di una verbosità un po’ fine a sé stessa.
Voto: 7

 

SUPERMAN – THE LAST GOD OF KRYPTON
L’ultimo ‘dio’ di Krypton è in realtà una dea, che manco a dirlo gira mezza nuda, arriva sulla Terra alla ricerca della vendetta sull’ultimo erede di chi l’ha esiliata… salvo poi ‘decidere’ che lo stesso Superman dovrà essere il suo compagno…
La storia, scritta da un Walter Simonson da minimo sindacale, vale solo per i disegni ‘pittorici’ dei fratelli Greg e Tim Hildebrandt, talvolta a dire il vero un po’ ‘legnosi’.
Voto: 6

 

BATMAN – DEMON
Il Cavaliere Oscuro e il Demone ‘rimatore’ si uniscono per impedire l’avvento di maligna, finendo all’Inferno, dove Batman rivivrà fallimenti e sensi di colpa.
Un crossover ‘tipico’, che Alan Grant ai testi e David Roach e James Sinclair
portano alla sufficienza.
Voto: 6

TOP 10 FUMETTAZIONI 2019

Classifica dei 10 migliori fumetti letti nel corso dell’anno appena concluso, tra quelli recensiti sul blog. Preciso che si tratta di fumetti ‘letti’, a prescindere dall’anno di pubblicazione.

Orgoglio e Pregiudizio (parodia pubblicata su “Topolino”)

Superman -It’s a bird…

Wonder Woman – Spirit of Truth

Silver Surfer – Requiem

Signal to Noise

Selina’s Big Score

Batman – Detective No. 27

Superman – Peace on Earth

Batman – War on crime

Batman – Birth Of The Demon

 

 

 

 

 

FUMETTI: I MIGLIORI LETTI NEL 2018

Ormai leggo quasi solo ‘anticaglia’: questi, i migliori letti nel 2018, tra quelli recensiti qui, con qualche isolata eccezione.

CHRISTMAS ON BEAR MOUNTAIN

SPIDER MAN: THE DEATH OF JEAN DEWOLFF

SPIDER-MAN: BLUE

UNCLE SCROOGE: THE SON OF THE SUN

STARSTRUCK

SILVER SURFER: THE ULTIMATE COSMIC EXPERIENCE

ARZACH

SUPERMAN: WHATEVER HAPPENED TO THE MAN OF TOMORROW?

BATMAN: WHATEVER HAPPENED TO THE CAPED CRUSADER?

SPIDER-MAN ANNUAL 1

HEARTBURST

JLA: ANOTHER NAIL

HULK: GRAY

FANTASTIC 4: UNSTABLE MOLECULES

SUPERBOXERS

FUMETTAZIONI 3/2018

Brevi (più o meno) recensioni di letture disegnate.

 

SANDMAN MYSTERY THEATRE: LA NEBBIA

La ‘nebbia’ del titolo è ciò che resta dopo che un’arma incredibile rilascia i suoi tremendi raggi: un’invenzione che potrebbe rivelarsi decisiva, nel momento i venti della II Guerra Mondiale cominciano a spirare dall’Europa.
Un pretesto, in fondo, che permette a Matt Wagner di dipingere il consueto ritratto di un’epoca e delle sue convenzioni sociali; a occupare la scena è però la vicenda di un giovane di origine tedesca, che viene lentamente irretito da un circolo nazista in terra americana.
Steven T. Seagle e Guy Davis curano la parte grafica.
Voto: 7,5

 

STARSTRUCK

Può sembrare un luogo comune, sottolineare i risultati inaspettati della scrittura femminile applicata a generi solitamente poco ‘femminili’, ma questo è uno di quei casi: Elaine Lee dipinge un mondo futuro e post-atomico, in cui l’uomo ha colonizzato il cosmo, ma non sembra aver perso le sue vecchie abitudini… Il risultato è una serie di avventure surreali, condite con satira politica, antimilitarista, religiosa e sui ‘costumi’, anche sessuali… magistralmente disegnata da Mike Kaluta, “Starstruck” esonda dai confini della ‘narrativa disegnata’ per diventare un magnifico esempio di letteratura sci-fi.
Voto: 8,5

 

THE WALKING DEAD 52

Comincia l’inevitabile, e ampiamente prevedibile, scontro coi Sussurratori: Rick sistema le truppe, ma saranno sufficienti contro la marea di non morti – e di vivi travestiti come tali – che gli sta arrivando addosso?
Mentre – e come ti sbagli? – uno dei personaggi ‘di lungo corso’ ci rimette le penne – la ‘nemesi’ Negan potrebbe rivelarsi ‘l’uomo in più’ di tutta la situazione.
Voto: 6,5

 

LA VENDETTA DEL MONOLITO VIVENTE

Un nemico – letteralmente – enorme, tre dei Fantastici 4 suoi prigionieri, Vendicatori e mutanti assortiti in tutt’altre faccende affaccendati: tocca a Capitan America, l’Uomo Ragno e She-Hulk (ai tempi negli stessi F4, sostituta temporanea de La Cosa) difendere New York.
E’ il 1985: scrive l’ottimo mestierante David Michelinie, disegna un Marc Silvestri qui alla prima prova ‘importante’ per la ‘Casa delle Idee’, uno stile gradevole, ma ancora lontano dai fasti del decennio successivo.
Voto: 7

 

SILVER SURFER: THE ULTIMATE COSMIC EXPERIENCE

Dopo aver creato l’Universo Marvel a inizio anni ’60 e aver in seguito rotto i loro rapporti per divergenze creative ed economiche, Stan Lee e Jack Kirby tornano a collaborare nel 1978 per offrire una rilettura dell’epopea di Silver Surfer, forse il frutto più immaginifico della loro collaborazione. Storia del tutto svincolata dalle vicende precedenti del personaggio, nel formato di un ‘romanzo grafico’ del tutto inusuale rispetto al fumetto seriale della Marvel, ‘l’esperienza cosmica definitiva’ propone una di quelle classiche vicende di sacrificio tipicamente marvelliane, in cui il protagonista si trova di fronte alla drammatica scelta tra seguire il proprio cuore e ottemperare al dovere di salvare l’intera popolazione, per quanto per molti versi poco ‘meritevole’, del pianeta Terra. Architetto del tutto, e non poteva essere altrimenti, Galactus, entità primigenia, che risponde solo alle proprie necessità e agli imperscrutabili disegni che l’hanno portato a girovagare per l’universo preda di una fame incessante che lo porta a consumare qualsiasi pianeta animato da energia prodotta dalla vita.
L’ultima grande storia prodotta da Lee e Kirby è un grande omaggio alla Marvel delle origini, che si legge col rimpianto di ciò che sarebbe potuto essere se la collaborazione tra i due non di fosse interrotta.
Un autentico gioiello, purtroppo dalla reperibilità oggi molto difficile.
Voto: 8,5

 

INVINCIBLE 52

Uno sviluppo inaspettato porta a un drastico cambiamento nello status quo e negli equilibri tra i personaggi della serie: e dato che il buon Mark ne ha – e a ragione – le scatole piene di cambiamenti ogni due per tre, si decide a ‘un grande passo’, per costruirsi almeno un minimo di stabilità nel ‘privato’…
Voto: 6,5

In appendice, due storie ‘d’ordinanza” di Tech Jacket, tra salvataggi interstellari, profughi alieni e amori interplanetari ostacolati da ‘incompatibilità anatomiche’…
Voto: 6

 

THE SENSATIONAL SHE-HULK
E’ il 1985 quando la Marvel incarica John Byrne di dare nuova linfa alla cugina di Bruce Banner con questa graphic novel.
Il risultato, come suggerisce il titolo, è ‘sensazionale’: al di là della storia (la gigantessa verde catturata dallo SHIELD al fine di ‘studiarla’ e renderla inoffensiva, nel caso ‘sbarellasse’ come il più famoso parente) con l’aggiunta di una minacciosa colonia di scarafaggi intelligenti (!!!), il fumetto vale soprattutto per la parte grafica, in cui un Byrne sornione rende la protagonista una bomba sexy che preannuncia l’era delle supereroine coi costumi stracciati del decennio successivo e l’attitudine decisamente ironica, a tratti apertamente umoristica; elementi che lo stesso autore avrebbe successivamente sviluppato nella serie autonoma del personaggio.
Voto: 7,5

 

SPIDER-MAN: BLUE

Peter Parker affida a un registratore una lunga lettera – confessione destinata all’indimenticata Gwen Stacy, ritornando sulla storia del loro incontro e di quello parallelo con Mary Jane, l’altra donna della sua vita…
La premiata ditta Jeph Loeb – Tim Sale, dopo aver riletto i primi anni di Batman, a inizio anni ’10 si dedica ad alcuni dei più iconici supereroi Marvel, assegnando ad ognuno di loro un ‘colore’, dominante nei disegni ma anche emotivamente; per l’Uomo Ragno è il ‘blue’, quello stesso sentimento di malinconia / nostalgia che è l’impronta caratteristica del jazz. Il risultato è il racconto agrodolce di un gruppo di giovani – Peter, Gwen, MJ, Harry Osborne, Flash Thompson – che si stanno affacciando all’età adulta, con le loro debolezze, incertezze, amicizie, amori… Certo, sempre dell’Uomo Ragno si tratta, e non mancano le scazzottate e i ‘cattivoni’ (Rhino, Lizard, L’Avvoltoio), ma qui le ‘botte’ assumono un ruolo quasi marginale, rispetto al ritratto di una gioventù: sembra quasi di trovarsi di fronte a degli epigoni di Stephen King, un maestro nel parlare di ‘cose importanti’ mascherandole da libri horror.
Si respira un’atmosfera da fine estate, in cui tutti si divertono, sapendo che di lì a poco si dovrà tornare a ‘fare sul serio’, e nel caso di Peter e Gwen la tragedia è dietro l’angolo.
Un piccolo (mica poi tanto, trattandosi di una miniserie di 6 numeri) capolavoro e una delle storie più intense de L’Uomo Ragno degli ultimi vent’anni.
Voto: 8,5

 

FANTASTICI 4 1 2 3 4

Grant Morrison e Jae Lee inscenano l’ennesimo scontro tra gli F4 e il Dr. Destino, alleato al ‘solito’ Uomo Talpa ossessionato da propositi di vendetta e da un Namor più che mai intenzionato a conquistare la Donna Invisibile… Il tentativo, come al solito, quello di separare il Quartetto: ancora una volta, col miraggio di una ‘vita normale’ per La Cosa; gettando l’ombra del dubbio sulla spavalderia della Torcia; attentando alla fedeltà coniugale di Sue.
La sfida però è come al solito tra Destino e Reed: un confronto più che mai ‘celebrale’, apparentemente sulla strada completa alienazione…
Il finale è prevedibile, lo svolgimento ‘canonico’, ma Grant Morrison ci mette del ‘suo’ e, accompagnato dai disegni a tratti vagamente ‘disturbanti’ di Jae Lee offre una lettura forse non originalissima della dinamiche degli F4, ma comunque sostenuta da una scrittura di livello.
Voto: 7

 

WONDER WOMAN: THE BLUE AMAZON

Conclusione di una trilogia ‘espressionista’, scritta dai coniugi Jean-Marc e Randy Lofficier e disegnata da Ted McKeever, cominciata con “Superman – Metropolis” e proseguita con “Batman – Nosferatu”, la storia è naturalmente – e liberamente – ispirata a “L’Angelo Azzurro”: Diana, immemore del suo passato, si esibisce ogni notte in un club, schiava dei desideri (e forse di qualcosa di più concreto) dei clienti, fino a quando le cirscostanze non la porteranno a risvegliarsi, partecipando a un confronto che svelerà i segreti e deciderà le sorti del ‘mondo di sopra’, di ‘quello di sotto’ e del ‘Paradiso’ dal quale lei stessa proviene…
Il capitolo finale della trilogia finisce per essere il più debole dei tre, forse perché se le associazione di idee tra la ‘Metropolis’ di Lang e quella di Superman e tra il “Nosferatu” di Murnau e l’aspetto per certi versi vampiresco di Batman sono più dirette, il filo che lega Wonder Woman con la Lola di Marlene Dietrich nel film di Von Sternberg è decisamente più esile e il tutto appare un po’ ‘forzato’ dall’idea di portare appunto a termine una trilogia.
I Lofficier se la cavano svolgendo un ‘compitino’ senza particolari sussulti; McKeever da il suo contributo col suo solito tratto difficile, a metà strada tra lo straniante e il caricaturale.
Voto: 6,5

 

WONDER WOMAN THE TRUE AMAZON

Wonder Woman prima di Wonder Woman: dono degli dei alla regina Ippolita, cresciuta nella bambagia fino ad essere viziata, dotata di facoltà eccezionali… Fino a quando, pur di primeggiare, non commetterà un classico peccato di superbia, con le più nefaste conseguenze….
Jill Thompson rilegge le origini della più famosa amazzone dei tempi moderni, un romanzo di formazione che si sposa con stilemi tipici della tragedia greca, con disegni pittorici ad acquerello che fanno al tutto delle atmosfere da Arcadia: l’isola di Temiscira è un mondo ideale costruito a prezzo del sangue e dell’esilio dove improvvisamente irrompe il dramma, causato proprio dalla più amata delle sue abitanti.
Voto: 7,5

 

BATMAN – THE SPIRIT: CRIME CONVENTION

Due tra i giustizieri più iconici del mondo dei fumetti si incontrano in questa gustosa storia firmata da Jeph Loeb, che orchestra un classico crossover in cui i nemici storici dei due eroi utilizzano i loro classici comprimari per ordire un tranello ai loro danni.
La fine, tra ampie scazzottate, arriva facile e veloce, ma quando all’omaggio di Loeb all’età dell’oro si aggiunge il tratto, deliziosamente sospeso tra atmosfere retrò e stile ‘cartoonistico’ del mai troppo compianto Darwyn Cooke, il risultato è veramente gustoso.
Voto: 7

IL DIBATTITO

Preceduto dal ‘manifesto pubblicitario’ che in poche ore ha fatto il giro della rete, suscitando reazioni che sono andate dall’ilarità all’indignazione (quest’ultima piuttosto diffusa tra gli amanti dei supereroi: ci può stare tutto, ma Tabacci – Silver Surfer proprio no… ;-D), che li paragonava ai Fantastici 4 (più Silver Surfer) della Marvel, si è svolto ieri il famoso dibattito trai cinque contendenti delle primarie del ‘centrosinistra’. E va bene, si può discutere sui contenuti, su quanto sia stato detto e su quanto sia stato evitato o taciuto, ma a  me, insomma, il dibattito di ieri sera è piaciuto (la rima non è voluta). In fondo, pur con tutti i limiti del caso, è stato qualcosa di nuovo’: non me la ricordo una situazione in cui cinque politici siano stati costretti a rispondere a turno alle stesse domande, mostrando se e cosa avessero da dire, senza dover ricorrere al reciproco azzannamento, all’interruzione, al fare a chi alza più la voce. In più, si trattava di persone che, volenti o nolenti, ci stavano mettendo la faccia per raggiungere un obbiettivo personale: non si era insomma di fronte al solito gruppo di commedianti mandati dai partiti ai talk show televisivi perché bravi a lanciare slogan, battute, insulti o quant’altro quando richiesto… Non si era insomma di fronte ai soliti ‘mestieranti’ della politica televisiva, per quanto ovviamente Bersani, Vendola, Renzi e Tabacci abbiano una discreta esperienza televisiva (meno Puppato, per la quale il paragone con la Donna Invisibile, della pubblicità di cui sopra era azzeccato non solo sotto il profilo del ‘genere’). Insomma, a me è piaciuto: è stato un confrontarsi di stili, atteggiamenti, vocabolari, movenze, facce… Chiaramente, come ha sottolineato qualcuno, molto lontano dai dibattiti americani, ma in fondo credo che anche per le ‘primarie’ come per tanto altro, l’Italia debba cercare una propria strada, più che scopiazzare gli altri. Un primo passo, dunque, e dopo tutto mi fa piacere che ancora una volta i primi siano stati i rappresentanti della sinistra (o del centro-sinistra, o chiamatelo come vi pare: di certo, destra non è), a riprova che dopotutto ( e lo dico da persona estremamente critica su quanto fatto da quelle parte politica negli ultimi anni) c’è comunque differenza con gli ‘altri’, con quelli che, appena usciti da un ventennio di gestione ‘padronale’, stanno cercando in fretta e furia di adeguarsi alla meglio…