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ROBERTO RAJMONDI, SISTO, FERRARA&BORGHETTI, GABS, VALENTINA RIZZI, NOCHIA: SINGOLI

Roberto Rajmondi

Canto Notturno (di un Papua Errante del Pacifico)

ROyAL

‘Salmo Salvato’, lo definisce lo stesso canautore siciliano, classe ’87, il terzo disco di prossima uscita di cui questo pezzo è una prima anticipazione: un bambino in riva al mare che parla all’Oceano che l’ha generato (in una sorta di riproposizione contemporanea del celebre ‘Canto Notturno’ leopardiano), sul quale non volano più uccelli e il cui orizzonte è offuscato da un’isola di rifiuti di plastica.

Viene in mente Dalla e il suo “Così stiamo uccidendo il mare”…

Un cantato sottovoce, quasi sgomento davanti alla catastrofe, un accompagnamento essenziale, in cui si staglia il violino, a dare a tutto un sapore da ‘ballata popolare’ (tutt’altro che allegra, intendiamoci), per un brano che non sembra aprire spiragli davanti a un disastro ormai pressoché compiuto.

Sisto

Amsterdam

Artist First

L’incontro con ‘lei’ che assume contorni lisergici, fino a rievocare la proverbiale capitale di certe ‘trasgressioni’…

Il secondo singolo di Sisto, alias il marchigiano Giovanni Peretti (lo pseudonimo deriva da Papa Sisto V, stesso cognome e stessa regione dell’artista) è all’insegna di un pop con contorno sintetico e aggiunta di sax, con un vago sapore vintage.

Ferrara&Borghetti

Scusa

YPK Entertainment

Gianluca De Angelis e Alexandros Paride Sangermano, alias Ferrara&Borghetti, messinese il primo, da Cosenza il secondo, già qualche singolo all’attivo, tornano con una classica lettera di scuse all’amata dopo una litigata.

Una ballata pop nel filone di Ultimo e delle giovani leve del pop, chitarra e voce, mirata più sui ‘sentimenti’ che sull’originalità.

Gabs

Supereroe

Artist First

Secondo singolo per Emanuele Lovisi, alias Gabs.

Non un inno a qualche superessere ma, per contrasto, un pezzo incentrato sulle proprie fragilità, a cominciare da quel dimenticarsi le cose che si teme l’amata scambi per trascuratezza… se non altro, Gabs non ha paura dei ragni.

Il giovane cantautore originario della provincia di Salerno, ma trapiantato a Roma, dove sta seguendo studi musicali, sforna un brano in cui l’urgenza di mettere nero su bianco certe impressioni prevale su tutto il resto.

maggiore riflessione a approfondire un po’ il discorso non avrebbe nuociuto…

Valentina Rizzi feat. Mondo Marcio

Nella mia tempesta

Gotham Dischi

Sì rinnova la collaborazione tra Valentina Rizzi e Mondo Marcio (la cantautrice ha esordito proprio come corista del rapper) per questo brano incentrato sui sentimenti: una ‘lei’ che cerca un amore che le stia vicino anche nei momenti più ‘difficili’, un ‘lui’ pieno di dubbi sulle sue capacità di sostenere il ruolo.

Dominano cadenze rap / hip hop, in un brano forse un po’ scontato.

Molto più convincente era stato ‘Addio’ precedente singolo della cantautrice.

Nochia

Weekend

Il weekend dovrebbe essere momento di evasione, ma viene reso amaro dal ricordo di una relazione ormai conclusa.

Nuovo singolo per Giuseppe Grillo, alia Nochia, ispirato come al solito al pop a cavolo tra anni ’80 e ’90, tra 883, Raf e la sigla di “Beverly Hills 90210”, con tanto di sax, citata anche nel video.

Apprezzabile nella sua semplicità, nel suo non voler dare altro che un momento di leggerezza, anche con qualche sorriso.

Divertente.

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RALPH SPACCATUTTO

Per trent’anni, Ralph è rimasto prigioniero del suo ruolo da ‘cattivo di videogioco’, passando la propria esistenza a a spaccare ciò che Felix, l’eroe del videogame, poi ripara. Una vita di solitudine in cui, spentesi le luci della Sala Giochi, viene da sempre emarginato dagli altri protagonisti perché considerato cattivo ‘a prescindere’, finendo per frequentare un gruppo di ‘cattivi anonimi’, in cui le varie ‘nemesi da videogame’ sfogano le proprie frustrazioni.

Un giorno però Ralph decide di averne abbastanza di essere cattivo ‘per contratto’ e parte alla ricerca della gloria, per poter essere accettato dai suoi compagni di gioco: una ricerca che lo porterà ad incontrare e aiutare una bambina, Vanellope, protagonista di un altro videogame, che ha subito per ragioni diverse lo stesso destino, e che lo condurrà addirittura a sventare un’invasione aliena che rischia di mettere in pericolo l’intero mondo dei videogiochi… Questa – semplificando al massimo per non svelare troppo, la trama di Ralph Spaccatutto, consueto film natalizio della Disney. Lasciato per un momento da parte il filone delle principesse, esempi più recenti La principessa e il ranocchio e Rapunzel, cui si è aggiunto solo pochi mesi fa Ribelle – The Brave(targato Pixar) la Disney ci regala un lungometraggio che, più di altri, oltre ad essere dedicato ad un pubblico infantile, strizza l’occhio ai più grandicelli: in effetti lo stile appare molto più vicino proprio a certi lungometraggi prodotti dalla Pixar (come Wall-E o Up) che non al filone classico.

Una vicenda abbastanza ‘consueta’, a base di ‘solitudini che si uniscono’, usata per lanciare il messaggio di fondo di non lasciarsi incasellare, di non rassegnarsi a rivestire un ruolo solo perché ‘qualcuno ha deciso così’ e non ci si può fare nulla… Allo stesso tempo il regista Rick Moore, assieme agli sceneggiatori Jennifer Lee e Phil Johnston, aprofitta per costruire un divertente e sentito omaggio alla storia dei videogiochi, infarcendo soprattutto la prima parte del film con omaggi e citazioni che coprono trent’anni di storia, da Pong agli odierni ‘sparatutto’, passando per Pac-Man e Street Fighter.

Il tutto, come si conviene, all’insegna di azione, gag, personaggi che inteneriscono (più che il protagonista, la star del film diventa Vanellope, un personaggio destinato a rimanere nella memoria degli spettatori), momenti che strappano di volta in volta la risata esplosiva ed il sorriso più ‘di testa’, la riflessione e l’immancabile ‘lacrimuccia’.
Per la visione nelle sale siamo quasi fuori tempo massimo, ma tanto per la versione ‘da casa’, bisognerà aspettare poco, potendo così approfittare per ascoltare l’originale, in cui a interpretare Ralph è John C. Reilly (peraltro trai due c’è anche una certa somiglianza fisica) mentre il doppiaggio italiano, sebbene solo a livello di intuito, desta qualche perplessità.
Ultima notazione per Paperman, corto che viene mostrato prima del film: un autentico gioellino.