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FUORI TEMPO MASSIMO

La mia sensazione è che ormai siamo fuori tempo massimo: ciò che si poteva – che si doveva fare – doveva essere fatto non settimane, non mesi, ma anni, forse decenni fa… La nostra tanto decantata ‘civiltà occidentale’ se n’è fregata di quello che succedeva altrove, cullandosi nella presunzione della propria superiorità, radicata nella cosiddetta ‘democrazia’ che a ben vedere oggi, A.D. 2015, ha portato solo alla creazione di vari potentati sovranazionali (FMI, Banca Mondiale, Multinazionali Assortite), che prendono decisioni per tutti e che di ‘democratico’, hanno ben poco.

Succederà? Succederà, non se, ma quando… probabilmente, nel giro di due, tre, massimo cinque anni, avremo un attentato in grande stile qui da noi: per ‘grande stile’, non intendo una dozzina di morti come quelli di Charlie Hebdo, intendo qualche decina, se non centinaia di migliaia di morti: missili, probabilmente, oppure qualche arma batteriologica: se, come ritengo ormai quasi certo, l’Isis, conquisterà la Libia, allora ci sarà da preoccuparsi sul serio, spero che qualcuno si stia cominciando a chiedere che fine abbiano fatto gli arsenali di Gheddafi.

La Libia, credo, va considerata persa: l’Isis è forte, determinato, ed ha una grande capacità di fascinazione nei confronti di un mondo islamico che alla fine, se si fa così facilmente irretire dall’ideologia della conquista e dell’annichilimento del nemico, è caratterizzato dalla stessa debolezza dell’Occidente: in fondo, c’è ben poca differenza trai fedeli islamici che ingrossano volentieri le fila dell’Isis e i cittadini tedeschi che negli anni ’30 andavano volentieri appresso ad Hitler sposando in toto il suo progetto di annullamento degli ebrei.

Ormai è tardi: prima che l’Onu, la Nato, chiunque altro, decida qualcosa, l’Isis farà in tempo a prendersi tutta la Libia, temo… e allora, saranno solo ed esclusivamente ca**i nostri: non penserete mica che la Francia, la Germania o chi per loro si scomodernno a darci una mano? Non l’hanno fatto fino ad adesso, lasciando esclusivamente a noi di sobbarcarci la questione dell’immigrazione, figuriamoci se lo farebbero in condizioni peggiori. Naturalmente quando le cose si faranno veramente serie, ‘chi di dovere’ se la darà a gambe: Berlusconi per dirne una ha varie case ai Caraibi; dubito che gente come Renzi, Alfano, Salvini, Boschi, Madia, Grillo o Vendola se ne resterà qui a rischiare la pelle… scapperanno tutti, lasciando ai comuni cittadini di sbrigarsela da soli.

L’avvenire è fosco: abbiamo pensato che la ‘libertà’ risiedesse in smartphone, PC, connessioni veloci, porno su Internet a qualsiasi ora del giorno e della notte, tv satellitari, automobili, chiacchiere pallorane, etc… Abbiamo perso di vista tutto il resto, abbiamo lasciato che si creassero istituzioni sovranazionali a decidere il destino di interi popoli mentre a noi continuava ad essere raccontato che mettendo una scheda in un’urna potessimo decidere qualcosa.

Forse quando davvero cominceremo a vedere in Sicilia sventolare le bandiere nere, cominceremo a renderci conto di quanto tempo abbiamo buttato: in fondo, se dopo le ripetute minacce e dichiarazioni di guerra, si continua a parlare di Nazareno, legge elettorale e riforme fasulle, mentre Gentiloni, Alfano e compagnia rilasciano dichiarazioni e Renzi twitta, l’Isis ce lo meritiamo.

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HABEMUS GOVERNUM

Dopo ore di attesa, abbiamo finalmente la lista: presto per dare un giudizio, e del resto, molti nomi non so manco chi siano… il che forse non è poi un male; altri sono invece fin troppo conosciuti, e verrebbe da dire ‘purtroppo’. Renzi verrà come ampiamente previsto affiancato da Del Rio come sottosegretario.  Voti ‘a caldo’ alle scelte. Re

Interni – Alfano 5 Come da previsioni

Economia – Padoan: 5 L’ennesimo tecnico ‘gradito’ agli ambienti internazionali dei quali proprio non si sentiva il bisogno.

Cultura – Franceschini: 4 Se c’è un Ministero dove in Italia debba andare un supertecnico, è quello dei Beni Culturali; si preferisce Franceschini, forse perché nel tempo libero scrive libri (che non legge nessuno, o quasi).

Istruzione – Giannini: 6 Sospendo il giudizio; il curriculum a dire il vero è di tutto rispetto. Vedremo.

Sanità – Lorenzin: 4 La sua attività nel corso del Governo Letta è risultata ondivaga ed indecisa, priva di fermezza…

Infrastrutture – Lupi: 5 A me Lupi umanamente sta anche simpatico, ma non so se sia il più adatto, per dire, ad occuparsi delle infrastrutture digitali italiane, alquanto arretrate.

Lavoro – Poletti: 6 Esponente della LegaCoop; scelta interessante.

Sviluppo Economico – Guidi: 6 Industriale ‘figlia d’arte’ (non dirò ‘di papà’ per non essere irriguardoso). Giudizio sospeso in attesa dei fatti.

Esteri – Mogherini: 6 La novità più eclatante; devo dire che mi intriga abbastanza, anche se temo la mancanza di esperienza per un ruolo dove invece di esperienza ce ne vuole parecchia…

Giustizia – Orlando: 5 Un tipico ‘passaggio ministeriale’ da Prima Repubblica: uno che prima stava all’Ambiente, adesso passa alla Giustizia: un personaggio ‘sbiadito’ per non dispiacere nessuno.

Affari Regionali – Lanzetta: 7 L’ex sindaco di Monasterace, vittima di intimidazioni da parte della ‘Ndrangheta, è una scelta  altamente simbolica.

Difesa – Pinotti: 6 Passa da Sottosegretario a Ministro. Giudizio sospeso.

Ambiente – Galletti: 6 Anche lui ‘promosso’.  Aspettiamo e vediamo.

Agricoltura – Martina: 6  Altro caso di promozione, come sopra.

Riforme e Rapporti col Parlamento – Boschi: 6 Come da previsioni. Almeno è carina. Molto, carina.

Semplificazione e Pubblica Amministrazione – Madia: 4 Una che non sapeva manco la differenza tra il Ministero del Lavoro e quello dello Sviluppo si ritrova Ministro. Andiamo bene.

Che devo dire? Speriamo che Renzi li abbia scelti giusti. Adesso sta a lui. Buona fortuna, a loro e soprattutto a noi.