È il 2018 quando l’Ambasciatore italiano in Tanzania Roberto Mengoni coinvolge gli Uhuru Republic – la vocalist Giulietta Passera, FiloQ (a occuparsi dell’elettronica) e la viola di Raffaele Rebaudengo (già con gli Gnu Quartet) – in un progetto che, prima distanza e poi con un periodo trascorso tra Dar Er Salaam e Zanzibar, porterà alla creazione di un vero e proprio collettivo afro-italiano.
Oggi, a testimonianza del percorso compiuto, giungono queste 11 tracce:
‘libertá’ e ‘conoscenza’ sono i significati della parola ‘Uhuru’, che peraltro identifica anche il Kilimangiaro e fin dall’avvio è più che mai evidente, con cori tribali la cui ‘circolarità’ il ripetersi dei beat elettronici.
Il fascino aumenta quando al tutto si aggiungono certe strumentazioni tipiche da un lato e la viola dall’altro, con soluzioni variegate anche sotto il profilo canoro a più voci, tra inglese e lingue africane, cantato e un parlato che si avvicina all’hip hop.
Suggestivo e indicato per tutti quelli a cui piace allargare il proprio sguardo, affidandosi al gusto per le commistioni e i matrimoni tra culture.