Posts Tagged ‘funk’

K-ANT, BEDE, GIAMBA, UNFAUNO, ALBERT, GRID, WILLY VI: SINGOLI

IL SINGOLO DELLA SETTIMANA

K-ANT

Cenere

Trulletto Records

Una riflessione sulla perdita – di sé stessi o di qualcuno di caro – e sulla necessità in qualche modo di andare avanti.

In attesa del prossimo lavoro sulla lunga distanza, K-ANT propone questo singolo, all’insegna di un pop che a tratti flirta con sonorità che riecheggiano certa dance francese: ammiccante ma non troppo, con un cantato che sfocia un accenno di rap.

Si lascia ascoltare.

Bede

Gran Galà

Una vicenda sentimentale con le sue traversie, sullo sfondo litorale di Ostia (credo): la racconta Bede, rapper reggino di stanza anni nella capitale.

Il tono accorato, i suoni non eccessivamente ‘prodotti’; apprezzabile l’essersi preso tutto il tempo necessario: si può ancora raccontare una storia, senza limitarsi alle emozioni del momento.

Giamba

Con te

WD Music Italy

Il giovanissimo capitolino Giamba presenta un brano dai colori funk e dance che fanno da contorno a una consueta dedica sentimentale.

Non si va granché oltre il ‘solito’.

UnFauno

Che cazzo ci faccio qui?

Micidiale Records

Nome che comincia ad avere una certa circolazione nella scena indipendente capitolina, UnFauno si pone il classico interrogativo, attendendo che ci sia chi arrivi a salvarlo.

Cita Bene, Gaber e Dante, tra rap, vocazione cantautorale ed elettronica, ma il gioco sulla ‘parola con la c’ è facile…

Albert

Dopamina

Gotham Dischi / INgrooves

Una riflessione sulla crescita e sul diventare grandi, sull’onda del ricordo di chi non c’è più.

Albert, al secolo Leonardo Benedettini da Milano, venticinquenne con un discreto bagaglio già alle spalle, presenta un pezzo di pop cantautorale con un cantato che tende al rap, circondato da suoni essenziali che danno risalto alle parole.

Grid

Errestrana

Rusty Records

Parte dalla sua ‘Errestrana’, Grid, per un pezzo che vuole esaltare l’unicità di ognuno contro la tendenza a voler mettere etichette, trattare tutti e tutte come ‘brand’, giudicare senza sapere.

Sta crescendo, la ragazza padovana (al secolo Fabiana Mattuzzi): nella personalitàe  nell’interpretazione, oltre che nella volontà di ‘mandare un messaggio’, attraverso un pop elettronico venato di ‘r’n’b.

Willy Vi feat. Francy

Regalo

Key Records/Altafonte Italia

Una dedica amorosa abbastanza consueta, in forma di (t)rap: a presentarcela è Willy Vi, conosciuto soprattutto per la sua attività di ballerino, che a quanto leggo gli ha dato soddisfazioni più che discrete. Accompagnato dalla voce femminile di Francy, con un arrangiamento dall’essenzialità apprezzabile.

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3NEMA, IL CARNEVALE: SINGOLI

3nema

Money

Greys Production

Critica sociale ai soldi come unico pensiero di alcuni nel nuovo brano del trio proveniente dalla zona del Lago di Garda.

Una confezione gradevole, a base di sonorità anni ’70, tra funk, arrangiamenti di fiati e qualche vago riferimento alla ‘disco’, per un pezzo che si limita a criticare chi pensa solo al denaro.

Tema e suoni non nuovi e tutto assume l’aspetto di un compito senza grossi errori ‘formali’, ma che resta un po’ lì, senza coinvolgere fino in fondo.

Il Carnevale

Euphoria

Digital Distribution Bundle

Sorvolando sulla facile battuta sull’autore, che ‘Carnevale’ lo fa sul serio, di cognome (Emanuele è il nome), e il periodo appena concluso, vale la pena di sottolineare come questo pezzo, che arriva dopo vari singoli e un EP, abbia dei suoi motivi d’interesse.

La storia di un amore finito e il classico mix di malinconia e ricordi, si accompagna a una scrittura certo immediata, ma che cerca di andare un filo oltre lo scontato, mentre in sottofondo chitarre dall’ispirazione new wave danno al tutto un respiro pop non eccessivamente commerciale.

FRANCESCA SANDRONI, AL VOX, SARA BLANCA, MARIANO CASULLI, ELEJOLA, WASABI, K-ANT, CARDUCCI: SINGOLI

IL SINGOLO DELLA SETTIMANA

Francesca Sandroni
Essere Amati
LeIndie Music / Artist First
Un efficace elettropop con ritmi dance, con ascendenze anni ’80 riattualizzate.
Il nuovo singolo di Francesca Sardoni, toscana attiva da anni nel settore delle sperimentazioni elettroniche, è una riflessione sull’amore dalla quale farsi trascinare.

GLI ALTRI

Al Vox
XPertuTurbazione
PaKo Music Records/Visory Records/Believe Digital
Un flusso di coscienza che porta con sé parole, pensieri, riflessioni sul mondo attuale e la libertà traina il nuovo pezzo di Alberto Lupia da Genova, in arte Al Vox, tre dischi e svariati singoli all’attivo.
‘In arte’, appunto, perché l’attitudine che domina è quella di un art rock dalle sonorità new wave: c’è il non detto, o meglio: si dice ma senza esplicitare troppo, affidandosi alla parola: ricorre ad esempio ‘scatenati’ nel suo significato comune, cui si affianca quello più etimologico di s-catenati, e forse anche l’imperativo.
Viene così lasciato, al di là del significato immediato, all’ascoltatore di metterci del suo, rendendo così il brano qualcosa di più di un semplice ascolto.

Sara Blanca
Torna la Magia – è già Natale
YPK Entertainment
Beh, insomma: in effetti quasi ci siamo, e allora se amate i buoni sentimenti, fatevi trasportare dal quinto singolo di Sara Marchetti dalla provincia di Frosinone, attualmente a Oviedo dell’Erasmus.
Il campionario – tra riunioni famigliari, neve, albero, amicizia, bambini e quant’altro è quello tipico, svolto con un’attitudine vagamente soul da una voce che ha una sua consistenza.
Astenersi cinici e cuori di pietra.

Mariano Casulli
Sospesi, in bilico
Forse alle spalle c’è la consueta storia finita, o forse no; fatto sta che a volte ci si trova in bilico e nonostante la condizione non sia la migliore, forse è meglio che prendere decisioni, o chiudere capitoli che non si vorrebbe lasciare alle spalle definitivamente.
Tutto questo si avverte tra le righe del nuovo – quinti – singolo del pugliese Mariano Casulli;
per certi versi ermetico, affidato alle sensazioni del momento, senza spiegare troppo, nella veste gradevolmente synth pop frutto anche della produzione di Molla.

EleJola
Volevi solo una Barbie
Cosmophonix Artist Development/Altafonte italia
Il secondo singolo della giovane veneta Elena Parpajola, in arte EleJola, scritto e composto a quattro mani con Miriam Ayaba (esponente della scena urban italiana), come suggerisce il titolo è l’atto d’accusa nei confronti di un ‘lui’ superficiale e poco attento.
Una storia d’amore durata un anno, dietro a dichiarazioni d’amore, vacanze e quant’altro il vuoto creato da un interesse epidemico, che si ferma alla ragazza bella e bionda senza alcuna attenzione alla sua personalità.
Un elettropop decisamente accattivante, fa da cornice a un’interpretazione grintosa.

Wasabi
Cenere
Una ballata dal mood malinconico, per i momenti in cui si vede tutto nero: è il secondo singolo del trio romano tutto al femminile delle Wasabi, nella forma di un rock / pop condito di elettronica con un finale che si accende in crescendo.

K-Ant
Pulsar
Trulletto Records
L’incapacità di chiudere una storia e il lasciare sempre una porta aperta al ritorno della ‘lei’ di turno è il tema del nuovo singolo di K-Ant, artista pugliese con varie esperienze già all’attivo.
Qui lo troviamo assieme a un gruppo di cinque musicisti che costituiscono un brano dalle gradevoli atmosfere funk, con una leggera pennellata jazz dato dai fiati.
Tonalità accese per un brano che può coinvolgere.

Carducci
Forrest Gump
LeIndie Music / Artist First
Come il personaggio dell’omonimo film, Daniele Carducci (dalla provincia di Taranto) corre fino a perdere ogni energia, più che per fuggire alla propria esistenza per chiarirsi le idee…
Cantautorato pop con qualche venatura di folk, per un pezzo che resta un po’ lì, con una sua efficacia, ma senza spiccare il volo .

IL MAESTRALE, 3NEMA, MICHELE DE MARTIIS: SINGOLI

IL SINGOLO DELLA SETTIMANA

Il Maestrale
La cosa più naturale
Artist First
Prende una strada in parte diversa da quella dei due precedenti episodi il collettivo Il Maestrale, in occasione di questa terza uscita.
Un brano dedicato all’amore e alla sua forza primigenia che si avvale di sonorità che abbandonano il Mediterraneo per immergersi nell’afrobeat prima di virare verso la samba.
Condiviso coi precedenti è invece l’esito, all’insegna di colori sgargianti, ritmi sui quali è difficile restare a fermi, una vitalità dinamica che coinvolge.

GLI ‘ALTRI’

3nema
Psychedelic
PaKo Music Records / Visory Records / Believe Digital
Un disco sulla lunga distanza all’attivo, quedto trio (come suggerisce il nome) proveniente dalla zona del Lago di Garda lancia il suo nuovo singolo.
Psichedelia poca, in questo pop rock che cerca di mescolare sonorità anni ’70 (con una cospicua dose di funk) ed elettronica, in un pezzo dedicato a sogni di fuga ostacolati da una realtà limitante.
Si resta sul ‘canonico’, con elementi sonori che appaiono giustapposti – inizio retrò, finale volto all’elettronica – in un brano in cui si ha l’impressione che si cerchi troppo la ‘bella forma’.

Michele De Martiis
Ogni volta è così
PaKo Music Records
Un inno alla vita, capace di offrire momenti bui dopo i quali ci si rialza, con l’amore naturalmente a rivestire un ruolo centrale.
Michele De Martiis da Ancona, un pugno di singoli già all’attivo, offre un esempio di cantautorato pop – rock che finisce per essere abbastanza ‘calligrafico’ sia nei suoni, attenti a non ‘eccedere’, sia nelle parole, che finiscono per sembrare un invito all’ottimismo un po’ fine a sé stesso.

BLVRD, ANTONIO MARESCA, BARRIERA, WEID, RUGGERO RICCI: SINGOLI

BLVRD
Scrivanie
Distrokid
Riflessioni su una relazione al capolinea, nate appunto seduto a una scrivania.
Le esprime Davide Capra, alias BLVRD, da Roma, origini da rapper – e si sente nel cantato ‘cadenzato’ – sviluppatesi poi abbraccia di anche il pop.
Una tipica ballata senza particolari scosse.

Antonio Maresca
Ti avrei
Fourth Mile Studio
Napoletano di nascita, formazione jazz, attività parallele di cantautore e produttore, Antonio Maresca racconta con ironie le incertezze dell’innamoramento, un salto nel buio che però è l’unico modo di imparare a volare; una contraddizione che porta con sé tutti i tipici interrogativi all’inizio di una relazione, quali scelte fare, quali strade prendere.
Il tono è leggero (il video prende le mosse dal famoso spot ‘Anto’: fa caldo’), la confezione gradevole.

Barriera
Dohomessomiopadre?
Il Piccio Records
Elettronica urticante con qualche riferimento anni ’80 (Gary Numan), per Valerio Casanova, alias Barriera, casertano trapiantato a Roma.
L’anima di un padre trapiantata in un cellulare,
è uno spunto da serie TV, e infatti viene menzionata esplicitamente “Black Mirror”, ma tutto viene messo al servizio di un umore sarcastico e diventa una metafora dei tempi attuali.

Weid
La Verità
TRB rec.
Simone Maritano da Torino in arte Weid torna con un singolo dedicato alla classica gelosia di chi immagina che la propria partner faccia chissà cosa in sua assenza.
Il clima è abbastanza leggerino, ma l’arrangiamento, con reminiscenze dance anni ’90, a un certo punto prende la strada della sospensione dando al pezzo una cornice interessante.

Due minuti e mezzo non sono un granché per sviluppare un concetto…

Ruggero Ricci
2000
Orangle Records/Ingrooves/Universal Music Italia

Dance dal retrogusto francese e funk a caratterizzare il nuovo pezzo del cantautore di Lugo (RA): omaggio a quei primi anni 2000 durante i quali Ricci ha vissuto l’età più giovane e spensierata, sentimenti inclusi.
Passa e va, anche troppo velocemente.

MISTERISEPARLI, “SPEEDBEFOREDEATH” (VINA RECORDS / BELIEVE)

Disco d’esordio per questo duo pescarese (Pepi ed Andrew i ‘nomi di battaglia’), primo traguardo di una collaborazione che dura già da qualche anno.
Frutto di jam session e collaborazioni assortite, i sei brani che compongono “Speedbeforedeath” si snodano all’insegna di un’elettronica dalle varie consistenze e suggestioni, dal coloratissimo funky iniziale, dai tratti dance, al fluire quasi liquido di suggestioni orientali che chiude il lavoro.
In mezzo, si toccano territori cosmici e divagazioni psichedeliche, si lambisce il lounge e si flirta con suggestioni etniche.
Rari gli interventi vocali: il refrain ripetuto del brano di apertura, il testo della title track, unica ‘concessione’ a un accenno di forma – canzone all’insegna dell’ironia.
Una serie di tappe, alcune delle quali non si ritraggono dall’ampliarsi fino a 9 – 10 minuti di durata, offrendo all’ascoltatore occasioni di straniamento ed immersione.
Un lavoro che, per quanto affidato a beat, basi e loop, non rinuncia a una vivace componente percussiva o interventi di chitarra, in un caso quella dell’ospite Lorenzo Conti (già con Negative Trip e Santo Niente).
È insomma un’elettronica che lavora di cesello su parti e campioni di musica ‘suonata’ che offre all’ascoltatore il proverbiale viaggio sonoro…

BNB MUSIC MMXX, “LOCKDOWN” (AUTOPRODOTTO / REHEGOO MUSIC)

Nasce nel 2017 a Torino, questo progetto, frutto della collaborazione della cantautrice Luana Barnabà e del chitarrista e compositore Gianluca Nardelotto e in seguito completato da Enrico Battaglino alla Batteria e Luca Macerata al basso.

Il titolo rappresenta ma non esaurisce il contenuto di un lavoro la cui gestazione è stata influenzata da tutto ciò che si è vissuto nel corso di primi, duri mesi del 2020 che ha toccato la vita tutti in quanto persone, ancora prima che, in questo caso – e in particolare di quello della cantante – autrice, la cui firma caratterizza quasi tutto il disco – musicisti.

La title – track rappresenta un campionario di tutto il ‘minimo quotidiano’, dato precedentemente per scontato e diventato improvvisamente un ‘pezzo mancante’ delle proprie esistente.

Il resto del lavoro, nove i pezzi complessivi, ondeggia tra il riflessivo e il biografico: da un lato: un catalogo di sensazioni ed emozioni il sentirsi ‘incompresi’ e i sacrifici per farsi ‘accettare’ in determinati contesti sociali, la voglia di conservare un atteggiamento positivo nei confronti della vita, la musica come bisogno e necessità; dall’altro, racconti di storie d’amore, felici o meno e di amicizie.

La voce di Luna Barnabà domina il disco, con grinta, ma forse con un filo di attenzione di troppo alla ‘forma’, che poi è l’analogo limite dei

suoni di accompagnamento (cui partecipano alcuni ospiti esterni, tra cui il sassofonista Andrea Aiassot), che delineano un rock – pop senza scosse, pronto a vestirsi di volta in volta di accenni fusion, funk, un filo di jazz.

Si avverte la sensazione – impressione personale, intendiamoci – che l’ansia di ‘fare le cose per bene’, poi abbastanza tipica di ogni esordio, abbia privato la band di un filo di immediatezza e spontaneità.

Non a caso, forse, un pezzo come ‘Mai’ risulta, con la sua attitudine molto più aggressiva, risulta forse l’episodio più riuscito.

Menzione finale per la copertina, firmata da Paolo Mottura, apprezzatissimo disegnatore Disney e non solo.

ALEX SAVELLI – IVANO ZANOTTI, “ITALIAN KIDD” (RADICI MUSIC RECORDS)

Un ‘discone’, sotto vari punti di vista, a cominciare dal fatto che non accade tutti i giorni di trovarsi di fronte a 15 pezzi che superano ampiamente l’ora di durata.

Non è pero solo questione ‘numerica’: Alex Savelli e Ivano Zanotti, qui al primo episodio della loro collaborazione, mettono insieme un disco di sano, arrembante e direi anche ‘necessario’ rock italiano.

Come già avvenuto in un precedente progetto dello stesso Savelli, l’idea è stata di aprire il progetto a un ampio nuemro di collaboratori, in questo cantanti: 11 per la precisione (e vabbé, si torna sui numeri), provenienti da gruppi poco o per nulla conosciuti, a fare una sorta di ‘punto della situazione’, per quanto ovviamente non esaustivo, di come si faccia ‘rock’ oggi in Italia.

Il ‘rock’, intendiamoci, più o meno ‘classico’, certo pronto a colorarsi qua e là di tinte vagamente ‘indie’ o ‘alternative’, ma qui diciamocela tutta, le chitarre (curate da Savelli, polistrumentista con collaborazioni che vanno da Francesco Guccini a Paul Chain, passando per Ares Tavolazzi, e che qui è anche autore di tutti i brani) sono le protagoniste, che abbiano le tinte più spiccatamente ‘hard’ e vagamente metal, un po’ à la AC/DC, sia che sforino in territori vagamente grunge, o che assumano tinte psichedeliche (‘The Sheperd’ i nove minuti) passando per momenti funk, fino a suggestioni cinematografiche, con parentesi che sembrano rimandare a certe colonne sonore dei film ‘di genere’ degli anni ’70 (‘Spears’). Il pezzo conclusivo, ‘Noi siamo soli’, l’unico in italiano, appare come una sorta di versione ‘nera’ e decadente di certi episodi del repertorio dei nostri anni ’60.

Un caleidoscopio, una ‘mezza maratona’ che trova il tempo anche per momenti più compassati, in uno scenario che mantiene elevati tensione e decibel.

La batteria di Zanotti (di nuovo: uno che ha calcato in lungo e in largo i palchi, a fianco di Ligabue e Vasco Rossi, ma anche di Alan Sorrenti e Loredana Bertè) fa da adeguato e inesausto contraltare / sostegno / abbinamento.

Le voci – tre delle quali femminili – fanno il resto, con le loro singolo personalità e grane emotive.

I ‘fenomeni del momento’ hanno certo contribuito a fare – almeno in parte – riaccendere i riflettori sul rock italiano; dischi come questo mostrano che al di là dei successi sanremesi ed eurofestivalieri, il rock in Italia è vivo e lotta insieme a noi.

S.O.F.I.A., DIESIS, WESTFALIA, ADELAIDE, ROMANO: SINGOLI

S.O.F.I.A.

Di Niente

Rough Machine

Primo singolo e video per questa giovane cantante romana, cui qui si affianca la altrettanto giovane attrice e regista Blu Yoshimi (qualcuno la ricorderà, nel ruolo della giovanissima figlia del protagonista di “Caos Calmo”).

Un cantautorato pop autobiografico di gradevole confezione, in cui Sofia (all’anagrafe Baldolini) riporta qualche riferimento dell’elettropop che è stato la sua prima scelta sonora.

Il video è un montaggio di momenti da ‘minimo quotidiano’ dell’artista, alla ricerca di una cifra spontanea e ‘sincera’.

Apprezzabile.

Diesis

Paglia nel fuoco

Red Owl Records

La ‘Paglia nel fuoco’, manco a dirlo, è l’amore, vissuto nelle sue piccole – grandi complicazioni.

I fratelli Verna (separati da 10 anni di età, ma quasi non sembrerebbe), dalla natia Paternò (Catania) hanno già compiuto un discreto percorso, che li ha portati ad esibirsi anche ad Hollywood, oltre che a partecipare a ‘Sanremo Rock’, anche se a dirla tutta, col ‘rock’ sembrano aver veramente a poco a che fare, almeno a giudicare dall’ascolto di questo pezzo.

Accompagnati da Funkyman, (già collaboratore di Fabri Fibra e altri), i Diesis assemblano un pezzo pop destinato evidentemente ai giovanissimi, dominato dall’autotune, con un testo fondato su ‘immagini’ forse un po’ troppo scontate e in cui tutto – dai suoni, all’abbigliamento, alle acconciature – sembra veramente troppo costruito a tavolino, volto a cercare a tutti i costi il riscontro del pubblico di riferimento.

Westfalia

Goblin – Singolo

Needn’t

Singolo di debutto per questo trio bolognese, dedito a un efficace r’n’b, in cui domina l’elemento funk, all’insegna di un groove caldo e trascinante.

Il ‘Goblin’ del titolo è quello ci portiamo tutti appresso, un ‘lato’ oscuro che ci fa pendere verso la rabbia, l’irrazionalità, la gelosia: la soluzione, abbastanza prevedibilmente, è quella di cercare di incanalare la propria negatività verso il ‘lato positivo’ della vita. Una parola, certo, ma la musica, specie quando luminosa e solare come in questo caso, può essere d’aiuto.

Adelaide

Nonna Li’

RR Production

Una intensa e delicata dedica, sul filo del sogno e del ricordo, a chi non c’è più: è quella della giovane Adelaide Cuciniello – una manciata di brani all’attivo, già con buoni riscontri, tra cui il premio come Miglior Artista al Festival di Napoli dello scorso anno – alla bisnonna Lidia, una delle tante vittime degli ultimi mesi, in un brano che valica il semplice dato personale per diventare un momento di ricordo di tutti coloro che se ne sono andati.

Il solco è quello della tradizione napoletana, con tanto di mandolino, ma senza mai cadere nella ‘sceneggiata’ e nel ‘folklore’; intensità, ma con modi garbati.

Romano

Coniugi Arnolfini

MCN Records

Riccardo Romano, palermitano, classe ’85, ha fin qui ottenuto vari e positivi riscontri, tra i quali il ‘Premio De André’ nel 2016.

Accompagnato da un video girato da lui stesso con lo smartphone tra Palermo e Padova, ‘Coniugi Arnolfini’, vestito di un pop elettronico dai modi sofisticati, si concentra su un catalogo di oggetti che vanno a riempire la nuova casa in cui si abita, che quindi diviene il proverbiale luogo dove trovare un’appartenenza e conservare la propria identità in una realtà inizialmente estranea e dove, naturalmente, vivere i propri affetti.

I ‘Coniugi Arnolfini’ del titolo sono quelli dell’omonimo quadro di Van Eyck, che qui diventano un po’ un simbolo dell’emigrazione, in questo caso dell’adattamento a una nuova realtà… il fatto che l’Arnolfini fosse di nobile stirpe e di professione facesse il banchiere, gli rese probabilmente la vita più facile rispetto a tanti altri, ma questo è probabilmente un dettaglio.

TARSIA, KRIKKA REGGAE, THE UNIKORNI: SINGOLI

Tarsia

Passi

Maqueta Records / Artist First

Singolo di anticipo per il disco di esordio di questa cantautrice di Policoro (Matera) con un’esperienza già solida alle spalle.

I ‘Passi’ del titolo sono quelli che si compiono in relazioni sentimentali talvolta complicate in cui non si procede assieme, ma è necessario compiere i propri passi singolarmente per raggiungere la felicità…

Vocalità convincente, ma una scelta interpretativa e sonora forse un po’ troppo ‘di maniera’, per un’artista che dichiara influenze, oltre che pop e popolari, anche funk, soul e jazz.

Krikka Reggae feat. Sud Sound System

Confusione

Libellula Music

Nuovo singolo per questa band che negli ultimi anni si è segnalata nel panorama della musica del Mezzogiorno.

Realizzato in collaborazione con gli storici Sud Sound System, ‘Confusione’ è un riuscito mix di reggae e funk, discretamente coinvolgente, anche se qua e là vagamente scontato nel testo; apprezzabile comunque l’invito, in tempi in cui la confusione regna appunto sovrana a tenere viva l’attenzione, contro ogni tentativo di limitazione di libertà e diritti.

The Unikorni

Latte Color Plastica

Libellula Music

Singolo che anticipa il disco di esordio di questo duo torinese, in cui Fabrizio Pan (già nei Melody Fall) incontra la batterista Giorgia.

Una struttura che ricorda i White Stripes, coi quali il duo appare in effetti avere qualcosa in comune anche sotto il profilo sonoro.

L’attitudine non manca: il fatto di essere in due spinge a dare il massimo in fatto di energia e ne esce un brano (dedicato alle difficoltà dell’avvio di un rapporto amoroso) in cui la distorsione delle chitarre raggiunge livelli quasi industriali, accompagnata dalla voce gridata, iraconda di Giorgia.

Un brano promettente, in attesa del primo lavoro sulla lunga distanza.