Gibilterra, ovvero: Riccardo Ruggeri (voce) e Martino Pini (chitarra) i quali, dopo varie singole esperienze in disparati generi, dalla canzone d’autore all’elettronica passando per progressive e jazz-rock, uniscono le forze per un progetto più orientato verso territori cantautorali e ‘pop’
Le ‘piccole verità’ scandagliate dai Gibilterra nei cinque brani che qui si susseguono sono quelle che emergono dal quotidiano, attraverso riflessioni, ammissioni, momenti in cui si fanno i conti coi propri limiti e le proprie debolezze, nei rapporti con sé stessi e con gli altri; si finisce, quasi inevitabilmente, per sfiorare i ‘massimi sistemi’, il paradosso ricorrente di una società in cui la ‘connessione’ è divenuta un bene di prima necessità, mentre la ‘comunicazione’ con l’altro appare sempre più difficile.
Ruggeri e Pini, coadiuvati da Andrea Baccaro alla batteria e Maurino Dellacqua al basso, scelgono la strada di un pop che coniuga ‘agevolezza’ di ascolto con una certa ‘eleganza’ dei suoni, riservando spazi a brevi derive blues o accenni di flamenco, all’insegna di un riuscito incontro/dialogo tra voce e chitarra.