Due parole sulle ‘epurazioni’ del M5S; comincio subito col dire che l’operazione è piaciuta poco anche a me; tuttavia esistono dei regolamenti… il problema di Gambaro non era ‘di aver parlato contro il leader’, o almeno la questione non era quella: la questione è che ‘i panni sporchi si lavano in famiglia’, che il malumore va espresso nelle sedi adatte e non a favore di taccuino o telecamera… mi pare una regola di ‘galateo’… Oltretutto, a volerla dire tutta, la brutta abitudine di fare gli ‘amiconi’ nelle riunioni di partito e di sparare a zero sui giornali o in televisione, è tipica dei partiti di ‘vecchio stampo’… In diversi, a partire da Travaglio, hanno fatto peraltro notare che la faccenda delle epurazioni non è nuova, anzi, proprio in questi giorni ne abbiamo avuti un paio di clamorosi esempi: da una parte Maroni che afferma: “chi non è d’accordo con la linea del Partito (ossia, con me), si accomodi fuori”, dall’altra i leader del PD siciliano che hanno intimato al Governatore Crocetta di decidere se stare fuori o dentro il PD; e attenzione, Crocetta non è un semplice parlamentare, ma il Governatore della Regione Sicilia… solo che chissà come mai, ‘sta notizia sui giornali si è letta poco e in tv mi pare se ne sia parlato ancora di meno. Non mi esibirò nella disamina della storia delle epurazioni in Italia, in questi giorni è stata pienamente snocciolata da altri; mi limiterò solo a osservare un dato: in genere, le ‘epurazioni’ avvengono per volontà unanime di organismi di partito composti da un esiguo numero di persone… spesso poi non sono altro che non il risultato della volontà del ‘capo’ cui nessuno ha il coraggio di dire di no. Ebbene, nel caso del MoVimento 5 Stelle l’espulsione è stata votata da svariate migliaia di persone: poche? Tante? Sicuramente più che un’Assemblea, un Direttori o una Segreteria di partito… aggiungo: quelli che temono che il MoVimento Cinque Stelle sia una formazione fascistoide in cui tutti vanno appresso a Beppe Grillo, devono esserci rimasti proprio male quando si sono accorti che la maggioranza che ha votato l’espulsione della cittadina Gambaro è stata tutt’altro che bulgara, con un buon 35 per cento di elettori che si sono espressi a suo favore. Naturalmente questo è stato subito giudicato come un segno di ‘debolezza e di frattura’; se invece a favore dell’espulsione avesse votato il 90 per cento, avrebbero tutti detto il MoVimento Cinque Stelle è un partito che ricorda il comunismo in Romania: come la giri, la giri, insomma, l’importante è parlarne male; ma a questo si comincia ad essere abituati, anzi: comincio a pensare che prima o poi gli elettori si stuferanno di sentire sempre a parlare a sproposito del MoVimento, e quando si accorgeranno che magari certe proposte vengono respinte dalla ‘supermaggioranza PD-PDL’, allora forse cominceranno a capire perché del MoVimento è necessario sempre e comunque parlarne male… e questo al netto di problemi che comunque in M5S esistono e vanno risolti.