Francesca Sandroni Essere Amati LeIndie Music / Artist First Un efficace elettropop con ritmi dance, con ascendenze anni ’80 riattualizzate. Il nuovo singolo di Francesca Sardoni, toscana attiva da anni nel settore delle sperimentazioni elettroniche, è una riflessione sull’amore dalla quale farsi trascinare.
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Al Vox XPertuTurbazione PaKo Music Records/Visory Records/Believe Digital Un flusso di coscienza che porta con sé parole, pensieri, riflessioni sul mondo attuale e la libertà traina il nuovo pezzo di Alberto Lupia da Genova, in arte Al Vox, tre dischi e svariati singoli all’attivo. ‘In arte’, appunto, perché l’attitudine che domina è quella di un art rock dalle sonorità new wave: c’è il non detto, o meglio: si dice ma senza esplicitare troppo, affidandosi alla parola: ricorre ad esempio ‘scatenati’ nel suo significato comune, cui si affianca quello più etimologico di s-catenati, e forse anche l’imperativo. Viene così lasciato, al di là del significato immediato, all’ascoltatore di metterci del suo, rendendo così il brano qualcosa di più di un semplice ascolto.
Sara Blanca Torna la Magia – è già Natale YPK Entertainment Beh, insomma: in effetti quasi ci siamo, e allora se amate i buoni sentimenti, fatevi trasportare dal quinto singolo di Sara Marchetti dalla provincia di Frosinone, attualmente a Oviedo dell’Erasmus. Il campionario – tra riunioni famigliari, neve, albero, amicizia, bambini e quant’altro è quello tipico, svolto con un’attitudine vagamente soul da una voce che ha una sua consistenza. Astenersi cinici e cuori di pietra.
Mariano Casulli Sospesi, in bilico Forse alle spalle c’è la consueta storia finita, o forse no; fatto sta che a volte ci si trova in bilico e nonostante la condizione non sia la migliore, forse è meglio che prendere decisioni, o chiudere capitoli che non si vorrebbe lasciare alle spalle definitivamente. Tutto questo si avverte tra le righe del nuovo – quinti – singolo del pugliese Mariano Casulli; per certi versi ermetico, affidato alle sensazioni del momento, senza spiegare troppo, nella veste gradevolmente synth pop frutto anche della produzione di Molla.
EleJola Volevi solo una Barbie Cosmophonix Artist Development/Altafonte italia Il secondo singolo della giovane veneta Elena Parpajola, in arte EleJola, scritto e composto a quattro mani con Miriam Ayaba (esponente della scena urban italiana), come suggerisce il titolo è l’atto d’accusa nei confronti di un ‘lui’ superficiale e poco attento. Una storia d’amore durata un anno, dietro a dichiarazioni d’amore, vacanze e quant’altro il vuoto creato da un interesse epidemico, che si ferma alla ragazza bella e bionda senza alcuna attenzione alla sua personalità. Un elettropop decisamente accattivante, fa da cornice a un’interpretazione grintosa.
Wasabi Cenere Una ballata dal mood malinconico, per i momenti in cui si vede tutto nero: è il secondo singolo del trio romano tutto al femminile delle Wasabi, nella forma di un rock / pop condito di elettronica con un finale che si accende in crescendo.
K-Ant Pulsar Trulletto Records L’incapacità di chiudere una storia e il lasciare sempre una porta aperta al ritorno della ‘lei’ di turno è il tema del nuovo singolo di K-Ant, artista pugliese con varie esperienze già all’attivo. Qui lo troviamo assieme a un gruppo di cinque musicisti che costituiscono un brano dalle gradevoli atmosfere funk, con una leggera pennellata jazz dato dai fiati. Tonalità accese per un brano che può coinvolgere.
Carducci Forrest Gump LeIndie Music / Artist First Come il personaggio dell’omonimo film, Daniele Carducci (dalla provincia di Taranto) corre fino a perdere ogni energia, più che per fuggire alla propria esistenza per chiarirsi le idee… Cantautorato pop con qualche venatura di folk, per un pezzo che resta un po’ lì, con una sua efficacia, ma senza spiccare il volo .
Vi Skin Sei Grande dolcezza nel nuovo singolo della giovane di Esperia (provincia di Frosinone). Sofia Pelle in arte Vi Skin ci canta di una storia d’amore finita e della necessità di lasciare andare il proprio lui: “Perdere me ti fa ritrovate te…” Nulla di nuovo in tema di sofferenze sentimentali, ma l’interpretazione, cui si aggiunge il video ‘campestre’ ispira comunque una certa tenerezza.
Mezzanotte Mezzanotte (UTC) Ada Music Italy Lui cerca di riconquistare lei dopo il tradimento di una notte: Non evade dai luoghi comuni questo nuovo singolo del bresciano Luca Patti, quasi omonimo del suo alias musicale. La confezione sonora piuttosto gradevole, per quanto l’elettropop compassato con qualche riferimento anni ’80 risulti abbastanza ‘di maniera’.
The Slight P.O.P. ADA Music Italy P.O.P., ovvero: Prima O Poi; il nuovo singolo di Giacomo Parenti alias The Slight è il misto di recriminazioni e speranze di chi si augura di recuperare una relazione complicata; la forma è quella di un canonico pop sintetico.
Le FrasiincompiutediElena Lucida Una tipica ballata indie rock, sull’onda emotiva di una relazione ormai finita (o forse, chissà): il nuovo brano di Raffaele Quarta, alias RafQu, salentino trapiantato a Roma, e del suo progetto LefrasiincompiutediElena, scorre via abbastanza rapidamente, forse anche troppo.
Tesha Mai DistroKid Un tradimento, stavolta non sentimentale, ma di un’amicizia (tra uomini), il che per molti versi è pure peggio. Tema inusuale, tradotto da Tesha (il milanese Emanuele Scardino) a cavallo tra rabbia e disillusione, in una forma cantautorale dai contorni blues Apprezzabile.
Cantante, coreografa, ballerina professionista, fireperformer e insegnante di danza, La Sofy esordisce con questo singolo all’insegna del riappropriarsi dell’indipendenza dopo una relazione finita dance – pop dai ritmi sostenuti, frutto anche dell’intervento del Dj e Producer oZZo.
GLI ALTRI
ODE Quello che mi fai tu Artist First ODE, Edoardo Raimondi da Monza, presenta un brano di stampo r’n’b arricchito da una vena funky, specie negli inserti chitarristici, per descrivere i postumi di una relazione andata male. Confezione pop, toni accesi, ma manca un filo di ‘spinta’.
Michele De Martiis L’al di là delle favole PaKo Music Records Una relazione ormai finita a cui guardare senza serbare rancore, conservando quanto di buono è stato. I rimpianti non mancano, così come la speranza un giorno magari di riprendere il percorso. Michele De Martiis, anconetano, classe ’75, qualche singolo già all’attivo per una carriera che solo da poco ha cominciato a produrre qualche frutto, presenta un tipico brano di pop / rock, toni accesi e mood solare con chitarre di contorno.
Sisto Cara Artist First Terzo singolo per il marchigiano Giovanni Peretti (‘Sisto’ da Sisto V, Felice Peretti, marchigiano anche lui, ma parentela non verificata), dedicato a un abbandono non reale ma solo temuto, in un brano dedicato alla propria ‘lei’. Synth pop abbastanza ordinario, con echi da elettronica francese anni ’80.
NedNack 23 Anni Star Da Torgiano, provincia di Perugia, a Roma e ritorno: dalla cima della Torre Baglioni nel borgo umbro, NedNack ‘intona’ un pezzo tutto volto all’avercela fatta, sbattendo in faccia agli scettici di un tempo il proprio ‘essere’ arrivato con una sfilata di macchinoni per il corso del paese, sotto lo sguardo perplesso e divertito degli abitanti. Trap – pop con qualche inserto ‘elettrico’ per quello che non è il primo episodio in cui il giovane sbandiera il suo essersi affermato: le rivalse sono comprensibili, ma se ripetute rischiano di scadere nella semplice ostentazione…
Le ‘Immagini dal Mondo’ sono quelle che vediamo tutti i giorni, che abbiamo visto nel corso della nostra vita, quelle, forse, che ci augureremmo di vedere. Andrea Rana da Lodi, una carriera divisa tra gruppi cover, band ‘originali’ e carriera solista, nel suo nuovo singolo parla di sé, “Vagabondo più con la testa che coi piedi” e non solo di sé. Lo fa unendo il risalto cantautorale dato alle parole, alla forza hard rock (con qualche ‘tentazione metal’) delle chitarre: come dei Nomadi ipervitaminizzati o un Ligabue più ‘coraggioso’.
NedNack Figli di chi PaKo Music Records/Visory Records/Believe Digital Un inno al ‘farsi da sé’, puntando a obbiettivi ‘alti’ senza limitarsi al mito del mondo patinato dei figli di papà. Dall’hinterland perugino a Roma (videoclip ambientato nelle vie del centro) NedNack sottolinea, come nel precedente pezzo, l’importanza di percorrere la propria strada nonostante tutto e di riuscire a farcela anche senza avere le spalle coperte dal benessere famigliare, prendendo in giro ironicamente proprio l’effimero mondo di chi forse ha ottenuto troppo senza aver ‘lottato’ granché. Pop giovanilistico per i tempi attuali, ma per il momento può bastare.
Ode Poco Rumore A1 Entertainment Artist First Edoardo Rainoldi da Monza, classe ’97 una carriera da designer tra Stati Uniti e Gran Bretagna mollata per tornare in Italia e cercare il successo con la musica. Il singolo d’esordio è descrive la classica dualità tra la capacità di trasmettere emozioni e momenti in cui ci si sente incapaci di comunicare col mondo. Più che l’r’n’b e il soul nella voce – abbastanza ‘canonici’, si fanno apprezzare i suoni impastati di elettronica, curati da YOISHO, tra i quali emerge qualche suggestione dub.
Sarai Mollami Ora The Bluestone Records/Talentoliquido/Believe Digital Prima la leggera ‘Laissez – faire’, poi la più intensa ‘Gif’; oggi Sarai (al secolo Sara Bassotti, da Roma, classe ’01), torna con questo pezzo a metà strada: una storia d’amore come tante, che si consuma rapida come un fuoco d’artificio e che presto pone il problema di chi debba lasciare chi. Nessun dramma, ma solo un disincanto ironico e un po’ amaro, sullo sfondo del pub dov’è cominciato tutto. La conferma di una cantautrice di personalità, di un’interprete a cavallo tra soul e jazz che brano dopo brano sembra trovare sempre ulteriori conferme.
Donson Quello che non vuoi LeindieMusic/Artist First Pieni anni ’80, a partire dai synth nei suoi del nuovo singolo di Andrea Domini da Brescia, alias Donson. Le parole descrivono un’incertezza esistenziale, oggi tipica non solo dei giovanissimi, ma anche di chi, come il cantautore, è a metà tra i 20 e i 30: non si sa bene chi si è, si è solo in grado di dire ciò che non si vuole. A metà anche la proposta, tra rap e un’impostazione più cantautorale.
Zart Disneyland Red Owl Records/Visory Records/Believe Digital Torna dopo tre anni il savonese Zart. La bellezza e leggerezza di una relazione come il classico parco di divertimenti: non superficialità, ma la felicità di stare insieme, magari con sorprese dietro ogni angolo. Pop leggero che qua e là rievoca uno scenario sonoro da sala giochi o, appunto da parco di divertimenti.
Dubbi e confusioni alle soglie di un nuovo amore, raccontate dal giovane (classe 2000) trapper comasco Federico Lucini, in arte Ethos.
Tutto abbastanza ‘canonico’ e, come in molti altri casi, viene da pensare che se proprio si deve usare l’autotune, almeno si potrebbe fare uno sforzo in più sotto il profilo della dizione…
Torna Giuseppe Grillo, in arte Nochia, con questo pezzo che ripropone la formula – per il momento, vincente – a base di una dance con ascendenze ’70 e ’80.
La necessità di divertirsi senza stare tanto a pensare anche nelle classiche ‘giornate – no’; il ritmo ‘prende’, e tanto basta.
PierC FriendsWithBenefits Gotham Dischi / Artist First
PierC, in arte Piercesare Fagioli, milanese di nascita e piemontese di adozione, ha avviato il suo percorso musicale fin da ragazzino, cominciando ad ottenere fin da molto giovane i primi risultati (quattordicenne, ad esempio, partecipò a “Ti lascio una canzone” su RaiUno), trasferendosi recentemente a Milano per motivi di studio. Il capoluogo milanese diventa così il teatro di un nuovo capitolo della sua vicenda musicale, aperto da questo singolo, inno a un modo ‘leggero’, ma non senza qualche ‘dubbio esistenziale’, di vivere la vita, il tutto raccontato utilizzando un pop – dance con rimandi agli ’80.
Tommaso La Notte La fine del capitalismo Auand Records / Pirames International
A breve distanza dal precedente ‘Shampoo alla Camomilla’, torna il cantautore pugliese con questo pezzo che descrive, ancora una volta, le conseguenze di una ‘rottura’. Lei da una parte, a cercare solitudine e riflessioni tra le mura domestiche, dall’altra lui, che invece si perde in mille elucubrazioni, cercando magari dii ingannare l’analoga solitudine con notti passate al bar. Intorno un mondo distante, fatto di suore che partecipano ai ‘talent’ e porno su Internet. Beat elettronici con vaghi accenni ‘indie’ scandiscono il tutto.
‘900
Dolore
PM Productions
Un pezzo dedicato a chi soffre in silenzio, attanagliato da un ‘male di vivere’, sia esso provocato da un vuoto interiore, o da un evento traumatico, scendendo in un buco dal quale è difficile uscire se non si chiede aiuto, essendo allo stesso tempo incapaci di esprimere quella richiesta. Paolo Motta, in arte ‘900, infanzia e giovinezza trascorse tra Italia e Australia, la musica vissuta e studiata e un’esperienza già corposa accumulata, torna a non troppo tempo di distanza dal precedente singolo ‘Viaggiare’ con questo nuovo pezzo che dà voce a chi non l’ha o chi semplicemente non riesce a esprimerla, con un cantautorato contemporaneo che può a tratti ricordare il Tiziano Ferro più maturo.
Mattia Cortivo Leonardi Prelude in C Major, Op. 3 Digital Distribution Bundle
Mattia Cortivo Leonardi è un giovane pianista e compositore padovano che, pur essendo quasi un esordiente (come si può intuire, questa è solo la sua terza composizione pubblicata), sta mostrando la capacità e l’attitudine necessarie a uscire dagli ambiti ristretti del pubblico ‘di genere’ per raggiungere un uditorio più vasto, anche grazie agli auspici della TRB Records e della sua sottoetichetta Digital Distribution Bundle, dedicata agli artisti emergenti, che ha voluto dare spazio anche ad un compositore classico. Una dedica al genere femminile, partendo dal quadro di Gustam Klimt ‘Le tre età della donna’, nella forma di un ‘Preludio’, tipologia di brano solitamente concisa – e anche qui siamo poco oltre i 4 minuti – e che grazie alla sua brevità si presta molto anche all’ascolto di chi non è avvezzo al genere. Personalmente ascolto molta musica classica, ma non possiedo certi strumenti per giudicare la qualità del pezzo: a me ha ricordato alla lontana certe brevi composizioni di Bach, ma più di questo non posso dire.
Edodacapo Divento Matto Deposito Zero Studios / The Orchard
Il cantautore tarantino Edoardo Trombettieri – alias Edodacapo, torna con questo singolo che invita ad affrontare con leggerezza le avversità della vita, partendo dal canonico fallimento sentimentale. Sonorità con accenni lounge e chill out per un brano che però non appare mai decollare.
Sis Hunter The DustRealm Music
Un uomo e un lupo, coinvolti in una caccia in cui i ruoli finiscono per invertirsi, metafora del conflitto tra razionalità e istinti. Singolo che anticipa l’uscita di “The Killer in the Looking Glass”, disco d’esordio del duo formato da Mirka Valente e Francesco De Biasi. Una vocalità femminile con una certa personalità si accompagna a sonorità all’insegna di un’efficace ‘drum ‘n’ bass’, accompagnato dalle tessiture di synth e dalla personalità del pianoforte, che nello snodarsi del pezzo (oltre sei minuti la durata) assume connotati onirici.
Elettropop vagamente danzereccio con qualche ascendenza anni ’80 per questo nuovo singolo di Fabio Cosimo: la storia di una notte, il fuoco della passione rapidamente consumato, forse con una sottile vena di rimpianto.
Nuovo singolo per questo poco più per Emanuele Giuglietti, alias Mang; l’amore nascente, i tira – e – molla, il ‘non detto’, timori e qualche paura che lascia appunto tutto ‘segreto’, fino a quando il sentimento reciproco sboccia definitivamente. Brano tipicamente post-adolescenziale il una canonica confezione pop con qualche ascendenza caraibica.
Tommaso La Notte Shampoo alla Camomilla Auand Records / Pirames International
Vent’anni, una ‘gavetta’ già da tempo avviata, un EP e vari live in apertura dei concerti, tra gli altri, di Diodato e Clementino, Tommaso La Notte da Bisceglie si prepara al debutto sulla lunga distanza con “Pop Notturno”, di prossima uscita. Lo riascoltiamo nel frattempo con questo nuovo singolo, di ambientazione notturna (poteva essere altrimenti?), in cui il nostro annega proverbialmente nell’alcool (senza esagerare e limitandosi al gin) i dolori per l’abbandono sentimentale. Resta, alla fine, il ricordo dello ‘shampoo alla camomilla’ dell’amata, un barlume di dolcezza in una notte più buia del solito. Cantautorato indie pop piacevole nei suoni e che tra una citazione di Vasco e una menzione di Pasolini rivela qualche interessante potenzialità.
Nuova breve composizione per il chitarrista Luca Di Martino: una dedica alla propria chitarra e forse una riflessione sulla ‘Fortuna’, anche intesa come ‘destino’.
Il cantautore Enrico Lombardi presenta questa versione acustica del suo nuovo singolo, cover del celeberrimo brano interpretato da Dalla e Morandi, registrata presso il Circolo Arci ‘Babilonia’ di Pescara.
Versione abbastanza ‘canonica’ e rispettosa dell’originale, ma che proprio per questo non ‘incide’ più di tanto.
Nuovo singolo per Giuseppe Grillo alias Nokia, con la collaborazione di Frank Meta e Davide de Blasio.
Pieni anni ’80: dalla grafica, ai riferimenti a tutto l’immaginario dell’epoca, quello ‘diretto’ di Rocky Balboa e quello filtrato attraverso l’oggi di ‘Stranger Things’, passando per i suoni, con le tastiere e il sax, quello di Mattia Dalla Pozza (già collaboratore di Jovanotti), per raccontare, naturalmente, una storia d’amore.
Un parco giochi scalcinato, in mezzo disarmo, tra attrazioni mezze abbandonate, altre perfettamente funzionanti, tra le quali aggirarsi con un pugno di ‘Gettoni’ in saccoccia…
Jacopo Gobber, compositore e sound designer che ha collaborato, tra gli altri, anche con Disney, viene improvvisamente ‘fulminato’ dall’idea di unire canzone d’autore, psichedelia ed elettronica, da quella delle ‘tastierine’ anni ’80 alla techno anni ’90 e qualche accento ‘sguaiato’.
Assieme ad alcuni compagni di strada, Gobber assembla otto pezzi in cui, dietro l’apparente gioco di costruzione di mosaici sonori di varia ispirazione – in qualche caso si arriva ai limiti del ‘Blob’, come con la citazione pavarottiana inserita nell’apripista ‘Turandot’, emerge uno sguardo disincantato, più amaro che cinico, sulla realtà e in particolare certi ‘meccanismi’ nei quali quali ci si trova proprio malgrado, come ad esempio la burocrazia con la quale si è costretti a fare i conti anche in situazioni delicate come la malattia di un parente.
Prevale talvolta il nonsense, il gusto per il calembour, mentre altrove ci si ritrova a riflettere sulla propria identità di musicista e qua e là si fa spazio la riflessione, più o meno esplicita, su certi ‘riti’ come i ritrovi in spiaggia o in piazza.
Il risultato può ricordare certe esperienze di un passato più o meno prossimo: possono venire in mentre a tratti gli Amari (per chi li ricorda), del resto citati esplicitamente in una ‘lista di gradimenti’ che va da Syd Barrett ad Achille Lauro, passando per Flaming Lips e Aphex Twin.
Un disco obliquo, che per la sua natura di ‘patchwork’ sonoro invoglia all’ascolto ripetuto, sempre alla ricerca di ciò che in precedenza era sfuggito.
‘Latleta’ perché i tempi non sono esattamente facili e bisogna avere forza e resistenza; disciplina, anche, nel ‘fare musica’, attività che può dare molto a patto di dare molto, se si può passare il gioco di parole.
Latleta è il nuovo progetto di Claudio Cosimato, già ‘Vittorio Cane’; i ‘Miraggi’ sono oggetti, obbiettivi, relazioni del quotidiano, che magari si rivelano effimeri e a guardarci attraverso rivelano ‘altro’.
Forse non è un caso che, al di là della passione conclamata per synth, tastiere e quant’altro a cavallo dei ’70 e degli ’80, si siano scelte sonorità molto legate a quel periodo, giudicato spesso il trionfo dell’effimero del pop elettronico.
C’è un che di dissonante, in questi dieci pezzi che abbinano sonorità da successo estivo a testi che guardano con aria disincantata ciò che ‘gira intorno’, con toni sommessi, a tratti addirittura quasi annoiati (qua e là si avverte qualche somiglianza con Daniele Silvestri).
Una vaga, costante, sensazione di straniamento che può affascinare.