Periodica selezione di brani e singoli ripresi dalla recensioni del blog. Come al solito, preciso che non si tratta di una classifica vera e propria, anche se i brani sono comunque ‘ordinati’ in modo crescente di gradimento…
Skay, ‘Bustdown’ Mezzanotte, ‘Lockdown nel petto’ Corpoceleste, ‘Oblio’ Massimiliano Acri, ‘Alta Marea’ Donson, ‘Dimmi che è vero’ Donson, ‘Facile’ Fusco, ‘Comfort Zone’ Kevin Lov3, ‘Catene d’Oro’ Mardy Lava, ‘Lambada senza fine’ Just Jake, ‘Adone e Afrodite’ Quasi, ‘Iqos’ Maria Giulia, ‘Anima Inquieta’ Ruggero Ricci, ‘Coccodrilli’ Solisumarte, ‘Unici’ Mona Lisa, ‘Fruit Joy’ Lara Serrano, ‘Follia’ Serena Celeste, ‘Il Sole Dentro’ Scream, ‘Caso della dottrina’ Alfiero, ‘Lontano’ Donson, ‘Bella Canzone’ Grid, ‘Nomade’ Revman, ‘Tra di noi’ ALIC’è, ‘Sigarette’ Edodacapo, ‘Potremmo essere una cattedrale’ Debora Pagano, ‘Bon Ton’ Sara J Jones, ‘Lloret De Mar’ Trunchell, Et., ‘Braille’ Neim, ‘Solo un secondo (Rossofuoco) Dafne, ‘Come stai’ Alba, ‘Ciao’ Yko, ‘In the name’ Laplastique, ‘Frastuono’ Strade, ‘Bologna meraviglia’ Il Maestrale, ‘Xanadu’ Factanonverba, ‘Impossibile’ Il Re Tarantola, ‘Aiutiamoli a casa loro comprando le loro lauree’ Stellare, ‘Balena 52 Hz’ Misteriseparli, ‘Do you wanna get some?’ RosGos, ‘Greed’ Ixia, ‘Tutto ebbe inizio’ Fusaro, ‘Morto lui rimango io’
Sara J Jones Lloret De Mar … del resto, siamo a fine maggio, ma sembra luglio: cosa di più indicato – per chi gradisce il genere – che una bella canzoncina pop dalle suggestioni vagamente latine. Serviti: il pezzo funziona, il racconto del classico amore estivo con parecchia seduzione e poche complicazioni è efficace, la voce c’è e l’attitudine pure. La milanese Sara J Jones (Sara Libranti) si è già dimostrata capace anche in atmosfere più ‘serie’ e quindi perché non anche un episodio più leggero?
GLI ‘ALTRI’
Il Maestrale Xanadu Distrokid Secondo singolo per il collettivo pugliese Il Maestrale, che prosegue con la sua proposta di etnico-elettronica, stavolta ispirandosi a una composizione incompleta di Coleridge, dedicata a Kubla Khan. Rispetto al brano precedente, qui si pigia meno l’acceleratore su certe tendenze quasi dance, per preferire un soluzione più sospesa e quasi onirica. Fascino mediterraneo che convince.
Mezzanotte Lockdown nel petto ADA Music Italy Il ‘lockdown’ come metafora emotiva – e naturalmente c’entrano le pene d’amore – in questo nuovo singolo del bresciano Luca Patti, alias Mezzanotte. Pop di largo consumo con una generosa dose di elettronica in stile anni ’80 in sottofondo. Il testo non va oltre riflessioni abbastanza ‘consuete’; la metafora del ‘lockdown’ non è nemmeno troppo sviluppata (e in poco più di due minuti e mezzo, non sarebbe stato nemmeno troppo agevole). su indecisioni, dubbi e quant’altro. L’unica domanda è se veramente ci sia stato bisogno, oltre all’interprete, di altre quattro persone per scriverlo.
Quasi Iqos Gotham Dischi Il desiderio di una vita ‘normale’, tra uno spritz e il fumo di un’Iqos è al centro del nuovo singolo di Fulvio Felici, alias Quasi, cantautore romano di poco più di trent’anni, passato attraverso varie esperienze, dal punk rock al rap, prima di approdare a un pop abbastanza ‘canonico’. Gli elementi per farsi piacere ci sono tutti, dai suoni composti all’interpretazione con quel tanto di emozione, ma senza esagerare, al testo che invoca una semplicità altrimenti quasi noiosa, ma che acquisisce un nuovo valore, dopo un paio d’anni decisamente complicati per la vita sociale di molti. Un pezzo che però alla fine procede troppo ‘liscio’ e senza sorprese.
Scream feat. ZenoVVS Caso della dottrina Scream, Alessio Ludovichi, con la complicità di Zeno, Luca Salvo – entrambi esponenti della più recente scuola rap – trap milanese, si fanno immortalare in mezzo alle macerie, nell’artwork che questo pezzo: allegoria della società attuale, esplicitata nel parlare ritmato in uno stile da ‘vecchia scuola’ che rinuncia a sparare a raffica le parole per conservare il peso del loro significato. La denuncia di ipocrisie assortite e nuove / vecchie religioni non è certo una novità; l’autotune stavolta era forse superfluo, ma il pezzo è apprezzabile, se non altro per le intenzioni e il non voler esibire il solito ‘parlato a macchinetta’.
Debora Pagano Bon Ton Gotham Dischi INGrooves Music Group Debora Pagano ci tiene a farci sapere che lei del ‘bon ton’ se ne frega, specie se c’è da mettere certi arroganti al posto loro… Pop-rock e un’ampia dose di elettronica ad appoggiare un’interpretazione e un’attitudine che convincono.
Kevin Lov3 Collane d’Oro Dasein Partiamo dalle cose importanti: ‘Collane d’Oro’ viene presentato in questo weekend dal vivo a Mendrisio in occasione dell’edizione del Progetto Amore, che quest’anno raccoglierà fondi per le popolazioni ucraine. Il rapper di Lugano propone un pezzo dai toni compassati, in cui lo stile di vita di chi ha avuto successo (locali, donne, soldi e ovviamente le immancabili collane d’oro appunto), non vuole essere un’ostentazione, ma il simbolo di chi ‘ce l’ha fatta’, rischiando magari, ma seguendo le proprie attitudini e non si nega comunque il piacere di una passeggiata con gli amici di un tempo. Non è insomma che con successo e soldi si diventi automaticamente degli str***i. Brano che non si separa comunque da certi stilemi, e alla fine l’occhio non può fare a meno di posarsi sulle catene d’oro che dominano l’artwork, che al di là delle intenzioni, potrebbero passare per la solita ostentazione.
ALIC’è Sigarette Musa Factory Tornano Rosita Cannito e Nicola Radogna col loro progetto. Le sigarette sono forse il simbolo del carico di esperienze che lega la voce cantante al suo interlocutore: una relazione tra persone mature, vissuta sulla necessità di una comunicazione e di un racconto che va oltre l’urgenza della passione; la necessità di avere qualcuno con cui parlare e condividere le piccole e grandi storie vissute; forse, aggiungo, la necessità di colmare la solitudine con un rapporto umano non necessariamente sentimentale. Un pop ‘d’atmosfera’ con riflessi cantautorali
Serena Celeste Il Sole Dentro YPK Entertainment Singolo che anticipa il nuovo lavoro – “Nel mio disordine trovo sempre tutto’ – della cantante romana. Classe 1987, Serena Celeste Linardi ha alle spalle una carriera densa di esperienze, eventi collaborazioni; un album di inediti e un EP, più altre varie produzioni; questo, fino al 2015; oggi, dopo una lunga pausa, il ritorno. Il pezzo che anticipa il nuovo lavoro è un inno all’ottimismo, o meglio alla ricerca del ‘lato positivo’, dentro di sé, per cercare la riuscita di qualsiasi esperienza. Un pop dai suoni ‘intensi’, senza eccessivi ammiccamenti, e un’interpretazione senza sbavature, ma forse eccessivamente ‘controllata.
Periodica selezione di brani e singoli ripresi dalla recensioni del blog. Come al solito, preciso che non si tratta di una classifica vera e propria, anche se i brani sono comunque ‘ordinati’ in modo crescente di gradimento…
Andrea Tramontana, in arte Tramo, milanese classe 1996 ci porta indietro nel tempo con un brano rap che guarda alla ‘vecchia scuola’, con tanto di scratch.
La produzione è di MasterMaind, uno che in fatto di rap e hip hop la sa lunga.
Il fluire delle rime convince, il testo forse un po’ meno; la voce però è la sua, senza ‘trucchi’, e questo è già parecchio.
AliC’è
Le Chiavi di Casa
Musa Factory
Torna il duo formato da Rosita Cannito, con un brano all’insegna di un dialogo tra figlia – padre, sullo sfondo la vicenda di un lavoro perso e delle conseguenze sul nucleo famigliare.
Brano intriso di una malinconia fatta di rimpianti e recriminazioni, che nel finale si apre alla riconciliazione.
Labelle
Nudaxte
Cosmophonix Music Production
Esordio discografico per questa giovanissima cantautrice, già nota ‘tiktoker’.
Gli strascichi di una relazione finita male, molto male: il dolore per essersi messa a nudo – non solo fisicamente – per poi ritrovarsi in un rapporto dai risvolti, come si dice oggi, ‘tossici’ e naufragata negli insulti.
Tema importante, per quanto apparentemente esposto in maniera un po’ leggera: soul / r’n’b abbastanza già sentito da un lato, una spruzzata di dance dall’altro, ma se questa è la forma gradita ai più giovani, è senz’altro adatta a comunicare il messaggio.
Avevamo lasciato Fabiana Mattuzzi col suo ‘Intimo Glamour’ girare in estate per le strade di Roma; la ritroviamo ora in quel di Milano, con un clima più rigido e un brano molto più riflessivo, dedicato a una storia d’amore che si sa già durerà poco, sciogliendosi come neve in tasca.
Stavolta Grid sembra voler fare sul serio, un brano che non strizza troppo l’occhio alle mode ma all’insegna di un pop intimista che valorizza maggiormente le sue doti vocali anche grazie a una produzione dai suoni non invasivi.
Periodica selezione di brani e singoli ripresi dalla recensioni del blog. Come al solito, preciso che non si tratta di una classifica vera e propria, anche se i brani sono comunque ‘ordinati’ in modo crescente di gradimento…
Sasha Donatelli, ‘Sentirti addosso’
I Desideri, ‘Senorita’
Solisumarte, ‘È colpa mia’
Claudio Rigo, ‘Momenti’
Demanio, ‘Vaticano’
Solisumarte, ‘Era scritto’
‘900, ‘Viaggiare’
Edodacapo, ‘In città’
TES, ‘Berlino’
Lagoona, ‘Vertigine’
Michele Anelli, ‘Sono chi sono’
Ennio Salomone, ‘Io non ti ho detto niente’
AliC’è, ‘Nella testa’
Fanizzi, ‘Elementare’
DeaR ‘Was My Life a Kohoutek?’
Fernando Fidanza (su testo di Marina Marchesiello), ‘#9’
Resonanz Kreis, ‘Closed Eyes’
P.S.: il tag dei TES per qualche motivo non viene inserito.
Nuovo singolo per Ennio Salomone, cantautore siciliano oggi diviso tra Roma e Milano.
Un omaggio, nelle sue stesse parole, alla sua Sicilia: una galleria di personaggi e situazioni sul filo dell’ironia, proposta attraverso un pop rock variopinto che invita a ‘battere il piede’.
Un disco (in italiano) e un EP (in inglese) all’attivo, il tarantino Edoardo Trombettieri, in arte Edodacapo, torna con questo singolo, in cui tutto ciò che di negativo lascia la fine di una relazione può essere almeno in parte curato attraverso il perdersi in lunghe passeggiate in città (sempre meglio che restarsene tra quattro mura a recriminare).
Un viaggio a Berlino, proverbiale meta di ‘evasioni giovanili’ come antidoto alle scorie di una relazione finita, magari in compagnia degli amici di sempre… ma non tutto ‘funziona’ e anzi, se non si pronti a superare la faccenda, la ‘toppa’ rischia di essere peggio del buco.
Il trio lodigiano dei TES, un EP già pubblicato, torna con questo singolo, all’insegna di un pop / rock leggero e con una bella dose d’ironia, nel filone che ha già portato al successo band come i Pinguini Tattici Nucleari… ironia del resto evidente fin dal nome, dato che TES è l’acronimodi ‘Tutti Esageratamente Stronzi’.
Un’esortazione decisa a uscire da una relazione dominata da prevaricazione, svalutazione, sottomissione
Potrebbe sembrare una solista, in realtà poi AliC’è è un duo (pugliese) in cui alla voce di Rosita Cannito si affianca Nicola Radogna, qui al terzo singolo.
Indie – pop è forse un tantino fuorviante (oltre che definizione decisamente abusata): qui effettivamente si potrebbe parlare meglio di cantautorato, specie in questo pezzo, dato il testo ‘importante’.