Cinque anni fa, Vea lascia il suo lavoro di commessa per dedicarsi a tempo pieno alla propria passione; oggi, ecco il frutto di quella storia: sei brani per raccontare quella vicenda, con una certa ironia e una buona dose di rabbia, l’attitudine di chi sa di aver raggiunto un traguardo, prendendosi anche qualche rivincita.
Un riuscito mix di elementi rock e ‘black’ con una spruzzata di elettronica, dominati da una vocalità a tratti prorompente, affinata da anni di studio (culminati con una laurea in canto jazz alla facoltà di Musicologia di Cremona).
Accompagna Vea un piccolo nucleo di amici e collaboratori, le presenze più costanti quelle di Simone Ferrero (piano, synth, chitarre) ed Edoardo Luparello (Batteri), mentre lei stessa all’occorrenza imbraccia il suo fido ukulele.
Dal grigiore di un lavoro che magari offriva sicurezze, ma non soddisfazioni, alla piena affermazione di sé: il ‘posto fisso’ come sinonimo di tranquillità economica che diventa il posto dove, pur con qualche certezza in meno, si è felici.
Posted by smilepie on 26 febbraio 2018 at 11:48
nb.
non puoi, non fare, un post su #nevearoma 😄
Posted by crimson74 on 27 febbraio 2018 at 11:50
Eeeeh, ho perso l’attimo… 😀
Posted by sherazade on 26 febbraio 2018 at 13:46
Insomma. Sono felice che le sia andata bene!
Shera&Sally
Posted by smilepie on 27 febbraio 2018 at 09:57
Shera ma come sei avanti!!!!! 😄😄😄
Posted by sherazade on 27 febbraio 2018 at 10:03
È molto avanti il mio amore per Sally e naturalmente la neve che è scesa a Roma
Shera