Terzo disco solista per Cesare Isernia, alias Cè, artista che dopo una prima parte di carriera, sul finire degli anni ’90, ha abbandonato l’attività musicale per poi farvi ritorno nel 2012, con l’esordio di “Anime”, seguito due anni dopo da “Sono laureato in Economia”.
“Di vita, morte e miracoli” è un titolo discretamente ‘impegnativo’, accompagnato da una copertina su cui campeggia una macchina che sembra aver sbattuto contro un muro, oppure sono dei mattoni ad esserle piovuti sul cofano? Metafora, forse, delle avversità della vita, dei muri contro cui inevitabilmente si va a cozzare o delle avversità pronte a piovere addosso improvvisamente.
Nove pezzi in cui il cantautore, coadiuvato da una band di altri tre elementi –a cominciare da Massimo De Vita, che del disco è anche produttore – cui si aggiunge un ulteriore manipolo di ospiti, affronta vari ‘massimi sistemi’, a cominciare da quello più ricorrente dell’amore, più o meno contrastato, per passare all’attitudine nei confronti della vita, riflessioni su sé stessi e terminare con un brano che immagina il trapasso appena avvenuto.
Una proposta sonora alquanto variegata, il cui incipit getta l’ascoltatore in territori ai confini del punk, ma che nel proseguimento apre ampi spazi alla dimensione acustica e a sonorità che strizzano l’occhio a un pop dall’inclinazione ‘indie’, cercano di mantenere lungo tutta la durata del disco una certa vena cantautorale.
L’esito appare per la verità un po’ sospeso: certo Cè si mostra in grado di giostrare tra i generi, di costruire pezzi che mantengono un discreto appeal senza mostrarsi troppo ‘piacioni’, ma qua e là si avverte l’impressione di un lavoro un po’ ‘slegato’, forse la mancanza di un’impronta stilistica più marcata. Un disco che finisce per scorrere via fin troppo facilmente, facendo forse sentire la mancanza di qualche ‘sussulto’ in più.
Posted by sherazade on 8 gennaio 2017 at 15:02
Attempatello? No quel modo di cadenzare le strofe è un pochetto Ligabue agli esordi?
Sherabrrrrividosa
Posted by crimson74 on 9 gennaio 2017 at 10:26
Mah… forse un rock meno ‘generico’…
Posted by sherazade on 9 gennaio 2017 at 12:03
Nn saprei☕☕