RENZI, LA LEGGE ELETTORALE E IL ‘SOLITO’ PD

PRIMO TEMPO. Considerazioni in ordine sparso sul progetto di legge elettorale ‘Renzi – Berlusconi’:

1) Le liste ‘bloccate’ corte: non mi sembrano uno scandalo, ma una via di mezzo, tutto sommato discreta, tra il sistema delle ‘preferenze’ (che in Italia è sempre stato sinonimo di ‘feudi elettorali’ nonché di voto di scambio, malaffare e infiltrazioni malavitose assortite) e quello delle liste abnormi; più in generale, il problema non sta nella ‘scelta del menù’, ma negli ‘ingredienti’. Sia le preferenze che le liste bloccate non garantiscono la ‘trasparenza assoluta’. Il sistema migliore sarebbe stato quello di un solo candidato per ogni lista, in quel modo si avrebbe il massimo controllo possibile da parte dell’elettore… Se i candidati venissero scelti con le primarie, sarebbe un passo avanti, ma il problema di fondo rimarrebbe: se i candidati alle primarie, per dire, sono tutti analfabeti, o tutti malavitosi, il problema si riproporrebbe.

2) La possibilità data ai partiti di presentarsi in coalizioni, ripropone pari pari il problema dell’incidenza dei piccoli partiti su un eventuale Governo. I casi sono due: o si procede con le coalizioni, che negli ultimi vent’anni in Italia hanno fatto solo danni, o si va per singoli partiti: il sistema Renzi – Berlusconi non risolve il problema di fondo, checché ne dicano loro.

3) Il doppio turno, assieme alle coalizioni, appare evidentemente un sistema per sbarrare la strada al MoVimento Cinque Stelle: per prima cosa infatti il sistema favorisce la formazione di assembramenti di partiti, quando è risaputo che M5S va sempre da solo; secondo, il doppio turno favorisce l’appoggio ‘esterno’: in poche parole, nella fantascientifica ipotesi in cui M5S andasse al ballottaggio con FI-NCD-FI-LEGA e soci, o al ballottaggio con PD (solo o in compagnia), è ovvio che i partiti ‘tradizionali’ si spalleggerebbero, invitando gli elettori a turarsi il naso contro il ‘nemico comune’ rappresentato dal ‘pericoloso populismo di M5S’. Non prendiamoci in giro: i partiti tradizionali stanno insieme al Governo da due anni e passa, ormai sono pappa e ciccia…

 

SECONDO TEMPO. Il ‘solito’ PD

Il PD mette ancora una volta in scena la commedia di bassa lega cui ci ha abituato negli ultimi anni:  appena eletto un segretario, si comincia subito a brigare per liberarsene. La piazzata esibita da Cuperlo l’altro giorno è ridicola e infantile, una cosa che manco all’asilo di infanzia. Non gioco più, me ne vado. Peccato che Cuperlo sapesse benissimo ‘chi’ fosse Renzi, la sua smania accentratrice, la sua sete di potere; perché allora accettare la Presidenza? Semplice, per potere, alla prima occasione, fare la scenata plateale, mettersi in mostra, conquistarsi i titoli dei giornali. Sono le solite guerra di potere cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Ora: a me Renzi un pò convince, un pò no. Credo che il suo dire che ‘è ora di decidere sia sacrosanto’, specie se dall’altra parte abbiamo il PD dei Cuperlo e dei Fassina che è quello del discutiamo, discutiamo, discutiamo, facciamo notte, e… alla fine non decidiamo nulla e rimandiamo. Se Renzi è accusato di essere un ‘decisionista’ (noto peraltro che la mia impressione che Renzi sia una sorta di nuovo Craxi cominci a prendere piede), è altrettanto vero che il principale limite del PD sia stato l’in-decisionismo. Non dimentichiamoci che in tutti questi anni il PD è stato impegnato a discutere, discutere, discutere al proprio interno, il più delle volte su sofismi che poco avevano a che fare con la vita quotidiana dei cittadini italiani; il PD ha passato il tempo a guardarsi le scarpe mentre il mondo intorno girava, salvo alzare improvvisamente lo sguardo e ritrovarsi Piazza San Giovanni riempita da Beppe Grillo…

Io posso capire che nel PD serpeggi il terrore che Renzi voglia un partito ‘del leader’ modello – PDL; è una paura comprensibile (poi se sia veramente dovuta alla volontà ‘di democrazia’ o piuttosto alla paura di assistere a carriere ‘sbarrate’, non saprei); però, mi dico: Renzi è segretario da nemmeno due mesi; ha senso cominciare subito con le polemiche, le scenate, la guerra interna?  Non è forse meglio ‘lasciarlo lavorare’, vedere se e quali risultati raggiunge, e piuttosto che perdere tempo con le sceneggiate e le bambinate, ricominciare a guardarsi intorno, a lavorare sul territorio, a parlare con le persone per intercettarne i malumori e malessere? L’impressione è di trovarsi di fronte ad un film (di serie – Z) già visto: il mondo va avanti, ma il PD preferisce starsi a guardare le scarpe, perché l’importante è  ‘il Partito’, mentre per le persone comuni c’è sempre tempo…

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9 responses to this post.

  1. 1) concordo, anche se il sistema maggioritario dei collegi non mi ha mai convinto.
    potrei, al limite, accettare il modello irlandese.

    2) concordo: insistere sulle coalizioni pre-elettorali è naif ed irrealistico. i giochi vanno fatti prima, contando i voti presi e le reali intenzioni politiche, non vaghi programmi.

    3) il doppio turno non mi convince, perché snatura le logica delle circoscrizioni piccole.
    inoltre, crea l’assurdo di un eventuale ballottaggio con M5S…

    Concordo anche che pure le dimissioni di Fassina e Cuperlo sono state abbastanza esagerate e forse strumentali. Peccato.

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  2. @Red: per una volta concordi su tutto… è un ‘evento’ 😀

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  3. Posted by luigi on 22 gennaio 2014 at 17:40

    1) il PD fa le parlamentarie, problema risolto
    2) coalizione si, ma con sbarramento..occhio
    3)favorevole al doppio turno, non servono 3 partiti, e se il 5 stelle si sente forte, non deve temere il ballottaggio (non dice che prende il 100%)..

    secondo tempo:
    senza Cuperlo ce ne faremo una ragione..temp che sarà proprio la sinistra ultrà del PD ad affossare Renzi

    p.s. GRANDE ROMA!!!

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  4. Leggerò domani con calma (piatta) senza farmi più scoppiare le coronarie (bei tempi quelli).
    sherahpoverinoi

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  5. appare evidentemente un sistema per sbarrare la strada al MoVimento Cinque Stelle:
    di che ti stupisci?
    appare evidente che il sistema informativo, televisivo su tutto, rema contro, o parlandone male o nn parlandone affatto.
    il partito più votato alla camera è sistematicamante ignorato da tutti i tg ( i dati da me li leggi anceh tu ogni mese ) e nessuno dice nulla..
    messi così, come nn potrebbe essere contro una nuova legge elettorale?

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  6. ps.
    se ieri grillo ha fatto una conferenza stampa inibita solo alla stampa italiana qlc si chieda il x’.. e se nessuno se lo chiedesse ha cmq risposto lui: se gli italiani vogliono le cose così se le meritano e se le tengano lui potrebbe anche lasciare tutto..

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  7. Posted by luigi on 26 gennaio 2014 at 17:41

    MAGARI LASCIASSE TUTTO!!! ma chi ci crede????’
    p.s. -6…:))

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