Non la farò troppo lunga… non ero un suo grandissimo fan, ma insomma, Lou Reed è uno che ‘ha fatto la storia’; probabilmente gran parte del rock di oggi deve più a lui che non ai Beatles o ai Rolling Stones… ascoltate un qualsiasi disco di un gruppo che si definisca ‘indie’ e ci troverete qualcosa di Lou Reed, coi Velvet Underground o da solo. E’ uno dei pochi grandi che abbia mai visto dal vivo (nel 2000, a “Fiesta” alle “Capannelle”, mi pare), anche se di quel concento non ho un ricordo vivissimo: probabilmente perché Lou Reed andava visto piuttosto negli anni ’70 e ’80, all’apice della carriera. Un gigante che se ne va, in maniera tra l’altro improvvisa e inaspettata.
27 Ott
Posted by sherazade on 27 ottobre 2013 at 19:45
Per me ha significato molto emotivamente e culturalmente negli anni che, piccolo borghesuccia provinciale sono stata catapultata in un mondo ricco di fermenti musicali e di fermento culturale che si respirava a New York e che creava un filo tra tutte le arti.
ssherachenonsopiu’lapasswordiTwitter 😦
Posted by sherazade on 27 ottobre 2013 at 19:46
ok sconclusionato ma..perdono
Posted by crimson74 on 28 ottobre 2013 at 09:16
@Shera, comprendo e immagino: posso capire che l’affetto sia stato soprattutto ‘generazionale’… Io purtroppo alcuni dei miei ‘miti’ musicali non li ho manco visti invecchiare: Freddie Mercury, Kurt Cobain… almeno Reed ha continuato a fare musica fino alle soglie dei 70…
Posted by sherazade on 28 ottobre 2013 at 13:34
ma Freddie Mercury, Kurt Cobain…lo sono stati anche per me 😉 ma l’essere morto relativamente ‘vecchio’ non significa che Lou Reed non fosse altrettanto diretto e rock e problematico.
sheradessopalestrinatantopernonmoriretroppogiovane 😉