VARIE ED EVENTUALI SU M5S E PD

1) Che le cose nel MoVimento non stiano andando come preventivato, è indubbio. Il risultato elettorale comunale è stato dipinto dalla stampa (tutta, con poche eccezioni) e dai ‘fini analisti’ (gente del calibro di Folli, Battista, Sorgi, Gruber, insomma ci siamo capiti), come un mezzo fallimento… tuttavia M5S resta il terzo partito in Italia e per conto mio il 15 per cento è un dato molto più vicino a quello ‘fisiologico’ di una formazione politica di questo tipo, rispetto alla valanga del 25 per cento delle politiche. Nonostante questo, le cose non stanno andando benissimo: certo la stampa ci mette del suo, la disinformazione impera, tutto il ‘sistema’ è volto alla distruzione di un MoVimento visto sostanzialmente come ‘estraneo’, non tanto alla ‘democrazia’, quando al ‘sistema’ dei partiti, che a sua volta si rispecchia in quello dell’informazione… la mia impressione è che però il MoVimento tutto questo doveva metterlo in conto, predisponendo le difese necessarie, cosa che non è stata fatta: si è caduti con tutte le scarpe nel ‘trappolone’. Che poi Grillo non potesse pretendere di controllare decine di parlamentari era nell’ordine delle cose; che tra questi ci siano dei ‘para**li’ è altrettanto fisiologico; fare processi sommari, che sanno tanto di comunismo vecchio stampo, di ‘tribunali del popolo’ è però una cretinata… A questo punto, meglio davvero lasciare la parola ai militanti su Internet.

2) Il PD è sempre lo stesso PD: gli basta vincere le elezioni e subito tutti si disinteressano di tutto e ricominciano i giochini di potere personale, miseri, squallidi, patetici e demenziali; mentre Berlusconi si ‘intitola’ i risultati del Governo (a guida PD) e anzi, rilancia certe idee come l osforamento del tetto del debito, il PD è tutto preso dalle proprie beghe di cortile: Epifani da ‘traghettatore’ si sta già trasformando in possibile candidato alla segreteria (il potere ingrossa l’ego), il resto è tutta una lotta tra renziani e bersaniani, con lo ‘smacchiatore’ che cerca di tornare in sella vaneggiando di improbabili alleanze coi ‘cinquestelle dissidenti’ (dei quali beninteso vuole solo i voti, che del loro programma gli frega poco o nulla), mentre gente come D’Alema e Veltroni è tornata a sgomitare per farsi spazio e ‘rampanti’ in età avanzata come Barca non s’è ancora capito cosa vogliano, mentre il Fonzie della Piazza della Signoria sembra vivere un momento di confusione… Il problema del PD non è comunque l’aumento dell’IVA (quello già ci pensa il prode Zanonato a confermarlo a priori): il vero problema è se il segretario del partito possa o meno coincidere col candidato Premier… Complimenti.

P.S. Nel frattempo Ingroia ci ha fatto sapere che finalmente ha deciso cosa fare da grande: abbandona definitivamente la magistratura per darsi anima e corpo al suo nuovo progetto politico: Azione Civile (che fantasia); ora, sapendo che finalmente l’ennesimo magistrato ha scelto definitivamente di andare alla ricerca di uno scranno parlamentare, dormiremo tutti più tranquilli.

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12 responses to this post.

  1. Vorrei essere all’altezza del tuo serio dissertare ma non riesco a superare quel senso di noia e vuoto allo stomaco che mi prende sentendo (parlare non parlo più) di vicende e possibili scenari politici. “Aria fritta”.
    E se questo distacco è avvenuto in una che come me della militanza attiva aveva scelto e potuto fare con orgoglio il suo lavoro, è emblematico del punto di NON ritorno della politica.
    Purtroppo questo è. Sto alla finestra e guardo. Adesso guardo a Roma, al nostro nuovo sindaco e chissà.

    sheranientepiùdiquesto

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    • Attendo anche io, ma le avvisaglie non sono delle migliori: la questione della pedonalizzazione dei Fori è subito diventata una ‘bandiera’ (interessante il parere di Daverio, che in mancanza di un serio piano archeologico teme che l’area diventi il paradiso di bibitari, finti centurioni e venditori di ciarpame); quanto alla probabile nomina di Sinibaldi alla cultura, stenderei un velo pietoso…

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  2. Posted by luigi on 20 giugno 2013 at 12:02

    SE DAVVERO COME DICI TU UN 15% LO VOTA ANCORA, C’E’ DA PREOCCUPARSI, MA SUL SERIO…
    IO LO PARAGONAVO A MUSSOLINI, MA MI SBAGLIAVO DI GROSSO, QUESTO E’ MOLTO PEGGIO

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    • @Luigi, beh, a me preoccupa che ci sia ancora un bel 30 per cento di italiani disposto a dare credito a PD e PDL… Un MoVimento al 15 per cento non fa più paura a nessuno; Alfano, Santanché, Cuperlo, Fioroni complessivamente al 60 saranno ancora in grado di portarci allegramente alla rovina, come già stanno provando a fare col Governo Letta, che finora non ha deciso ben poco e le questioni più urgenti le sta rimandando tutte… forse già sanno che a settembre il Governo cade e si rivota, quindi non si stanno dando pena più di tanto…

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  3. Posted by fulvio on 21 giugno 2013 at 04:38

    Concordo sulla tua attenta disamina,come ho già scritto il M5S poteva essere il partito della speranza e lo può ancora diventare,se diventa democratico e senza Grillo.Per il PD ci vorrebbe un nuovo Occhetto,che lo azzeri e ricominci come una nuova casa della sinistra moderata,magari alle prime elezioni con il 5% e poi chissa.

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    • @Fulvio, l’ipotesi la caldeggerei anche io: un PD privo di equivoci che abbia una forte connotazione di ‘sinistra’ ed eviti di dover ‘cedere’ di fronte alla necessità di dover intercettare il centro… quanto meno, sarebbe un partito che riuscirebbe finalmente a dire cose precise su tanti argomenti, e questo sarebbe sicuramente un vantaggio; oltretutto in questo modo verrebbero riconquistati i voti fuggiti verso M5S e anche quelli raccolti da iniziative deleterie come Rivoluzione Civile… Un partito del genere secondo me il potrebbe prendere pure il 25 – 30 per cento…

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  4. @ crimson: però dobbiamo anche esser chiari che “la parola ai militanti su internet” non è così lucida come sembra.
    intanto, il blog di Casaleggio non offre alcuna garanzia di neutralità.
    poi, è ovvio che coloro che manifestano agguerritamente siano sempre i più “integralisti”….

    quanto al “volere solo i voti di M5S”, aggiungo solo una nota perché mi ha fatto veramente incazzare quando scritto (ieri??) da Grillo che accusava Bersani di “non averlo consultato”… no, dico, a che titolo???
    sarà anche il padre politico, ma mica è un parlamentare!! se voleva che parlassero con lui, poteva almeno dirlo.
    che ipocrita farabutto.

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  5. ingroia è stato anche affondato involontariamente da crozza… vedo buio x il suo ritorno..

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    • @Smile: involontariamente… sicura? 😀 Secondo me l’ha fatto apposta e attenzione, quell’imitazione tremenda e spietata che metteva in mostra la disarmante vacuità del progetto secondo me gli è costata un sacco di voti…

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