Disco d’esordio per questa band marchigiana, autrice di un lavoro di onesto ‘hard rock’ degli anni ’00, radicato in certe sonorità tipiche della fine del secolo scorso, soprattutto tra gli eredi del grunge: del resto a citare i Foo Fighters (attualmente forse il migliore gruppo rock dal vivo in circolazione ) e Nickelback sono proprio loro.
Detto questo, non rimane granché da dire: gli High Frequency non cercano l’effetto-novità, non si affannano all ricerca del ‘colpo di teatro’, non mollano gli ormeggi alla volta di terre poco esplorate rimanendo saldamente ancorati alla terra ferma. Non che tutto ciò sia un male, in questo caso, anzi: i quattro (più uno) marchigiani, propongono un rock senza fronzoli, in cui i punti di riferimento pur essendo scoperti non vengono mai scopiazzati, puntando tutto su un’immediatezza d’impatto, affidata più a suoni d’insieme che non all’estro dei solisti, pilotando il tutto con un cantato discretamente convincente.
Il disco finisce così per scorrere via liscio e diretto, forse un tantino prevedibile, ma con una sua efficacia: del resto, it’s only Rock ‘n’ Roll…
IN COLLABORAZIONE CON LOSINGTODAY