MARDI GRAS, AMONG THE STREAMS (ROUTE 61)

Un assaggio delle loro capacità, i Mardi Gras lo avevano dato con la loro versione di Land of hope and dreams, inserita nel disco – tributo a Bruce Springsteen, pubblicato dalla Route 61 qualche tempo fa.

Per la band romana arriva oggi il momento del disco d’esordio: una prima prova diversa da tante altre, perché frutto del lavoro di musicisti ormai maturi, nello stile e nelle idee, le cui variegate esperienze trovano in “Among the streams” una sorta di sintesi.

Dieci brani all’insegna di un rock che non necessita di tante definizioni: un mix di sonorità spesso e volentieri calde e solari, cui si alternano momenti di maggiore raccoglimento: un’elettricità mai aggressiva né prepotente alternata alla rilassatezza della dimensione acustica.

Impressioni liriche e ballate sentimentali, soliloqui e storie ‘nere’ (Scarecrow in the night è forse il pezzo più riuscito del lotto) si alternano nel corso di un lavoro nel quale sono tanti i punti di riferimento individuabili: dal rock americano più (ritroviamo qui la cover di Land of hope and dreams), anche con qualche ‘sfioramento AOR’, a suggestioni irlandesi, portato delle origini della cantante Claudia McDowell e della partecipazione in un brano di Liam O’Maonlai (che qualcuno ricorderà negli Hothouse Flwers), fino all’hard rock anni ’70, un pizzico di soul e un divertito episodio a cavallo tra country e folk irlandese.

Il tutto all’insegna di suoni resi ancora più pieni e avvolgenti dal frequente ricorso al piano.

L’insieme convince, soprattutto per l’aria che si respira in tutto il disco, nel corso del quale il gruppo sembra assolutamente rilassato, padrone dei propri mezzi e (complice l’esperienza), per niente ansioso di proporsi come chissà quale ‘fenomeno’, o ‘fulmine di guerra’ o ‘mostro di bravura’.

Certo, qua e là si avverte magari l’impressione che si sia data qualche attenzione di troppo a smussare gli angoli per un verso e a non apparire troppo ‘oscuri’ dall’altro, mantenendosi sempre su toni ‘concilianti’ e tonalità mai troppo cupe, ma nell’insieme “Among the streams” resta un esperienza estremamente gradevole.

LOSINGTODAY

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2 responses to this post.

  1. mi sembra molto interessante. Buona domenica freddina però. Ciao Marcello 🙂
    ssherynfreddolitanelsilenzio

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