Progetto nato dalla collaborazione di musicisti già esperti e con varie esperienze alle spalle, tutti orbitanti attorno alla scena ‘alternativa’ marchigiana (Lebowski, Jesus Franco & The Drogas, Guinea Pig tra gli altri), dopo l’esordio di “Sick Sex And Meat Disasters In A Wasted Psychic Land” tornano i Butcher Mind Collapse.
Tre passi nel delirio o, se preferite Lovecraft, un’allegra scampagnata presso ‘le montagne della follia’: il quartetto marchigiano dà vita a un dominato da sonorità sature e scenari da incubo, che impasta estremismo hardcore, il blues barcollante e alcolico di Captain Beefheart, certa psichedelia disturbante (vedi alla voce: Butthole Surfers), spore del free jazz esagitato degli Zu (l’ensemble si avvale frequentemente di una tromba, più occasionalmente di un piano, assieme a rumorismi elettronici e alla canonica strumentazione ‘rock’), fino a derive ‘spaziali’ con tanto di suoni da b-mvie sci-fi anni ’50.
Tra autentiche ‘schegge’ punk inferiori ai due minuti e ‘serpentoni’ che oltrepassano i sette, episodi strumentali e altri cantati (talvolta urlati, talvolta sfiorando lo spoken words), “Night Dress” è disco capace di rivelare tra le proprie pieghe qualche nuovo particolare ad ogni ascolto, affermandosi come uno degli episodi più riusciti nella discografia italica ‘altra’ del 2011.
13 Gen
Posted by smilepie on 16 gennaio 2012 at 08:38
letto con piacere, : )